Sono oltre milleduecento i progetti PNRR passati in rassegna in Prefettura a Terni, dove si è riunita la cabina di regia dedicata al piano nazionale di ripresa e resilienza. Si tratta di un pacchetto di interventi in settori trasversali ai vari ambiti della sfera economica e sociale territoriale che muovono oltre 300 milioni di euro di investimenti. Una mole di denaro pubblico che, però, oltre a generare valore in provincia di Terni e a muovere l’economia ha precise gabbie regolamentari e temporali da rispettare.
Per questo, il Prefetto di Terni, Antonietta Orlando, ha convocato e presieduto questa mattina la Cabina di coordinamento per l’attuazione dei Fondi PNRR. Una riunione convocata a palazzo Bazzani per monitorare lo stato di avanzamento dei progetti. Ma anche per illustrare le Linee guida sulle “Misure per il rafforzamento dell’attività di supporto in favore degli enti locali”.
Si tratta di una serie di strumenti, che rappresentano una vera e propria cassetta degli attrezzi per i soggetti coinvolti. Strumenti che sono stati adottati dalla Struttura di missione PNRR della Presidenza del Consiglio dei Ministri. E che sono stati costruiti d’intesa con la Ragioneria generale dello Stato, il Ministero dell’economia e delle finanze. E, infine, con il Dipartimento per gli affari interni e territoriali del Ministero dell’Interno.
PNRR in provincia di Terni: in Prefettura rafforzata la collaborazione tra gli enti coinvolti nel piano
Nel corso dell’incontro è stato effettuato un esame dei 1.226 progetti che nel territorio provinciale risultano finanziati. Si tratta di un ammontare complessivo di risorse investite di oltre 300 milioni di euro. La maggior parte dei quali riguarda la trasformazione digitale, l’ambiente e la sicurezza energetica, l’edilizia scolastica e l’efficientamento degli edifici scolastici.
La riunione è stata convocata con il fine di monitorare gli interventi del PNRR previsti in provincia. Ma anche rafforzare le sinergie istituzionali tra amministrazioni e soggetti attuatori. E, infine, per supportare gli enti territoriali nella realizzazione delle opere. Il tutto nell’ottica di verificare lo stato degli interventi previsti dal Piano Nazione di Ripresa e Resilienza.
Ecco i componenti della Cabina di coordinamento convocata dalla Prefettura:
Il Prefetto di Terni e i suoi collaboratori, i rappresentanti della Regione Umbria, della Provincia di Terni, della Ragioneria Generale dello Stato, della Ragioneria Territoriale dello Stato e di ANCI Umbria in rappresentanza dei Sindaci dei Comuni titolari di interventi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Al tavolo, oltre ai componenti di diritto della cabina di regia anche i rappresentanti delle amministrazioni dello Stato titolari di progetti che riguardano la provincia di Terni. Tra questi il Dipartimento per la trasformazione digitale e il Dipartimento per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri. E ancora, il Ministero delle Infrastrutture e trasporti, il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. Infine l’Ufficio Scolastico Territoriale, la Soprintendenza Archeologia, Belle arti e paesaggio per l’Umbria.
Esaminate le criticità riscontrate nella gestione degli interventi e indicate soluzioni e buone prassi
Si è proseguito, quindi, con l’esame delle principali criticità riscontrate nella gestione delle opere e dei fondi del PNRR. E sono stati messi a punto i correttivi e le buone prassi utili ad attenuare le difficoltà ed a semplificare le procedure di rendicontazione.
“La Cabina di coordinamento – ha sottolineato il prefetto di Terni, Antonietta Orlando – elaborerà il Piano di Azione previsto dalle Linee guida. Per individuare le iniziative necessarie, sul piano amministrativo, alla piena realizzazione degli interventi PNRR. Questo piano, redatto per ogni singola misura e laddove necessario per ogni singolo intervento, indicherà le possibili azioni risolutive e le tempistiche, scandite da un dettagliato cronoprogramma“.
La Cabina di Coordinamento è stata quindi aggiornata con l’impegno a calendarizzare nuovi incontri mirati. Obiettivo della struttura: affiancare operativamente gli enti locali nella messa a fuoco per la risoluzione delle maggiori criticità.