20 Feb, 2025 - 18:00

PNRR a Gubbio: 91 milioni per la città, ma spesi solo il 23% dei fondi disponibili

PNRR a Gubbio: 91 milioni per la città, ma spesi solo il 23% dei fondi disponibili

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) si conferma una risorsa fondamentale per la trasformazione del territorio italiano, e anche a Gubbio sta lasciando un segno importante nel panorama degli investimenti pubblici.

Grazie ai fondi messi a disposizione dall’Unione Europea attraverso il Next Generation EU, sono stati finanziati 146 progetti nel territorio eugubino, per un totale di 91 milioni di euro. Tuttavia, a oggi, di questa cifra è stato effettivamente speso solo il 23%, ovvero circa 21 milioni di euro.

I progetti spaziano tra diversi ambiti, tra cui scuola, impresa, digitalizzazione, salute, cultura e transizione ecologica, con l’obiettivo di migliorare le infrastrutture e i servizi per cittadini e visitatori.

Il Comune di Gubbio in collaborazione con Provincia e Regione ha dato vita a numerosi interventi

Il Comune di Gubbio, in collaborazione con la Provincia di Perugia e la Regione Umbria, ha saputo intercettare fondi significativi per dare vita a numerosi interventi, suddivisi nei seguenti settori:

34 progetti per impresa e lavoro
28 progetti per le scuole
25 progetti per digitalizzazione e infrastrutture
11 progetti per cultura e turismo
9 progetti per la salute
8 progetti per la transizione ecologica
6 progetti per l’inclusione sociale

I finanziamenti arrivano per 55,2 milioni di euro direttamente dal PNRR, mentre altri 35,9 milioni derivano da altre fonti di finanziamento, per un totale complessivo di 91 milioni di euro destinati alla crescita del territorio.

Tra questi interventi, il settore della transizione ecologica è quello che ha ricevuto il maggior numero di risorse: ben 54,8 milioni di euro, destinati in gran parte alla distrettualizzazione della rete idrica gestita da Umbra Acque.

Il progetto di Umbra Acque per la modernizzazione della rete idrica assorbe la maggior parte delle risorse

Se il progetto di Umbra Acque assorbe la maggior parte delle risorse, altri interventi di grande impatto riguardano diversi ambiti importanti per la città:

8,3 milioni di euro per le scuole, per migliorare edifici scolastici, laboratori e servizi per studenti e docenti.
6,4 milioni di euro per impresa e lavoro, con l’obiettivo di incentivare lo sviluppo economico e l’occupazione.
6,4 milioni di euro per la sanità, con investimenti importanti per l’Ospedale di Branca.
6,2 milioni di euro per l’inclusione sociale, per garantire opportunità e servizi ai cittadini più fragili.
5,9 milioni di euro per le infrastrutture, per migliorare la viabilità e i collegamenti del territorio.
1,9 milioni di euro per cultura e turismo, per valorizzare il patrimonio storico e attrarre visitatori.
1,1 milioni di euro per la digitalizzazione, per potenziare i servizi digitali e l’accesso alle nuove tecnologie. 

Il progetto più imponente e ambizioso finanziato dal PNRR a Gubbio riguarda la transizione ecologica e, in particolare, la gestione dell’acqua.

Con un finanziamento di 52,1 milioni di euro, la rete idrica della città verrà completamente modernizzata e resa più efficiente, con l’obiettivo di ridurre le perdite e ottimizzare la distribuzione.

Questo intervento è fondamentale per contrastare gli sprechi d’acqua, un problema sempre più grave in Italia e in Umbria, dove le vecchie infrastrutture spesso causano dispersioni superiori al 40%.

Se realizzato nei tempi previsti, questo progetto rappresenterà un salto di qualità fondamentale per il servizio idrico locale, con vantaggi non solo in termini di sostenibilità ambientale, ma anche di costi per i cittadini.

Un grande intervento riguarda la riqualificazione di Piazza Quaranta Martiri

Un altro grande intervento riguarda la riqualificazione di Piazza 40 Martiri, uno dei luoghi simbolo di Gubbio.

Il progetto, dal valore di 5 milioni di euro, mira a ridisegnare completamente la piazza, migliorandone la vivibilità, la sicurezza e l’accessibilità.

Attualmente, però, è stato speso solo il 25,26% dei fondi disponibili (circa 1,3 milioni di euro), segno che i lavori procedono, ma con un ritmo non rapidissimo.

L’obiettivo è quello di restituire alla città uno spazio pubblico più moderno e funzionale, in grado di accogliere sia i cittadini sia i turisti in un ambiente più curato e accogliente.

La sanità è un altro settore che ha beneficiato in modo significativo dei fondi del PNRR.

All’Ospedale di Branca, infatti, sono stati destinati oltre 6 milioni di euro, con l’obiettivo di migliorare le strutture e potenziare i servizi sanitari.

Di questi fondi, al momento, ne sono stati spesi circa 1,6 milioni, segno che anche in questo caso i lavori sono ancora in corso, ma c’è ancora molta strada da fare.

L’ammodernamento dell’ospedale è fondamentale per garantire un servizio sanitario efficiente, soprattutto in un’epoca in cui la sanità territoriale è sotto forte pressione a causa delle sfide post-pandemia.

Se da un lato il PNRR ha portato importanti risorse a Gubbio, dall’altro emerge un problema significativo: a oggi, sono stati spesi solo 21 milioni di euro sui 91 disponibili.

Questa lentezza nell’utilizzo dei fondi potrebbe tradursi in una perdita di opportunità, soprattutto considerando che il PNRR prevede scadenze precise per l’utilizzo delle risorse.

Se i progetti non vengono completati in tempo, infatti, i finanziamenti potrebbero essere revocati, con conseguenze pesanti per la città.

I progetti vanno realizzati prima che i finanziamenti giungano a scadenza 

Le cause di questa lentezza possono essere molteplici:

Iter burocratici complessi, che rallentano l’avvio dei lavori.
Difficoltà nell’affidamento degli appalti, dovute anche alla carenza di manodopera specializzata.
Vincoli normativi stringenti, che rendono difficile l’utilizzo rapido delle risorse.
Tuttavia, è fondamentale che le istituzioni locali accelerino il processo, per evitare di perdere un’occasione irripetibile per il rilancio della città.

Il PNRR rappresenta una delle più grandi opportunità di sviluppo per Gubbio, con 91 milioni di euro destinati a migliorare infrastrutture, servizi pubblici e qualità della vita.

Tuttavia, i ritardi nell’utilizzo dei fondi rischiano di compromettere la realizzazione di alcuni progetti fondamentali.

È necessario che Comune, Regione e gli altri enti coinvolti lavorino in sinergia per superare le difficoltà burocratiche e portare a termine gli interventi nei tempi previsti.

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Mario Farneti
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