Riceviamo e pubblichiamo l’intervento di Partito Liberaldemocratico Umbria e Civici X in occasione del secondo anniversario della guerra scoppiata in Medioriente, con appello a tutte le forze politiche per dire basta alle contrapposizioni ideologiche e riportare il dibattito su Gaza al centro dei temi concreti.
Il 7 ottobre ricorre il secondo anniversario della guerra in corso in Medio Oriente, iniziata da Hamas con il brutale raid che ha portato alla morte di 1200 civili israeliani e al rapimento di 247 persone. La successiva replica di Israele, che ha portato ulteriore morte e distruzione nella striscia di Gaza, è stata purtroppo l’occasione per la radicalizzazione di una protesta che col passare dei mesi ha perso di vista il focus reale dei problemi e della delicatissima situazione per diventare unicamente strumento di lotta e contrapposizione politica. La giusta indignazione per la gestione del conflitto da parte del Governo estremista di Netanyahu si è trasformata in una progressiva delegittimazione dello stato di Israele, unica democrazia del Medioriente.
Parimenti, non si è riscontrata, soprattutto nelle manifestazioni di piazza, identica condanna delle azioni di Hamas, organizzazione riconosciuta dalla comunità internazionale come terroristica e che invece è stata indicata in qualche caso come “resistenza”, paragonandola persino ai partigiani. Questa evidente disparità di matrice politica si evidenzia particolarmente in due episodi: a Perugia nessun cinema cittadino ha voluto ospitare la visione, con successivo dibattito, di un docufilm sugli aspetti meno noti della tragedia di due anni fa e in particolare sull’uso della violenza sessuale come arma da parte di Hamas. A Narni invece, è stata ospitata la presentazione senza alcun contraddittorio del libro della relatrice speciale Onu per il Medioriente Francesca Albanese, nel quale viene negata la matrice terroristica di Hamas e viene accusato Israele di essere il solo responsabile delle tensioni sul territorio.
Nondimeno, in Umbria, come nel resto d’Italia, stiamo altresì assistendo all’utilizzo della tragedia di Gaza come pretesto per violenze, antisemitismo e caos, distorcendo l’immagine del nostro Paese. Ma Gaza non è solo un conflitto regionale: è un tassello della più ampia sfida del terrorismo internazionale e degli equilibri geopolitici.
Partito Liberaldemocratico Umbria e Civici X fanno appello a tutte le forze politiche locali a non abbandonarsi ad integralismi ed a logiche di schieramento slegate dal merito dei problemi e della delicatissima situazione, che hanno come unico effetto quello di alimentare la spirale d’odio contro il popolo ebraico e lo Stato di Israele che – come dimostrano le manifestazioni di piazza degli ultimi mesi – non si identifica ormai quasi più con le azioni del suo Governo.
A due anni dallo scoppio del conflitto, ci sono ancora 47 persone innocenti nelle mani di Hamas, delle quali almeno 20 sicuramente vive. Il piano presentato dalla Casa Bianca apre finalmente uno spiraglio vero, con le prime decisive adesioni degli Stati arabi: una vera pace in Medio Oriente non può che passare per il rilascio degli ostaggi, dalla liberazione della Palestina dal controllo del regime dei tagliagole di Hamas e dall’emarginazione delle forze più estremiste dal Governo israeliano.
Lasciare fuori le contrapposizioni ideologiche e riportare al centro della discussione su Gaza i punti chiave che possono realmente aprire la strada ad un processo di pace e integrazione fra i popoli è un grande atto di coraggio. Un gesto forte ma di rottura, contro la politica urlata a colpi di slogan. L’Umbria ha l’occasione per segnare un cambio di passo: non facciamocela scappare.
Partito Liberaldemocratico Umbria e Civici X