La Guardia Nazionale Ambientale esprime profonda preoccupazione per l’incidente recente avvenuto nella giornata di ieri a Terni quando un Pitbull è sfuggito dalla recinzione di un’abitazione e ha tragicamente ucciso un cagnolino di piccola taglia. Questo episodio, purtroppo non isolato, solleva alcuni interrogativi cruciali sulla gestione e la regolamentazione dei cani ritenuti potenzialmente pericolosi in Italia.
Il fatto, cane di piccola taglia sbranato da un pitbull a Terni
Un tragico episodio ha scosso la zona fra Gabelletta e Maratta, nella città di Terni, quando un Pitbull è sfuggito dal recinto della propria abitazione attaccando e uccidendo un cane di piccola taglia che passeggiava con la sua padrona. La donna, impotente di fronte all’aggressione, ha cercato disperatamente di liberare il suo animale, ma senza successo.
Il personale della struttura complessa di sanità pubblica veterinaria della Usl Umbria 2, sotto la direzione del dottor Luca Nicola Castiglione, è intervenuto prontamente sulla scena. I dottori Sveva Magnanelli e Fabio Bellucci hanno condotto un sopralluogo approfondito, dal quale sono emersi elementi cruciali che hanno portato a prescrizioni da parte dell’autorità sanitaria nei confronti dei proprietari del Pitbull.
Secondo quanto riportato dagli addetti della Usl Umbria 2, il Pitbull coinvolto nell’aggressione è stato valutato come in ottime condizioni fisiche, ben tenuto e non aggressivo verso gli esseri umani. Tuttavia, hanno imposto misure restrittive ai proprietari del cane al fine di prevenire incidenti futuri. Tra queste misure vi è il divieto di far uscire l’animale di casa finché le recinzioni non saranno adeguate a contenerlo, l’obbligo di seguire un percorso formativo ed educativo dedicato al cane e l’acquisto di un’assicurazione specifica.
Il mancato rispetto delle disposizioni imposte dalle autorità veterinarie potrebbe inoltre comportare il ricovero dell’animale presso un canile sanitario. Queste misure, sebbene rigide, sono mirate a garantire la sicurezza degli animali domestici e dei cittadini, per ridurre al minimo il rischio di ulteriori incidenti simili a quello avvenuto a Terni.
L’appello della Guardia Nazionale Ambientale: “Adottare misure più stringenti”
Sull’evento ha parlato la Guardia Nazionale Ambientale, in primis esprimendo solidarietà e vicinanza alla padrona del cagnolino ucciso dal pitbull a Terni. Ma soprattutto portando all’attenzione la necessità di misure più stringenti per chi possiede razze canine potenzialmente aggressive.
“Il nostro obiettivo è garantire la sicurezza di tutti gli animali domestici e delle persone che vivono nei nostri territori“, dichiara il Dott. Niccolo’ Francesconi, Dirigente Generale. “Proprio per questo motivo, sosteniamo l’idea di introdurre controlli più rigorosi per coloro che decidono di tenere razze di cani considerate pericolose, come ad esempio i Pitbull“. Tra le misure proposte vi è l’obbligo di frequentare corsi specifici e di ottenere un patentino per la gestione responsabile di questi animali. “Riteniamo che sia necessario introdurre l’obbligo di frequentare corsi specifici e di ottenere un patentino per chi possiede cani potenzialmente pericolosi. Inoltre, reputiamo fondamentale l’obbligo di utilizzare guinzaglio e museruola al fine di prevenire eventuali incidenti“.
La Guardia Nazionale Ambientale sottolinea anche che il rischio di tali incidenti non riguarda solo gli animali domestici, ma anche le persone, compresi i bambini. “Cosa sarebbe potuto accadere se al posto del cagnolino ci fosse stato un bambino? Per questo motivo crediamo che è urgente adottare misure preventive per evitare situazioni simili in futuro“.
Poco tempo fa a Terni una donna ha lanciato il suo Pitbull contro gli agenti di polizia
I Pitbull sono cani aggressivi o semplicemente i padroni li addestrano così per difesa personale o per mera convenienza? A Terni una donna di 31 anni, di origini sudamericane e già nota alle forze dell’ordine, solo qualche mese fa è stata al centro di una serie di eventi che hanno coinvolto danni materiali, minacce ai passanti e aggressioni ai carabinieri, il tutto mentre era a passeggio con il suo Pitbull.
Secondo le relazioni delle autorità, la donna avrebbe iniziato il suo percorso distruttivo danneggiando un’automobile parcheggiata e la vetrina di un negozio, utilizzando il guinzaglio del suo cane come arma. Le segnalazioni dei presenti hanno richiesto l’intervento immediato delle forze dell’ordine. Quando le pattuglie dei carabinieri sono arrivate sul posto, la situazione è rapidamente degenerata. La donna, chiaramente alterata, ha minacciato i passanti e ha sferrato un attacco violento contro i militari intervenuti per ripristinare l’ordine pubblico. Calci, pugni e morsi sono stati rivolti contro i carabinieri prima che la donna fosse finalmente sopraffatta e condotta nella caserma di via Radice.
Nel frattempo, il Pitbull coinvolto nell’incidente è stato preso in consegna dai carabinieri forestali. Il suo destino rimane oggetto di valutazione da parte delle autorità competenti.