La Pista ciclabile Fossato di Vico – Gubbio – Umbertide di 52 chilometri, sembra l’Isola che non c’è. Progettata sul tracciato della vecchia ferrovia a scartamento ridotto mai più ricostruita dall’ultima guerra, pare soffra della stessa sua maledizione. La vecchia ferrovia, la cui ricostruzione fu più volte annunciata già molti decenni fa, non fu mai più ricostruita lasciando Gubbio nel totale isolamento. Sulla pista ciclabile c’è stata di recente un’interrogazione del consigliere Angelo Baldinelli.
La nuova ciclabile presentata dalla Giunta Stirati già nel 2021 come di prossima realizzazione, ha subito numerosi ritardi, non ultimo quello dovuto alla pandemia e al lievitare dei prezzi delle materie prime.
A Luglio 2023 la pista ciclabile sembra in dirittura d’arrivo
Nel 2023 però la situazione si sblocca in maniera definitiva. È sempre il Sindaco Stirati ad annunciarlo nel luglio 2023: “Questo autunno torneremo a riappropriarci di un pezzo di storia e territorio che ci erano stati sottratti rendendolo fruibile per i tanti visitatori in cerca di un turismo slow”.
Annuncio ribadito dall’Assessore Piergentili che parla sì di “un progetto che ha visto qualche frenata” ma che sarebbe ben presto giunto a termine.
Ribadiva l’assessore che la nuova pista avrebbe collegato “…i Comuni di Umbertide, Gubbio e Fossato di Vico, per un tracciato di circa 52 km, alcune porzioni del quale ricadranno sul sedime della vecchia ferrovia”.
La pista ciclabile Fossato-Gubbio-Umbertide
Promesse tuttavia ampiamente deluse, perché trascorsi autunno e inverno, ormai alle soglie della primavera, la ciclabile non riesce a vedere la luce.
Dopo la costruzione e posa di sette passerelle in ferro per l’attraversamento del fiume Assino, dove sorgevano i vecchi ponti bombardati dai tedeschi, si è proceduto alla ristrutturazione delle gallerie. Infine alla formazione di cassonetti stradali, fossi e tombini per la regimazione delle acque e alla ristrutturazione di un ponte in pietra a Serra Partucci.
Al tempo dell’annuncio (luglio 2023) mancava solo la segnaletica verticale e poi via, tutti in bici!
Ma niente da fare, le biciclette sono rimaste a prendere la polvere in garage, lasciando a bocca asciutta i numerosi appassionati pronti sciogliere i muscoli sulla nuova ciclabile.
Progetto partito già nel 2015
Il progetto è partito da uno studio di fattibilità risalente addirittura al 2015 e finanziato sia dalla Regione sia dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia ma rimane a tutt’oggi incompiuto.
Nel luglio 2023 anche l’assessore regionale Melasecche aveva sottolineato come “oggi ci sia un enorme interesse da parte del pubblico per le ciclabili: penso alla Spoleto Norcia e non solo. L’Umbria è terra ideale per il turismo lento”.
Turismo lento, d’accordo, ma qui siamo al turismo fermo, perché della ciclabile non c’è ancora l’ombra.
L’interrogazione sulla pista ciclabile di Angelo Baldinelli
Lo ha evidenziato Angelo Baldinelli, consigliere del Gruppo Misto al Consiglio comunale di Gubbio e candidato Sindaco che ha inoltrato alla Giunta Stirati un’interrogazione sull’ingiustificato ritardo nella realizzazione della pista ciclabile.
Chiede infatti Baldinelli quali siano “i motivi che ad oggi non hanno ancora dato la possibilità di ultimazione dei lavori della pista ciclabile, fine dei lavori che già erano stati comunicati, sia nel 2021 che nel 2023”. Una richiesta legittima visto il protrarsi di ingiustificati ritardi per un’opera completamente finanziata e ormai realizzata per intero. Si aspettano solo le forbici del sindaco per tagliare il nastro dell’inaugurazione della pista ciclabile.
Interrogazione di Baldinelli anche su parcheggio San Pietro
Baldinelli pone anche l’accento, nella stessa interrogazione, sull’annosa opera del Parcheggio di San Pietro all’interno del quale dovrebbe funzionare un cantiere edile. Almeno sulla carta. Via Di Fonte Avellana è infatti chiusa al traffico veicolare da alte paratie in legno.
A tutt’oggi il cantiere non sembra attivo perché non proviene alcun rumore di macchinari all’opera dall’interno. Né vi è accenno di movimentazione di materiali edili.
Per quale motivo aprire un cantiere edile, chiede Baldinelli, interrompendo una strada con evidente disagio per la popolazione per poi non muovere neanche una pietra?
Un nuovo mistero eugubino che fa il paio con quello della ciclabile fantasma.