La televisione italiana piange il suo simbolo più amato: Pippo Baudo è morto il 16 agosto 2025 a 89 anni. La notizia, confermata dal suo avvocato Giorgio Assumma, ha scosso l’intero Paese. Subito si è riacceso il ricordo del suo legame speciale con l’Umbria e in particolare con Spoleto.
Negli anni del matrimonio con la soprano Katia Ricciarelli (1986‑2004), Baudo visse a lungo in città, nella villa immersa tra colline e uliveti che i due avevano scelto come "rifugio prezioso" lontano dai riflettori. Come ricordano le cronache umbre, "la città del Festival dei 2 Mondi ha fatto per lungo tempo da cornice all’ultimo matrimonio" del celebre presentatore, rendendo Spoleto una parte indimenticabile della sua vita.
A Spoleto Pippo e Katia erano soliti trascorrere weekend e vacanze, passeggiando nei borghi e facendo acquisti in antiquariato. Il soggiorno spoletino nacque proprio dalla relazione con la Ricciarelli: il “Pippo nazionale” aveva sposato la celebre soprano nel 1986, e poco dopo i due acquistarono la grande villa di Sustrico alle porte di Spoleto.
In quella casa Baudo trovò per oltre un ventennio pace e serenità. Katia ha più volte definito il loro "matrimonio da favola" nato "da un vero sentimento", e oggi ricorda l’ex marito con commozione: "È stato il più grande di tutti… Era una persona sempre disponibile, un grande uomo. Mi dispiace tantissimo". Le parole della Ricciarelli – raccolte da RaiNews – sottolineano lo scambio di affetto e stima tra i due, nonostante i lunghi anni di separazione forzata dopo il divorzio del 2007.
Anche dalle istituzioni umbre è arrivato omaggio al conduttore. La stampa locale ricorda Baudo come un "volto indimenticabile" della televisione italiana, mentre la Regione Umbria e il Comune di Spoleto hanno espresso il proprio cordoglio, salutando il legame tra l’artista e il territorio spoletino. La città di Spoleto – nota nel mondo grazie al Festival dei Due Mondi – è stata spesso evocata come seconda casa di Baudo: nei ricordi si parla di serate passate a teatro, di aperitivi in centro storico e di visite all’antica cattedrale. Anche l’ex sindaca e attuali assessori della Giunta hanno sottolineato come la scomparsa di Baudo rappresenti "la perdita di un pezzo di storia dello spettacolo che tanto aveva amato questa città".
Il Festival dei Due Mondi – la grande kermesse internazionale fondata da Gian Carlo Menotti – è inevitabilmente associato al nome di Spoleto. Baudo non ne fu mai direttore artistico, ma il suo rapporto con la manifestazione fu comunque significativo. La città del festival fu cornice di molti momenti della sua vita privata, ma anche di eventi culturali in cui lui stesso fu ospite. In particolare si ricorda la partecipazione nel 2014 al "Concerto per un amico" voluto da Carla Fendi al Teatro Caio Melisso di Spoleto: una serata di musica diretta da Riccardo Muti, alla quale assistettero autorità e vip tra cui Gianni Letta, Fausto Bertinotti, Renzo Arbore e proprio Pippo Baudo.
Altri appuntamenti umbri videro protagonista Baudo in veste di ospite e narratore. Nel 1991 condusse la serata finale di Umbria Fiction dal teatro Morlacchi di Perugia, evento trasmesso in diretta Rai che rimane vivo nella memoria collettiva regionale. Sempre a Perugia, nel novembre 2011, fu protagonista di Immaginario 2.0, il festival dedicato alla comunicazione: in quell’occasione Baudo intervenne anche negli studi Rai di Tgr Umbria per un collegamento dal Morlacchi.
Oltre a questi momenti, numerosi furono gli incontri culturali minori ma significativi: interviste in radio locali, eventi teatrali e ricorrenze a cui il conduttore non mancava di partecipare. I cronisti umbri sottolineano che, nei suoi ultimi anni, Baudo ebbe modo di rientrare a Spoleto non solo in occasione di festival nazionali, ma anche per rassegne e concerti lirici, grazie all’attrazione che il paesaggio spoletino esercitava su di lui per motivi affettivi e artistici.