Il giorno dopo la decisione, anticipata ieri da Tag24 Umbria, di confermare l’ordinanza per il taglio del grande pino di largo Villa Glori, Stefano Bandecchi ha preso lo smartphone e registrato un video. Per intervenire sulla vicenda e precisare la sua posizione.
La scelta comunicativa del sindaco, visti i tanti post sui social dedicati al grande pino mediterraneo che svetta sul corso dello struscio ternano, è stata quella di affidarsi a un reel su Instagram. Un videointervento nel quale tocca anche il tema della gestione del canile comunale di Colleluna. E si sofferma sulle adozioni degli animali per risolvere il problema della gestione dei ricoveri.
E intanto sui social è anche tempo di celebrazione per la conclusione dei lavori di pulizia e rimessa in pristino della fontana dei giardini “25 aprile” di via Lungonera. Un intervento realizzato dalle cooperative incaricate dal Comune. Che ha chiesto di intervenire velocemente dopo che la fontana marcescente aveva fatto il giro del web ed aveva portato anche a un dibattito in consiglio comunale. Ma andiamo per ordine.
Pino di largo Villa Glori e canile comunale, Bandecchi: “Soluzioni di buon senso e responsabilità”
Il reel video del primo cittadino di Terni è intitilato “Decisioni da Sindaco“. E Bandecchi lo usa per spiegare le ragioni che lo hanno spinto ad affrontare in maniera dirimente alcune tematiche. La prima è quella del taglio del pino di largo Villa Glori, in pieno corso Tacito a Terni.
“Io sinceramente non sono un esperto di botanica e agronomia – attacca Stefano Bandecchi – . So per certezza solo una cosa: che cadendo i pini possono ammazzare le persone. Gli esperti che hanno visto e analizzato lo stato di conservazione di questo pino, ci hanno spiegato che sono ben 5-6 anni che si combatte per tentare di salvarlo. Sono state fatte varie iniziative anche dalle giunte precedenti. Tra cui creare una piccola aiuola intorno all’albero per tentare di proteggerlo in caso di caduta. Tutte queste iniziative non hanno funzionato nella maniera adeguata. Il Pino non è sano e quindi va tagliato perché diventa pericoloso per i cittadini, molto pericoloso. Se poi dovesse cadere e ammazzare qualcuno sarebbe un problema ancora più grave“.
Poi la soluzione. Che il sindaco aveva definito in consiglio comunale, dove era intervenuto in commissione, una “decisione di buon senso“.
“Mi dispiace aver ordinato il taglio – spiega – ma al suo posto sarà piantato un altro albero. Vedremo di quale tipo, ma sarà un albero di una dimensione importante“.
Il sindaco Bandecchi: “L’obiettivo è affidare gli animali, voglio arrivare a svuotare il canile”
Sul canile, invece, il sindaco interviene per dire basta alle “battaglie tra chi ama i cani“. In ballo la questione delle adozioni e le frizioni che ci sono tra le associazioni animaliste. In rete girano anche in questo caso post e video di alcune associazioni che lamentano di non essere state fatte entrare nella struttura. E risposte piccate di altre associazioni rispetto alla questione adozioni.
“Io amo gli animali, tutti – inizia Bandecchi -. I cani, i gatti, mucche. Anche i maiali. Sul canile però ho una posizione chiara: i cani non possono vivere in gabbia, così come i gatti. Se troviamo un cane randagio oppure un cane che è appartenuto a una persona che è deceduta o un animale abbandonato, noi lo dobbiamo tenere. Lo dobbiamo accudire. Lo dobbiamo curare e poi lo dobbiamo far adottare da qualcuno che ami il cane e che lo tratti in maniera corretta. Esistono dei regolamenti. Per cui, una volta affidato, l’animale sarà controllato e sarà verificato che non venga maltrattato“.
Il tema in discussione è quello relativo alla permanenza per tempi troppo lunghi degli animali nella struttura comunale. “Ci sono troppe storie su cani inadottabili, su cani che non si possono dare a nuove famiglie – spiega il sindaco Bandecchi -. I cani non sono il problema. Il problema è trovargli padroni adatti: se il padrone adottivo è una persona adeguata e normale può avere qualsiasi cane. E qualsiasi cane diventa tranquillo e sereno. Voglio chiarire il punto: il canile di Terni deve restare vuoto il prima possibile. Canile vuoto non significa canile chiuso. Significa affidare prima possibile gli animali e liberare posti. Perché noi non dobbiamo tenere i cani in galera. I cani non hanno fatto nessun reato. Semmai gli uomini hanno commesso il reato di disperderli. Chiunque voglia tenere il cane in galera e un mio nemico“.
Giardini Lungonera: completati i lavori di rifunzionalizzazione della fontana
Altro giro altra questione social. Quella dei lavori ai giardini di viale Lungonera, intitolati al “25 aprile”. LA vicenda era stata portata in consiglio comunale da due interrogazioni. Una di Francesco Ferranti di Forza Italia e una di Josè Maria Kenny di Innovare per Terni-PD, che avevano chiesto di intervenire per ripristinare le migliori condizioni della fontana.
In quella occasione il sindaco Bandecchi aveva spiegato che non era responsabilità del Comune. Perché la pulizia dell’acqua, che era diventata putrescente, era stata affidata ad AFOR ed alle ditte cooperative nell’ambito del contratto di cura dei giardini. E aveva promesso a Kenny un veloce interessamento, per evitare che nella zona si formassero colonie di zanzare e altri animali.
“Si è trattato di un intervento di manutenzione ordinaria – spiega il RUP del procedimento, Federico Nannurelli – affidato alle cooperative che gestiscono il verde. In quanto prestazione di intervento già prevista dal contratto. È stata fatta una sistemazione di tutta la parte impiantistica, perché era fatiscente. Sono stati sistemati gli scarichi e spostati temporaneamente i pesci. Successivamente è stata fatta la bonifica dei fanghi con autospurgo. E infine, la fontana è stata rimessa in esercizio con l’acqua e i pesci sono stati riportati in acqua. Da questa mattina è in funzione nuovamente tutta la parte impiantistica, i lavori sono completati e la fontana è funzionante“.