La Pinacoteca di Città di Castello si conferma uno dei più importanti poli artistici della regione. Ospitata nel cinquecentesco Palazzo Vitelli alla Cannoniera, rappresenta una delle più grandi gallerie d’arte umbre insieme alla prestigiosa Galleria Nazionale di Perugia. Tra le opere più ammirate figurano quelle di maestri come Luca Signorelli e Raffaello Sanzio, i cui lavori, esposti accanto a quelli di Ghirlandaio e Della Robbia, rendono la Pinacoteca un luogo imprescindibile per gli amanti dell’arte. In particolare, il restauro della pala di Santa Cecilia ha restituito nuova luce a uno dei capolavori del pittore cortonese, ora definitivamente attribuito a lui e alla sua bottega.

La Pinacoteca di Città di Castello: un gioiello culturale che conquista il pubblico

Durante il periodo natalizio, compreso tra il 23 dicembre 2024 e il 6 gennaio 2025, la Pinacoteca ha registrato un’affluenza straordinaria, superando i 1000 visitatori. Un risultato che sottolinea l’importanza di questo luogo per gli appassionati d’arte, attratti da una collezione che spazia dai capolavori del Rinascimento ai tesori della pittura manierista.

L’Assessore alla Cultura di Città di Castello, Michela Botteghi, ha accolto con soddisfazione i numeri registrati durante le festività. “Il bilancio degli ingressi va oltre le aspettative, segnando un trend in crescita che conferma la capacità attrattiva della Pinacoteca”, ha dichiarato. Isabella Consigli, responsabile de Il Poliedro, che gestisce i musei cittadini, ha evidenziato il ruolo delle aperture straordinarie e delle iniziative collaterali: “Eventi come le visite guidate e i laboratori natalizi hanno contribuito al successo, rendendo il museo un luogo dinamico e adatto a tutti”.

Gli eventi organizzati nel periodo festivo, come la mostra dedicata a Novello Bruscoli e i laboratori al Centro delle Tradizioni Popolari di Garavelle, hanno attirato un pubblico ampio e diversificato. Particolarmente apprezzato è stato il laboratorio dedicato alla preparazione dei dolci natalizi, che ha coinvolto i bambini nella grande cucina della casa colonica. Anche la giornata del 28 gennaio, dedicata alla presentazione del restauro della pala di Santa Cecilia, ha rappresentato un momento di grande richiamo per gli appassionati d’arte.

Grazie alla varietà di proposte e all’attenzione alla valorizzazione del patrimonio artistico, la Pinacoteca ha saputo conquistare famiglie, appassionati e turisti provenienti da tutta Italia. “Il successo di quest’anno dimostra come l’arte e la cultura possano essere un volano per il turismo e per l’economia locale”, ha concluso l’Assessore Botteghi.

La storia del Palazzo Vitelli alla Cannoniera

Il Palazzo Vitelli alla Cannoniera, sede della Pinacoteca di Città di Castello, è un edificio carico di storia e fascino. Il suo nome deriva dalla presenza, in epoca rinascimentale, di una fonderia o deposito di cannoni. Costruito tra il 1521 e il 1532 e completato nel 1545 in occasione del matrimonio tra Alessandro Vitelli e Angela de’ Rossi, il palazzo è un esempio mirabile di architettura rinascimentale umbra.

Nel 1912, l’antiquario e restauratore Elia Volpi acquistò il palazzo, salvandolo dalla rovina e riportandolo al suo splendore originario. Successivamente, ne fece dono al Comune, destinandolo a sede della Pinacoteca Civica. Tra il 1982 e il 1985, una serie di restauri diretti dai professori Alessandro Marabottini e Francesco Mancini, in collaborazione con gli architetti Alberto Zanmatti e Tiziano Sarteanesi, ha restituito al palazzo la sua attuale fisionomia.

La facciata principale, affacciata su un giardino all’italiana, è decorata da pregevoli graffiti realizzati da Cristoforo Gherardi su disegno di Giorgio Vasari. Tra le decorazioni spiccano simboli araldici e motivi a grottesca, che celebrano la famiglia Vitelli. Le sale interne, affrescate da Gherardi e Cola dell’Amatrice, narrano le gesta della famiglia Vitelli attraverso scene mitologiche, allegoriche e paesaggi ricchi di dettagli simbolici.

Particolarmente suggestivo è lo scalone monumentale, decorato con le otto Muse ispiratrici delle arti, tra cui Clio, musa della storia, raffigurata seduta su un cigno. Accanto, si possono ammirare scene tratte dalle Metamorfosi di Ovidio, che impreziosiscono ulteriormente l’ambiente. Questi elementi rendono il Palazzo Vitelli alla Cannoniera non solo un contenitore di opere d’arte, ma un capolavoro architettonico a sua volta