28 Aug, 2025 - 14:05

Piermatteo d'Amelia, cinque Comuni coinvolti nel progetto multidisciplinare dell'Unitre

Piermatteo d'Amelia, cinque Comuni coinvolti nel progetto multidisciplinare dell'Unitre

Si chiama 'Piermatteo 2025' ed è il progetto che l'Unitre di Amelia, presieduta da Mara Quadraccia, promuove nel 580esimo anniversario dalla nascita del Maestro amerino. L'iniziativa con la direzione artistica del Maestro Giulio Castrica e con il contributo della Fondazione Carit di Terni e Narni, si snoderà fra settembre e dicembre 2025 e si svolgerà con il patrocinio della Provincia di Terni e dei Comuni di Terni, Narni, Amelia, Lugnano in Teverina ed Avigliano Umbro.

Lo spettacolo su Piermatteo d'Amelia

Il fulcro della manifestazione sarà lo spettacolo a cui si sta lavorando con la volontà di far conoscere al pubblico, grazie a una pluralità di linguaggi, la personalità del Maestro amerino.

Il debutto è in programma per il 28 settembre 2025 presso il Museo 'A. De Felice' di Terni, dove si trova esposta la celebre Pala dei Francescani. Seguiranno altre repliche nei principali luoghi della provincia che ospitano opere originali di Piermatteo, con l’evento conclusivo previsto per il 30 novembre 2025 a Narni.

Per lo spettacolo sono state composte musiche originali dal Maestro Emanuele Stracchi mentre il visual artist Paul Harden si è occupato della realizzazione del video con le immagini e i dettagli iconografici. Per l'occasione è prevista anche la registrazione presso il Teatro Spazio Fabbrica di Lugnano in Teverina.

Per 'Piermatteo 2025' è stato infine realizzato un apposito logo tratto da un particolare della mano sinistra della Vergine della Pala dei Francescani di Terni. L'ideatrice è la professoressa Ilaria Sgrigna, docente di Storia dell’Arte presso il Liceo Classico, Artistico e Professionale di Orvieto.

Una figura che merita di essere valorizzata

Piermatteo d'Amelia in vita godette di una fama che andava ben oltre i confini dell'Umbria. Eppure sostiene Lucilla Vignoli, autrice del volume studio 'Piermatteo d’Amelia, un maestro umbro fra Firenze e Roma', nonostante la sua personalità fosse al pari del Perugino, la "fama in vita non corrisponde a quella attuale".

Un'anomalia dovuta al fatto che molte sue opere sono andate perdute nel corso dei secoli, distrutte o disperse nei musei all'estero, fatti che hanno a lungo impedito di ricostruirne il corpus. La sua riscoperta si deve all'intuizione di Federico Zeri che, negli anni Cinquanta del Novecento, condusse gli studi che restituirono all'artista la paternità dei suoi dipinti riconoscendone lo spessore.

Piermatteo d'Amelia nacque nella cittadina umbra intorno al 1445 e si spense nel 1508. Allievo di Filippo Lippi, dopo la morte del maestro entrò in contatto a Firenze con Andrea del Verrocchio. Attivo principalmente nell'Italia centrale, verso la fine del Quattrocento collaborò con il Perugino agli affreschi della Cappella Sistina. Suo era il cielo stellato della volta, andato distrutto per far spazio agli affreschi di Michelangelo.

L'Unitre di Amelia è da tempo attiva sul fronte della valorizzazione dell'opera dell'artista. Con questo nuovo progetto "intende così dare seguito con linguaggi attuali agli interessanti convegni e ai restauri delle opere già sostenuti dalla Carit, che hanno gettato nuova luce su uno dei più importanti artisti del Rinascimento" ha sottolineato la presidente Quadraccia.

Cinque Comuni coinvolti nel progetto

Il progetto 'Piermatteo 2025' nasce con una spiccata vocazione che guarda al coinvolgimento del territorio. Sono infatti impegnate le Unitre dei vari Comuni, le associazioni del terzo settore attive nella promozione sociale e nel volontariato e anche le cooperative che si occupano di inclusione di categorie svantaggiate. "Grazie all’utilizzo delle nuove tecnologie - scrivono gli organizzatori -, si forniranno strumenti innovativi per la conoscenza dell’iconografia, con un’attenzione particolare ai giovani e alla diffusione della cultura artistica".

L'Unitre, secondo anche quanto enunciato dal proprio statuto, "intende sviluppare pratiche culturali che favoriscano l’intergenerazione, l’educazione permanente e il legame con il territorio, contribuendo anche alla promozione di un turismo sostenibile e alla riscoperta dei luoghi e delle comunità locali della provincia ternana".

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Sara Costanzi
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