Il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza, Gilberto Pichetto Fratin, ha lodato l’operato dell’ex sindaco Andrea Romizi e il suo impatto su Perugia, definendo la sua amministrazione come esemplare per l’intero paese. Nel corso della giornata, il ministro ha partecipato a diversi eventi significativi, tra cui incontri con le imprese locali e dirigenti delle cooperative, sostenendo la lista “Fare Perugia” e la candidatura di “Forza Italia Noi moderati” per le prossime elezioni europee.

Il ministro Pichetto Fratin parla di “Modello Romizi” a Perugia

Il “modello Romizi”, come evidenziato da Pichetto Fratin, rappresenta un decennio di governance che ha trasformato Perugia, attribuendo a Romizi il merito di aver amministrato con efficacia e visione lungimirante. “Andrea Romizi ha concluso i suoi dieci anni e ha dimostrato cosa significa amministrare bene una città“, ha affermato il ministro, sottolineando i successi dell’ex sindaco nel promuovere uno sviluppo sostenibile e integrato.

La visita di Pichetto Fratin non si è limitata agli incontri politici. Il ministro ha anche visitato due aziende umbre che rappresentano l’avanguardia della tecnologia e dell’innovazione nel territorio. “Ho visitato due aziende locali che sono il modello di ciò che deve essere l’Italia del futuro: innovazione, modernità, ricerca continua“, ha detto il ministro, enfatizzando come queste realtà aziendali incarnino le qualità che l’Italia dovrebbe perseguire a livello nazionale.

La visione del ministro per l’Umbria è quella di una regione che, pur essendo storicamente legata a pratiche tradizionali, si sta affermando come un fulcro di modernità e innovazione. Descrivendo l’Umbria come “un gioiello d’Italia”, Pichetto Fratin ha riconosciuto non solo la bellezza naturale della regione ma anche il suo spirito imprenditoriale e la sua capacità di adattarsi e prosperare in un contesto economico in evoluzione.

L’obiettivo dichiarato dal ministro è anche quello di sostenere la reindustrializzazione di siti industriali che, per diverse ragioni, hanno cessato le loro attività nel tempo. Questo piano si inserisce in un contesto più ampio di rivitalizzazione economica che mira a ridare vigore a settori tradizionali attraverso l’innovazione e la modernizzazione.

Il ministro appoggia la lista “Fare Perugia”

L’approccio di Pichetto Fratin e il sostegno espresso per la lista “Fare Perugia” riflettono una strategia politica che valorizza il legame tra sviluppo economico e conservazione ambientale. In questo scenario, le politiche ambientali non sono viste come un ostacolo alla crescita economica, ma come un mezzo per garantire uno sviluppo equilibrato e sostenibile.

Inoltre, l’evento serale con i presidenti e i dirigenti delle cooperative di Confcooperative Umbria ha rafforzato il messaggio che il dialogo e la collaborazione tra i diversi settori della società sono fondamentali per realizzare una visione comune di progresso e benessere collettivo.

La trasformazione energetica è un tema caro al ministro Pichetto

Il tema della crescita economica è stata sottolineata ancora di recente dal ministro. In occasione dell’evento “La Transizione Efficiente: nuove soluzioni per l’energia del futuro” tenutosi oggi a Roma, il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza, Gilberto Pichetto Fratin, ha sottolineato l’importanza di affrontare proattivamente i cambiamenti climatici e di sfruttare le opportunità offerte dalla transizione energetica. “Agire è una grande opportunità: la trasformazione energetica arricchirà il paese,” ha dichiarato il Ministro, enfatizzando che “di fronte a un cambiamento così significativo non possiamo restare indifferenti.”

Pichetto Fratin ha evidenziato come il cambiamento climatico richieda una presa d’atto concreta e azioni mirate su scala internazionale, europea e nazionale. “Dobbiamo cavalcare tutte le opportunità per rendere il paese migliore,” ha continuato, sottolineando il ruolo fondamentale della tecnologia e del cambio nel fronte energetico. 

Il Ministro ha ricordato i progressi già fatti, come la riduzione delle emissioni del 30% rispetto al 2005, pur riconoscendo che molto resta ancora da fare per raggiungere gli obiettivi del 2030. Tra le priorità, ha citato la decarbonizzazione e il passaggio dalle fonti fossili alle energie pulite, un impegno ribadito anche durante l’ultimo G7.