30 Apr, 2025 - 15:30

Piazza 40 Martiri: 50 metri quadri al giorno, tra Ceri, Giro e interrogazioni

Piazza 40 Martiri: 50 metri quadri al giorno, tra Ceri, Giro e interrogazioni

“Un cantiere che corre contro il tempo, mentre si avvicinano due eventi che definiscono il volto della città: la Festa dei Ceri e il passaggio del Giro d’Italia”. Così si è aperto ieri, martedì 29 aprile, il Consiglio comunale di Gubbio, che si è concluso con una lunga e accesa interpellanza del gruppo consiliare Gubbio Città Futura, firmata dal consigliere Leonardo Nafissi, sullo stato e sulla gestione dei lavori di ripavimentazione di Piazza Quaranta Martiri.

La seduta ha acceso i riflettori su un tema che da settimane aleggia con insistenza tra commercianti, residenti e cittadini preoccupati: a che punto siamo davvero? E soprattutto: quando finiranno i lavori nel cuore pulsante della città bassa, tra la chiesa di San Francesco e l’ex ospedale, punto nevralgico anche del percorso dei Ceri?

L’interrogazione del consigliere Nafissi

Il consigliere Leonardo Nafissi ha aperto il suo intervento con parole chiare e puntute:
“Un’interpellanza che ci è sembrata doverosa per l’imminenza di eventi quali la Festa dei Ceri e il Giro d’Italia di ciclismo, soprattutto perché c’è carenza di informazioni”.

Secondo Nafissi, i lavori in corso “sono particolarmente impattanti, e non c’è alcuna informazione per i cittadini, le attività commerciali e nemmeno per lo stesso Consiglio comunale”. Una situazione che, a suo dire, richiede un deciso cambio di passo: “Serve invece una comunicazione chiara e diffusa”.

Ma non si è fermato qui. L’interrogazione ha richiesto una descrizione dettagliata del programma dei lavori, sia per la fase più urgente (che copre il mese di maggio), sia per la restante parte del progetto che si concluderà nel 2025. Inoltre, Gubbio Città Futura ha chiesto delucidazioni su eventuali variazioni rispetto al progetto originario e informazioni aggiornate sulle tempistiche e sul disegno finale della nuova piazza.

La risposta dell’assessore Capannelli

La risposta è arrivata dall’assessore ai Lavori Pubblici, Spartaco Capannelli, che ha voluto subito richiamare il valore istituzionale del momento: “Il Consiglio comunale ha un ruolo centrale nella vita della città”, ha dichiarato in apertura.

Passando poi ai dettagli tecnici, Capannelli ha spiegato che la ripavimentazione lato chiesa di San Francesco è attualmente la priorità: “Dovrà arrivare fino al sagrato della Chiesa di San Francesco entro il 15 maggio, data simbolica e sacra per tutti noi”.

Un altro nodo fodamentale riguarda la viabilità: “Subito dopo il 15 maggio sarà riaperta via della Repubblica, ha garantito Capannelli. “Inoltre, tornerà nella disponibilità del Comune di Gubbio la superficie dall’abside di San Francesco fino a via Cavour, che non sarà più area di cantiere”.

La “marcia” degli operai

Ma quanto si avanza realmente ogni giorno? Qui l’assessore ha fornito un dato destinato a far discutere:
“Gli operai che lavorano in Piazza 40 Martiri movimentano 200 quintali di pietra al giorno, e riescono ad avanzare di circa 50 metri quadrati di pavimentazione ogni giorno”.

Un ritmo costante e impegnativo, reso possibile dal lavoro incessante degli operai impiegati nel progetto, ai quali Capannelli ha rivolto un sentito ringraziamento pubblico:
“A questi operai dobbiamo tutti qualcosa, perché si spaccano la schiena per rendere più bella la nostra città”.

Il dopo-Ceri e il cronoprogramma generale

Chiarita l’urgenza di mettere in sicurezza almeno il tratto ceraiolo prima del 15 maggio, Capannelli ha delineato il prosieguo dei lavori:
“Il cronoprogramma per ripavimentare da via Cavour fino a Piazza 40 Martiri prevede la ripresa dei lavori dai primi di giugno, subito dopo la Festa dei Ceri”.

E il traguardo finale? L’assessore ha assicurato che la fine dell’intero intervento è fissata per la fine del 2025, in anticipo rispetto alla scadenza ufficiale dei fondi PNRR, che è marzo 2026. Un obiettivo ambizioso, ma che l’amministrazione si è impegnata a rispettare con puntualità.

Capannelli ha poi annunciato una nuova fase di collaborazione con l’Università di Perugia, per arricchire il progetto con rotatorie e dissuasori dal forte impatto architettonico. Un accento che vuole proiettare la nuova piazza non solo come “passaggio pedonale”, ma come luogo di rappresentanza e bellezza urbana.

Le criticità: informazione e partecipazione

Nonostante le rassicurazioni, restano alcune ombre che i cittadini continuano a sollevare. In primo luogo, la mancanza di una comunicazione regolare e visibile: il cronoprogramma completo non è mai stato pubblicato in dettaglio, e molti commercianti della zona lamentano “un silenzio istituzionale che complica l’organizzazione quotidiana”.

C’è poi il tema della gestione delle emergenze legate agli eventi imminenti, come il Giro d’Italia. La tappa che passerà da Gubbio richiederà logistica, sicurezza e percorsi alternativi: “Riusciremo a garantire tutto questo con un cantiere ancora aperto nel cuore della città?”, si chiedono in molti.

Infine, non manca la dimensione politica. L’intervento di Nafissi ha riportato al centro il ruolo di indirizzo e controllo del Consiglio, chiedendo “più rispetto e coinvolgimento delle opposizioni e delle commissioni”. Una richiesta che si traduce in una sfida per la trasparenza, che l’Amministrazione dovrà affrontare se vorrà mantenere il consenso costruito attorno alla riqualificazione della piazza.

Tra urgenza e speranza

A oggi, i numeri parlano chiaro: 50 metri quadrati al giorno, 200 quintali di pietra movimentati quotidianamente, obiettivo 15 maggio per il primo tratto, fine lavori entro il 2025. Ma la città, in fermento per le sue feste più identitarie, vuole vedere con i propri occhi, vuole sentire con le proprie orecchie.

Perché Piazza 40 Martiri non è solo uno spazio urbano: è memoria viva, tradizione ceraiola, piazza del mercato e delle processioni, luogo di arrivo e partenza.
E renderla nuova, sì, è un bene. Ma senza mai dimenticare che, per gli eugubini, “quella pietra parla. E va ascoltata con rispetto”.

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Mario Farneti
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