Buone notizie per gli istituti scolastici del territorio ternano. Da pochissimo la Provincia di Terni ha reso operativo il nuovo piano scuola (piano di programmazione scolastica) per il biennio 2025/2026, un documento da cui emergono una serie di note positive. All’orizzonte ci sono più indirizzi formativi, una recente statalizzazione e, soprattutto, nessun dimensionamento contrariamente a quanto si prospetta nel resto d’Italia a seguito delle nuove direttive ministeriali.
Il piano è ufficialmente entrato in vigore con l’approvazione del documento di Programmazione dell’offerta formativa e della rete scolastica dell’Umbria da parte della Giunta regionale, sulla base dei piani già approvati dalle due Province dell’Umbria. Quella di Terni aveva formalizzato il proprio piano nella seduta consigliare del 4 novembre scorso.
Ferranti sul piano scuola: “Puntiamo a un tavolo di concertazione permanente”
Il presidente Francesco Maria Ferranti, da poco subentrato a Laura Pernazza alla guida della Provincia di Terni, si è dichiarato molto soddisfatto. “Non aver proceduto ad alcun dimensionamento è un successo per il territorio che si unisce, anzi, alla statalizzazione della scuola dell’infanzia di Lugnano in Teverina” ha detto.
La Provincia di Terni negli ultimi anni ha dedicato grande attenzione ai giovani e al mondo della scuola, con progetti mirati e di spessore. Un impegno che Ferranti conferma e rilancia mettendo sul piatto anche un osservatorio stabile. “La mia volontà – ha detto – è di attivare al più presto il tavolo di concertazione permanente della Provincia di Terni sulle problematiche scolastiche per condividere con tutte le parti territoriali e sociali una programmazione che sia pianificata e non di urgenza“.
Inclusione, web community e scuole serali: le novità nel piano di programmazione scolastica
“Molto importante poi – prosegue ancora Ferranti – è il fatto che il Piano provinciale sia stato approvato in ogni sua specificità, sia per quanto riguarda la riorganizzazione della rete scolastica, che per l’ampliamento dell’offerta formativa“.
Nel piano scuola 2025/2026 della Provincia di Terni compaiono alcune importanti novità. Provvedimenti che evidenziano la volontà di mettere a servizio della comunità un’offerta formativa in grado di venire incontro sia alle esigenze di chi sceglie di formarsi mentre lavora, come i corsi serali, che a quelle del mercato, grazie a nuovi indirizzi di alta specializzazione. Tra gli argomenti di particolare rilevanza, ci sono inoltre l’inclusione e l’alfabetizzazione informatica.
“I nuovi indirizzi – ha rimarcato il presidente della Provincia – pongono l’attenzione sui detenuti, come il corso organizzato dall’Ipsia, altri come quelli del Casagrande-Cesi, sono mirati sulla Web Community e rappresentano un indirizzo di grande rilievo per l’Istituto, altri ancora sono corsi serali a supporto della comunità territoriale che ha necessità ed esigenze variegate e fanno parte, insieme agli altri, di una strategia formativa a 360 gradi”.
Dalla Web Community, all’Ottica anche in serale fino al corso riservato ai detenuti
Tra le assolute novità nell’offerta formativa provinciale c’è il già citato indirizzo di Web Community e l’estensione del corso di Ottica anche in erogazione serale, entrambi presso l’Istituto Casagrande-Cesi di Terni. Il corso di Ottica è da sempre un fiore all’occhiello dell’Istituto ternano dal momento che rappresenta l’unico percorso formativo statale di questo tipo presente nell’intera Umbra.
“Un terzo indirizzo – ha dichiarato ancora Ferranti – riguarda i “Servizi culturali e dello spettacolo” promosso dall’Ipsia Pertini sempre di Terni e riservato ai detenuti della Casa Circondariale“. Un’opportunità che si colloca nei delicati percorsi di reinserimento socio-lavorativo destinati alla popolazione carceraria e che ha il grande merito di fornire una prospettiva che guarda a quello che ci sarà dopo la detenzione.
“Per quanto riguarda l’organizzazione scolastica – ha concluso il presidente della Provincia di Terni -, all’asilo paritario di Lugnano in Teverina è stata riconosciuta la statalizzazione con il conseguente incorporamento nell’Istituto comprensivo Attigliano-Guardea“.