“Il disastro creato dal nuovo piano dei rifiuti della destra non farà dormire sonni tranquilli alla futura giunta regionale che dovrà ripianare in fretta ai danni fatti”: è quanto afferma in una nota Thomas De Luca. Il consigliere regionale e coordinatore del Movimento 5 Stelle dell’Umbria interviene nel dibattito politico in materia del nuovo piano regionale dei rifiuti per replicare alle dichiarazioni di Andrea Romizi, ex sindaco di Perugia e segretario regionale di Forza Italia Umbria, sul tema dell’inceneritore.

De Luca: “Verso il collasso del sistema rifiuti”

“Il centrodestra umbro non ha fatto nulla in questi cinque anni per evitare il collasso del sistema rifiutisostiene il capogruppo dei 5 Stelle in Consiglio regionale, Thomas De Luca.

“Il partito di Romizi – dice – che in giunta regionale detiene le deleghe all’ambiente ha saputo solamente allargare le discariche approvando un ampliamento delle volumetrie già di un milione di metri cubi nel 2022″. Il riferimento di De Luca, nient’affatto velato, è a Roberto Morroni, esponente di spicco di Forza Italia Umbria e vicepresidente della giunta Tesei con deleghe all’Agricoltura, all’Ambiente, alla Caccia e alla Pesca. “Solo pochi mesi fa, alla fine del loro mandato elettorale hanno approvato il nuovo Piano dei rifiuti che porterà tra cinque anni a un nuovo inevitabile esaurimento e una nuova inevitabile richiesta di ulteriore ampliamento” prosegue Thomas De Luca.

“È sconcertante – aggiunge – che l’ex sindaco di Perugia parli proprio dopo che l’Auri, di cui Romizi era membro e di cui un suo collega di partito era presidente, nell’Avviso pubblico emesso per la costruzione dell’inceneritore ha deliberatamente posticipato l’entrata in funzione dell’impianto di quasi due anni”. L’ex presidente dell’Autorità Umbra Rifiuti e Idrico, cui Thomas De Luca allude nella replica ad Andrea Romizi, è Antonino Ruggiano, altro rappresentante di Forza Italia e sindaco di Todi.

Ciò “contravvenendo – puntualizza il segretario del M5S Umbria – a tutte le indicazioni del Piano e alle previsioni sui flussi totali attesi e sui volumi disponibili nelle discariche durante la fase transitoria, cosa che porterà a una nuova richiesta di ampliamento prima del 2029“. “Tutto questo – continua De Luca – mentre l’assessore Morroni (collega di partito di Romizi) aveva sempre garantito sui tempi di realizzazione dell’impianto entro il 2028“.

De Luca a Romizi: “Basta fare spicciola propaganda”

“Proprio per questo ci lascia basiti che Romizi arrivi addirittura a fare spicciola propaganda sulla diminuzione delle discariche umbre, da cinque a due, mentre la realtà dice esattamente il contrario” – fa, quindi, notare Thomas De Luca – Ricordiamo all’ex sindaco che il termovalorizzatore che costruiranno (senza alcun sistema di teleriscaldamento) non sarà alternativo alle discariche, ma ne avrà bisogno per lo smaltimento di scorie e ceneri di cui ad oggi non è garantito alcun riciclo”.

“In tutto questo – sottolinea il consigliere pentastellato di Palazzo Cesaroni – l’ultima bufala che va per la maggiore tra gli esponenti del centrodestra umbro e che Romizi rilancia è che l’inceneritore piace all’Europa e che quasi quasi ce lo chiede”.

“Infatti l’Europa ama talmente tanto gli inceneritori – ironizza, a questo proposito, De Luca – che li ha esclusi da ogni tipo di agevolazione prevista dai piani nazionali perché non ritiene che garantiscano il rispetto del principio di non arrecare un danno significativo agli obiettivi ambientali (Dnsh, “Do no significant harm”).

De Luca: “Ecco cosa dice l’Europa sui rifiuti”

Riguardo alla normativa europea, Thomas De Luca mette in evidenza che “i nuovi accordi sul sistema di scambio delle quote di emissione (Ets) includeranno molto probabilmente dal 2026 nel sistema anche l’incenerimento dei rifiuti urbani. Cosa che tra l’altro potrebbe comportare dei maggiori costi insostenibili per il mantenimento di questi impianti”.

“La stessa Unione europea che secondo Romizi plaude agli inceneritori proprio pochi giorni fa ha avviato una procedura di infrazione verso l’Italia per il non corretto recepimento della direttiva 2018/851/UE sui rifiuti riscontrando carenze su responsabilità estesa del produttore, prevenzione, mancato conseguimento degli obiettivi di raccolta e riciclaggio dei rifiuti” rende, poi, noto il coordinatore del M5S in Umbria.

“Tutte questioni – dichiara – che abbiamo sollevato sotto forma di emendamenti al piano regionale dei rifiuti e sottoposto alla maggioranza di centrodestra che li ha bocciati senza alcun dibattito o discussione. Non mi risulta che l’Europa ci abbia messo in mora perché non costruiamo inceneritori”.

“La verità – conclude De Luca – è che avremmo dovuto fare realmente come dice l’Europa, puntare su prevenzione, riduzione, differenziata spinta, riuso, riciclo di qualità, tutte cose che la Regione ha lasciato indietro, che avrebbero portato occupazione e avrebbero fatto bene all’ambiente invece la destra ha scelto la strada che più danneggerà gli umbri”.