Si avvicinano sempre più le prossime elezioni amministrative dell’8 e 9 giugno. Nel vivo della campagna elettorale del capoluogo umbro, dopo le numerose polemiche sul minimetrò, irrompe nel dibattito un nuovo argomento scottante: il piano regolatore. La candidata di centrodestra e civici, attuale assessore all’Urbanistica, Margherita Scoccia ne aveva parlato in occasione del confronto pubblico tra i cinque candidati sindaco di Perugia che si è tenuto lunedì scorso alla Sala dei Notari di Palazzo dei Priori nell’ambito di Corriere Forum.

L’assessore uscente della giunta Romizi si era riferita all’introduzione del nuovo piano regolatore come a una misura urgente, che il debito della precedente Amministrazione aveva impedito di essere attuato. “Ne serve urgentemente uno che fino a questo momento non è stato possibile realizzare perché siamo stati molto impegnati a rimettere in sesto il bilancio comunale lasciato in rosso dalla Sinistra con 35 milioni di debiti” aveva detto.

L’attuale piano regolatore di Perugia risale al 2002 e era stato pensato per una città diversa, che all’epoca contava 300mila abitanti contro gli attuali 168mila. Scoccia aveva annunciato un “maxi progetto, con regole più flessibili e senza consumo di suolo” coinvolgendo attivamente la comunità locale, per una città sicura e resiliente dove trionfi il diritto al bellocreando un ambiente favorevole agli investimenti, alla creazione di posti di lavoro e quindi al benessere delle imprese locali del nostro territorio“.

Ferdinandi: “Le tempistiche destano sospetti”

Non si è fatta attendere la replica ufficiale di Vittoria Ferdinandi, l’aspirante prima cittadina sostenuta dal centrosinistra ha sollevato una serie di dubbi a riguardo delle tempistiche con cui si è affrontato l’argomento proprio durante la campagna elettorale, tempistiche che definisce “sospette”. “La gestione del bilancio nulla ha a che vedere con la volontà o meno di proporre una variante generale al piano regolatore” si legge in una nota. “L’amministrazione comunale di Perugia ha avuto dieci anni per farlo, di cui cinque con l’assessore Margherita Scoccia delegata all’urbanistica. Desta quindi qualche sospetto che lo si annunci in campagna elettorale come uno dei primi adempimenti urgenti.

Per Ferdinandi il nuovo piano regolatore non può essere un provvedimento di breve durata ma va adeguatamente progettato e pianificato in rete con i vari attori economici e sociali, in primis i cittadini. E guarda all’Europa. “Il nuovo Piano regolatore” si legge nella nota di Ferdinandi “dovrà tendere al consumo di suolo zero, così come ci chiede l’Europa entro il 2050, per altro in coerenza con l’azione di riduzione di 3 milioni di metri cubi già prevista nel piano vigente del 2002 (la previsione abnorme da 300 mila abitanti risale al Prg degli anni ’60 e gradualmente ridotta nel tempo). Non può essere dunque un ‘provvedimento lampo‘ d’inizio mandato. Il nuovo Prg richiederà una fase di partecipazione delle forze economiche e sociali, nonché dei singoli cittadini“.

Ferdinandi concorda sulla necessità di una profonda revisione degli attuali strumenti urbanistici “in un’ottica integrata, che punti a favorire innanzitutto la rigenerazione, il riuso del costruito in chiave di sostenibilità ambientale” sottolinea. Non mancano comunque i punti di contatto rispetto a quanto annunciato da Scoccia. Anche l’attenzione della candidata del centrosinistra pone in prima linea le esigenze dei cittadini a cui l’urbanistica deve garantire “condizioni di vita più confortevoli, occasioni di nuovi modi di socializzazione, servizi sociali più vicini alla loro vita quotidiana, condizioni di mobilità adeguate“.

E a questo punto Ferdinandi riflette su quanto fatto dall’attuale amministrazione che non sarebbe stata particolarmente attenta all’ambiente e a quei principi di rigenerazione e riuso di cui sopra. Un’amministrazione uscente che ha introdotto “50 varianti urbanistiche alcune delle quali con previsioni edificatorie anche in zone ambientalmente tutelate, come nell’area Pian di Massiano, nel corridoio ecologico della Genna e nel parco urbano campagna, nella zona di Vestricciano Ponte della Pietra” conclude la nota.