L’Umbria si prepara a mettere in atto un piano di interventi per la prevenzione dei rischi idrogeologici e idraulici, con uno stanziamento complessivo di 1,9 milioni di euro. La Giunta regionale, su iniziativa dell’assessore Enrico Melasecche, ha approvato i fondi provenienti dal Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane (Fosmit). L’obiettivo è quello di proteggere le aree montane e garantire la sicurezza delle comunità locali.

Questo piano di interventi riflette l’impegno della Regione Umbria nel garantire la sicurezza e la protezione delle aree montane e collinari. Gli interventi pianificati rappresentano anche un investimento a lungo termine per la tutela del territorio e delle comunità.

Umbria, otto interventi per proteggere il territorio da rischi idrogeologici e idraulici

La decisione della Regione di investire in otto interventi specifici nasce dalla necessità di rispondere con urgenza alle situazioni più critiche. Il piano di lavori, che dovrà essere completato entro il 31 agosto 2026, si articola in due principali aree di intervento. La prima riguarda mitigazione del rischio frana e la seconda la gestione del rischio idraulico. La distribuzione delle risorse è stata studiata per ottimizzare l’efficacia degli interventi in zone particolarmente vulnerabili.

Una parte significativa dei fondi è destinata a contrastare il rischio frana, con due progetti di rilievo. Il Comune di Monteleone d’Orvieto riceverà 615 mila euro per un intervento mirato sul versante ovest, una zona che ha visto un peggioramento delle condizioni geologiche a causa dell’erosione costante delle acque e del movimento del terreno. Questa operazione mira a stabilizzare il versante e prevenire ulteriori danni, proteggendo il centro abitato.

La regione ha assegnato 350 mila euro al Comune di Terni per completare i lavori di consolidamento del versante montuoso che sovrasta la Strada Provinciale 22, in località Cesi, un’area particolarmente delicata dal punto di vista geologico.

Questo intervento si è reso necessario per garantire la stabilità della zona, dopo che recenti indagini hanno rilevato nuove fratture nella roccia, aumentando il rischio di frane. Il progetto prevede un’accurata opera di rafforzamento delle strutture di contenimento e una messa in sicurezza dell’intero versante, al fine di proteggere la viabilità e le abitazioni circostanti, riducendo il pericolo per i residenti e per chi transita quotidianamente su questa importante arteria stradale.

Le recenti rilevazioni hanno evidenziato nuove fratture nella roccia, rendendo indispensabile un ulteriore intervento per garantire la sicurezza della zona.

Prevenzione del rischio idraulico: interventi in sei aree

La prevenzione del rischio idraulico rappresenta l’altra grande priorità del piano regionale. Sei interventi sono stati programmati, distribuendo le risorse in base alla lunghezza dei corsi d’acqua coinvolti e alla pericolosità delle aree soggette a possibili allagamenti. 

Il Consorzio di Bonifica Tevere-Nera gestirà 155 mila euro destinati a opere sui torrenti Serra, Tescino e i loro affluenti, tra i territori di Terni e Spoleto. Si tratta di interventi essenziali per migliorare la gestione delle acque e prevenire esondazioni che potrebbero avere conseguenze devastanti.

Un’altra somma, pari a 150 mila euro, è stata assegnata al Consorzio Bonificazione Umbra per lavori sui torrenti Tatarena e Fosso Francocci nello spoletino. Questi interventi mirano a migliorare il deflusso delle acque, riducendo il rischio di allagamenti in aree particolarmente esposte.

Progetti regionali: sostegno al territorio e alle comunità locali

Il Consorzio per la bonifica della Val di Chiana Romana e Val di Paglia, inoltre, beneficerà di 150 mila euro per interventi sui torrenti Argento, Rivasenne, Rivarcale e Ripuglie, situati nei comuni di Città della Pieve e Allerona. Anche in questo caso, gli interventi sono pensati per prevenire danni derivanti da piene improvvise e proteggere le comunità locali.

L’Agenzia Forestale regionale avrà a disposizione 505 mila euro per eseguire tre interventi fondamentali su altrettanti torrenti: Tescio, Faena e Carpina. Questi lavori interesseranno i territori di Assisi, Monte Castello di Vibio, Fratta Todina, San Venanzo, Montone e Umbertide, e si concentreranno sulla messa in sicurezza degli alvei e sulla riduzione del rischio di esondazione.