Ieri pomeriggio a Petrignano di Assisi, una semplice visita dal dentista si è trasformata in un dramma. La protagonista della vicenda è una giovane di 25 anni, recatasi dal suo dentista di fiducia per la rimozione di una carie. Durante la procedura, dopo la somministrazione dell’anestesia, la giovane ha subito un arresto cardiaco. L’intervento tempestivo dei sanitari del 118 non è bastato a stabilizzare immediatamente le condizioni della paziente, rendendo necessario l’intervento dell’elisoccorso Nibbio 1, che è atterrato nei pressi di viale Indipendenza ad Assisi. La ragazza è stata trasferita d’urgenza all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia, dove si trova ora ricoverata in terapia intensiva, in prognosi riservata.

Petrignano di Assisi, giovane colta da malore dal dentista: le cause

Le cause dell’arresto cardiaco non sono ancora chiare e l’episodio è oggetto di indagine da parte dei Carabinieri di Petrignano, guidati dal comandante Ventrici e sotto la supervisione del capitano Iervolino di Assisi. La comunità è sotto shock per l’accaduto, che riaccende il dibattito sulla sicurezza delle procedure mediche odontoiatriche, specie quando riguardano l’uso di anestetici locali.

L’episodio ha sollevato numerosi interrogativi non solo sulle condizioni cliniche della giovane, ma anche sulle modalità con cui è stata somministrata l’anestesia. Gli investigatori stanno esaminando ogni dettaglio per capire se vi siano stati errori nella somministrazione dell’anestetico o se la giovane potesse avere condizioni di salute preesistenti che avrebbero potuto influire sulla sua reazione. In particolare, le autorità si concentrano sull’anestetico utilizzato e sulle sue possibili interazioni con lo stato fisico della paziente.

Il dentista e il personale dello studio sono stati già sentiti dagli inquirenti, e non si esclude che nelle prossime ore vengano effettuate ulteriori verifiche tecniche e medico-legali per fare luce su quanto accaduto. Nel frattempo, la famiglia della giovane vive ore di angoscia, attendendo sviluppi dalla struttura ospedaliera di Perugia, che si è riservata di fornire aggiornamenti solo quando il quadro clinico sarà più chiaro.

Il precedente di Bolzano: un caso analogo nel 2023

Purtroppo, quanto accaduto a Petrignano di Assisi non è un caso isolato. Un episodio analogo si era verificato nel giugno del 2023 quando Luigi Floretta, un dipendente Rai di Bolzano, perse la vita a seguito di una reazione a un anestetico durante una visita odontoiatrica. Floretta, 45 anni, era stato sottoposto a un intervento di implantologia dentale presso uno studio di Brescia. Al termine della procedura, fu colpito da un arresto cardiaco che si rivelò fatale.

L’autopsia rivelò che la causa della morte era stata una “tossicità sistemica da anestetico locale”, un mix di lidocaina e articaina che aveva provocato il blocco del cuore. Nonostante il paziente avesse lievi condizioni preesistenti come obesità e ipertensione, i consulenti della Procura esclusero che queste avessero giocato un ruolo significativo nel decesso. L’indagine portò all’iscrizione nel registro degli indagati di tre persone, tra cui il dentista, un collaboratore e l’anestesista.

Secondo i periti, la concentrazione ematica della lidocaina riscontrata durante il controllo in ospedale risultava troppo elevata. Sebbene non si potesse stabilire con certezza che fosse stato somministrato un dosaggio fuori dal range terapeutico. Questo sollevò numerosi interrogativi sulla corretta gestione delle procedure anestetiche in ambito odontoiatrico e sulla necessità di monitoraggi più stringenti.

Gli episodi di Assisi e Bolzano evidenziano un rischio, seppur raro, legato all’uso di anestetici locali nelle pratiche odontoiatriche. Sebbene queste procedure siano normalmente sicure, in alcuni casi possono verificarsi reazioni avverse gravi, come dimostrato dai due incidenti. L’arresto cardiaco è una delle conseguenze più gravi di una reazione anomala agli anestetici. Può essere causato da vari fattori, tra cui dosaggi eccessivi o ipersensibilità del paziente. Rimane quindi evidente l’importanza di una maggiore trasparenza e prevenzione nel campo odontoiatrico.