Il Perugia apre un nuovo capitolo con Lamberto Zauli, chiamato sulla panchina del Grifo dopo l’esonero di Alessandro Formisano. Una scelta, quella fatta dalla dirigenza, che punta a dare una scossa all’ambiente biancorosso e a rilanciare una squadra dal grande potenziale ma che, nelle prime undici giornate, ha raccolto solo tredici punti, lontana dalle posizioni che una piazza ambiziosa come quella di Perugia si aspetta. Con un contratto fino a fine stagione e un’opzione per il rinnovo, Zauli si prepara a una sfida non facile ma stimolante: “Quando ti chiama il Perugia, è difficile dire di no. Mi piace avere la responsabilità di allenare una squadra e una città come Perugia,” ha esordito il tecnico romano nella conferenza stampa di presentazione, lasciando trasparire fin da subito il peso che sente e la voglia di portare una ventata d’aria nuova.

Perugia, le parole del nuovo allenatore Lamberto Zauli

Zauli ha elogiato il potenziale della rosa del Perugia, sottolineando come sia composto da un mix interessante di giovani talenti e giocatori d’esperienza: “Sono convinto che ci sia un mix importante tra giovani e giocatori esperti. Io e il mio staff dovremmo essere bravi a creare un’amalgama giusta e a portare i migliori risultati,” ha spiegato il tecnico. La sfida principale sarà quindi trovare l’equilibrio giusto tra la spensieratezza dei giovani e la solidità dei veterani, senza caricare la squadra di pressioni legate al passato glorioso del club. Zauli ha richiamato il ricordo di vent’anni fa, quando veniva a giocare a Perugia trovando un ambiente infuocato e una squadra di alto livello. Oggi, tuttavia, la Serie C è un campionato complesso e, come ha detto, “pieno di squadre blasonate”, una situazione che rende ogni partita una vera battaglia.

Sul piano tecnico, Zauli ha parlato della sua filosofia di gioco, che vuole mettere in risalto il talento individuale dei giocatori: “Sono un fautore dell’uno contro uno, ai miei giocatori chiedo sempre di avere la personalità di saltare l’uomo, anche sbagliando,” ha spiegato. Questo approccio offensivo, ispirato anche dagli insegnamenti del suo mentore Francesco Guidolin, sottolinea l’intenzione di Zauli di far esprimere al meglio i propri ragazzi, dando loro la libertà di osare e cercare la giocata. Un messaggio chiaro: Zauli non vuole una squadra timida, ma un Perugia che sappia affrontare a viso aperto gli avversari e prendersi dei rischi, con l’obiettivo di costruire una mentalità vincente.

Il rapporto con i tifosi da ricucire

Uno dei temi centrali della conferenza stampa è stato il rapporto con la tifoseria. Zauli è consapevole che l’ambiente biancorosso è esigente e che l’inizio di campionato deludente ha portato a un certo distacco tra squadra e pubblico. Il nuovo tecnico ha promesso che farà di tutto per riconquistare la fiducia dei tifosi: “Riuscire a creare quell’empatia tra tifosi e squadra è un obiettivo per me e per i calciatori. Noi faremo di tutto per passare come persone serie, che faranno di tutto per rendere orgogliosi i nostri tifosi,” ha dichiarato. Un’affermazione che lascia intendere quanto Zauli tenga all’aspetto umano del rapporto con i supporter del Grifo, essenziali per creare un ambiente positivo e stimolante attorno alla squadra.

Un altro aspetto su cui Zauli ha insistito è la gestione del gruppo e la creazione di gerarchie chiare e sane, dove ogni giocatore sappia quale sia il proprio ruolo e il proprio valore all’interno del progetto. “È importante far sentire i giocatori come elementi chiave, ma dall’altra parte bisogna ottenere quella serietà, quella motivazione, quella qualità,” ha spiegato il tecnico, delineando un sistema di lavoro dove ognuno deve guadagnarsi il proprio spazio attraverso l’impegno quotidiano e il rispetto delle regole. Zauli vuole un Perugia coeso, in cui i leader del gruppo siano riconosciuti come tali e dove i giovani possano crescere sotto la guida dei compagni più esperti, trovando il loro spazio senza creare tensioni o competizioni nocive.