Perugia: vicenda abbattimento alberi protetti. La “speciale inchiesta” ha dimostrato di ricevere attenzione nelle segnalazioni riportate. Con la seconda pubblicazione, dove era stata documentata l’inadempienza, da parte del Comune di Perugia, nel mettere in sicurezza, sempre secondo la logica che era valsa nell’intimazione rivolta ai cittadini frontisti, di rendere pulita la zona dove transiteranno i ciclisti per la tappa a cronometro del Giro d’Italia, l’Amministrazione comunale ha effettuato un parziale intervento nel tratto di strada del civico cimitero di cui era di sua pertinenza. Parziale, non per l’intero tratto, ma qualcosa è stato rimosso sempre per la regola della par conditio, alla quale il Comune non poteva, alla luce dei fatti, sottrarsi anche perché la regola, in sostanza, vale per tutti.
Nella foto il prima e il dopo dell’intervento.
Comunque proseguiamo il percorso da cui è partita la “speciale inchiesta” con un breve riassunto. Per mettere in sicurezza il passaggio della tappa del Giro D’Italia ( ndr. cosí è stata data la motivazione) prevista in data del 10 maggio, il Comune di Perugia ha intimato tutti i proprietari frontisti nel rendere pulita dai rovi, dalle erbacce e dalle siepi, proprio come recita l’Art. 29 del codice della strada, per rendere visibili segnaletiche e tenere pulito il tratto viario da eventuali cadute di foglie e residui della vegetazione. In realtà più che per rispettare i contenuti del codice della strada, l’obiettivo è stato quello di rendere aperta la visuale, dalle piante ad alto fusto, affiché le riprese della diretta televisiva, tra elicotteri e droni, la vegetazione non avrebbe dovuto interferire nelle immagini altimetriche.
Ciò ha comportato una implicita, non autorizzata, secondo le normative vigenti, abbattimento indiscriminato di numerose piante protette. Senza dover ripetere il percorso della procedura e le rispettive violazioni elencate nei precedenti servizi, è più significativo mettere in evidenza ciò che è stato fatto in merito a questa vicenda. Anzichè effettuare un taglio cosiddetto parziale, che sarebbe stato più che sufficiente, eliminando i rami sporgenti a ridosso del tratto viario, le querce sono state sistematicamente abbattute, anche quelle che si trovavo posizionate ad oltre sei-sette metri , ed anche oltre, dal bordo stradale. Un radicale disboscamento, genera istabilitá idrogeologica. Infatti proprio su questo tratto di strada di Casaglia, in passato, si sono verificate, in più circostanze, frane di cui una, la più pericolosa, quella del febbraio del 2019, aveva invaso per decine di metri le due carreggiate.
Inoltre, nel rispetto della “Legge regionale 18 novembre 1987, n. 49” (ancora in vigore) è indicata la normativa per la salvaguardia dell’ambiente naturale e per la protezione degli alberi e della flora spontanea a protezione del dissesto idrogeologico. In questa normativa sono indicati i parametri delle sanzioni in merito ad abbattimenti di alberi protetti senza rilascio di specifica autorizzazione laddove, addirittura, vengono riportate le misure del diametro delle piante. La distinzione, tra le varie misurazioni del diametro dell’albero, differenzia solo nell’entità della sanzione. Se di sicurezza si deve parlare, l’abbattimento delle piante rappresenta una scelta inadeguata, da parte del Comune di Perugia, per le sole esigenze televisive senza poi valutare quale futuro potrà avere, nella messa in sicurezza della strada viaria, dal punto di vista idrogeologico.
Necessita informare quali sono le specie di piante protette : Bagolaro Celtis australis, Castagno Castanea sativa, Castagno giapponese Castanea crenata, Cerro Quercus cerris, Cipresso comune Cupressus sempervirens, Faggio Fagus sylvatica, Farnetto Quercus frainetto, Farnia Quercus robur – Quercus pedunculata, Ippocastano Aesculus hippocastanum, Leccio Quercus ilex, Noce Juglans regia, Noce nero Juglans nigraq, Pioppo cipressino Populus nigra var. Italica pº pyramidalis, Pino d’aleppo Pinus halpensisq, Pino domestico Pinus pinea, Pino marittimo Pinus pinaster, Platano occidentale Platanus hybrida, Platano orientale Platanus orientalis, Rovere Quercus petrea – Quercus sessilis, Roverella Quercus pubescens – Quercus lanuginosa, Sughera Quercus suber, Tasso Taxus baccata, Tiglio nostrale Tilia plathyphyllos, Tiglio selvatico Tilia cordata, Cedri di qualsiasi specie, Abeti di qualsiasi specie.
Qui mostriamo le immagini di quanto è stato fatto: alberi abbattuti del diametro che vanno dai 40 ai 70 cm.
Ora il paradosso. Si perché dietro alla motivazione indicata dall’amministrazione comunale vi è la “sicurezza” viaria, necessita la comprensione sul perché siano state abbattute piante a ridosso del semaforo, sempre a Casaglia, scenario di svariati incidenti che, per fortuna, non hanno riportato gravi danni agli automobilisti coinvolti.
Come si potrà evincere dalle foto, a confronto tra il prima e il dopo intervento di “rasatura” totale della vegetazione e degli alberi, la scarpata laterale, che prima era protetta dagli arbusti che hanno inibito le auto nel cadere per qualche metro, ora si aprirebbe uno scenario piuttosto pericoloso. Senza alcuna protezione o parapetto, la scarpata rappresenta un rischio altamente amplificato. Cosí si sono interrogati i residente della frazione di Casaglia alla luce di questa modifica : “A favore delle riprese televisive sono state abbattute le piante, ma la sicurezza viaria e l’integrità degli automobilisti vale meno delle esigenze di una diretta televisiva?”
A conclusione di questa “speciale inchiesta”, resta l’amarezza e la disapprovazione dei cittadini e residenti frontisti che hanno dovuto effettuare lavori di disboscamento, più che di una mera pulizia, altrimenti non necessari a mai richiesti da decenni fino ad oggi, atti solo a soddisfare esigenze che a loro poco importano ma che hanno comunque implicato solo costi.
Ben vengano eventi come quello del Giro d’Italia, storica gara ciclistica invidiata da tutti e che porta con se un volano di indotti economici e di immagine del territorio, ma questo non deve gravare sulle spalle e sul portafoglio dei privati. Qualcuno ha avanzato anche una ironica proposta in dialetto : “ Adè, che ho dovuto spenne i soldi pé pulí tutta la sgreppèta, l’sè che fò, arduno a fá pagae la gente che vole vedé la ghera n’tol mi greppo, cosí arfò n’pò de soldi n’co le bibite “. ( Ora che ho pagato per pulire la scarpata, faccio pagare il pubblico per sedersi e vere la gara vendendo le bibite per recuperare i soldi ).