25 Apr, 2025 - 17:56

A Perugia tutti cantano Bella Ciao in occasione del 25 aprile

A Perugia tutti cantano Bella Ciao in occasione del 25 aprile

Perugia celebra il 25 aprile 2025 con una partecipazione senza precedenti. La Festa della Liberazione ha portato migliaia di persone nelle strade del centro storico, in un crescendo di emozioni culminato con il canto collettivo di "Bella Ciao". Cori spontanei, applausi, bandiere tricolori e striscioni antifascisti hanno colorato le piazze, trasformando la ricorrenza in un evento corale e profondamente sentito.

Il capoluogo umbro ha reso omaggio all’80esimo anniversario della Liberazione dal nazifascismo con un programma fitto di commemorazioni, cortei, deposizioni di corone ai monumenti ai caduti e momenti musicali. Ma è stato il canto simbolo della Resistenza a unire generazioni diverse in un’unica voce.

Festa della Liberazione 2025 a Perugia: eventi, cortei e memoria collettiva

Fin dalla mattina, il centro storico di Perugia è stato animato da una lunga serie di iniziative promosse da Comune, Prefettura, ANPI e altre associazioni. Alle 10.30 la cerimonia al Sacello dei Caduti ha aperto le celebrazioni ufficiali. Poi, tappa dopo tappa, la memoria ha preso forma: prima alla tomba delle Medaglie d’Oro della Resistenza, poi alla lapide in Borgo XX Giugno, dove furono fucilati numerosi patrioti perugini.

Alle 12, il corteo ha raggiunto l’Ara Pacis di via Masi, chiudendo la parte istituzionale. Ma la giornata era tutt’altro che conclusa. In via dei Priori, corso Vannucci e piazza IV Novembre si sono moltiplicati i presidi, i concerti, i momenti di lettura partigiana e le esibizioni delle bande locali. Ovunque si sentiva riecheggiare un messaggio chiaro: ricordare non è solo un dovere, è un gesto quotidiano di civiltà.

Tutti cantano "Bella Ciao" a Perugia: il momento più emozionante del 25 aprile

Poco dopo le 16, il momento più intenso della giornata: la folla si ferma e parte il canto. "Una mattina mi son alzato, o bella ciao, bella ciao, bella ciao, ciao, ciao". In poche battute, l’intera piazza IV Novembre canta all’unisono. Il coro si estende come un’onda fino a via Fani e ai Giardini Carducci. Qualcuno si commuove, qualcuno applaude. Tutti si fermano.

Presenti scolaresche, famiglie, turisti, rappresentanti istituzionali. La sindaca si unisce al canto senza microfono, insieme agli ex partigiani dell’Umbria, accolti da un’ovazione. La canzone diventa ponte tra passato e presente. È la colonna sonora di chi ancora oggi difende la Costituzione e i diritti civili. E in questo 25 aprile 2025, a Perugia, nessuno resta in silenzio.

Perché "Bella Ciao" è ancora il simbolo della Resistenza anche nel 2025

"Bella Ciao" non è nata durante la guerra, ma l’ha attraversata diventando un simbolo globale di opposizione ai regimi e alla sopraffazione. La sua melodia, forse derivata da un canto delle mondine, è stata adottata dai partigiani italiani e rilanciata nel dopoguerra. Oggi è cantata in ogni angolo del mondo: nelle manifestazioni per i diritti, nelle proteste civili, nelle piazze che non vogliono dimenticare.

A Perugia, nel cuore dell’Italia, è il canto che chiude ogni cerimonia pubblica del 25 aprile. È insegnato nelle scuole, reinterpretato da artisti locali, inserito nei progetti educativi e nei laboratori teatrali. Il suo messaggio resta attuale: "seppellitemi lassù in montagna, sotto l’ombra di un bel fior". Parole semplici, che oggi risuonano più forti che mai.

25 aprile in Umbria: una giornata di partecipazione e impegno civile

La Festa della Liberazione in Umbria è molto più di un giorno di vacanza. A Perugia come a Terni, Foligno, Spoleto, Gubbio e Città di Castello, oggi si è celebrata la memoria, ma anche l’impegno. Convegni, mostre, dibattiti e passeggiate resistenti hanno coinvolto cittadini di ogni età. La cultura antifascista è tornata a vivere negli spazi pubblici, anche grazie al contributo delle scuole e delle università.

L’Istituto Storico dell’Umbria ha presentato il nuovo "Dizionario biografico dell’antifascismo e della Resistenza", raccogliendo le storie dei combattenti umbri. E il Comitato regionale ANPI ha promosso letture itineranti nei borghi più piccoli, dove la Resistenza ha lasciato tracce profonde. In tutto il Centro Italia, oggi, il 25 aprile ha avuto un unico cuore: la voce di chi canta "Bella Ciao".

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Francesca Secci
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