Oggi a Perugia è cominciata un’importante trasformazione per il Nuovo Turreno, uno degli edifici simbolo del centro storico. Con un investimento di milioni, l’amministrazione comunale ha avviato una serie di interventi mirati alla riqualificazione di questo spazio, prestando particolare attenzione all’organizzazione e all’impatto dei cantieri sulla comunità locale. Il nuovo Turreno si propone di diventare un centro vibrante per le arti, capace di attrarre visitatori e artisti da tutto il mondo.
Situato in piazza Danti, l’ex cinema teatro Turreno è un simbolo del patrimonio culturale di Perugia. Costruito nel 1891 e progettato dall’architetto Alessandro Arienti, il Turreno ha ospitato spettacoli teatrali e cinematografici per oltre un secolo, fino alla sua chiusura nel 2010. Il nome “Turreno” richiama uno degli epiteti storici di Perugia, famosa per le sue torri medievali.
Perugia, il Nuovo Turreno, dettagli dei lavori del teatro
La fase iniziale dei lavori si concentra sulla Turrenetta, con una consegna parziale prevista per oggi. Il 7 settembre sarà la data ufficiale di inizio dei lavori. “Ci riserviamo di apportare alcune modifiche,” ha dichiarato la sindaca Vittoria Ferdinandi. Insieme all’assessore ai Lavori pubblici Francesco Zuccherini, la sindaca ha recentemente incontrato i rappresentanti dei commercianti del centro storico per discutere delle implicazioni del cantiere.
L’amministrazione comunale sta lavorando a stretto contatto con i propri tecnici e quelli delle ditte appaltatrici per rivedere il progetto di localizzazione del cantiere. “Rischia di avere un impatto troppo invasivo sul cuore della città,” ha affermato un portavoce del Comune al Messaggero. Il Comune sta elaborando un nuovo piano di azione per minimizzare i disagi nell’area di piazza Danti, con l’obiettivo di avere un quadro chiaro della situazione dopo Ferragosto.
Durante l’annuncio della consegna del cantiere, non sono mancate critiche all’amministrazione precedente, accusata di non aver coinvolto adeguatamente i soggetti interessati nel progetto. Nonostante le polemiche, i lavori, affidati a una ditta pugliese, dovranno essere completati entro 540 giorni dalla consegna.
Al termine degli interventi, la Turrenetta sarà in grado di ospitare fino a 175 persone, mentre l’intero Turreno potrà accogliere circa mille visitatori. I lavori previsti includono opere strutturali generali, impiantistiche di base e edili per la completa rifunzionalizzazione dell’ex Turrenetta. Questo include anche la creazione di un nuovo foyer, grazie all’acquisto di un locale su via Bartolo che diventerà l’ingresso principale.
Un progetto di riqualificazione da 11,3 milioni di euro (ma al momento ce ne sono solo 3)
La giunta regionale lo scorso settembre aveva deliberato l’assegnazione di quasi 3 milioni di euro al Comune di Perugia per il restauro dell’ex cinema teatro Turreno.
Con l’approvazione dei fondi regionali, pari a 2,9 milioni di euro, si dà il via al primo stralcio di un ambizioso progetto di riqualificazione del valore complessivo di 11,3 milioni di euro. Questa tranche iniziale consentirà di avviare i lavori nei principali ambienti del teatro.
Il progetto di recupero del Turreno punta a trasformare l’edificio in uno spazio polifunzionale capace di ospitare una varietà di eventi culturali e artistici. Le tecnologie più avanzate saranno impiegate per preservare le strutture originali e migliorare le prestazioni acustiche, garantendo un’esperienza unica per il pubblico.
Oltre ai fondi regionali, il progetto beneficia del sostegno del Comune di Perugia e di un significativo contributo di 1,4 milioni di euro dalla Fondazione Perugia. Il cammino verso la copertura totale dei costi richiede ulteriori finanziamenti. L’approvazione di questa prima tranche rappresenta comunque un primo passo fondamentale verso la realizzazione di quello che vuole essere un centro culturale di eccellenza.
Il piano di riqualificazione include l’introduzione di nuovi elementi architettonici e strutturali, come scale di sicurezza, ascensori e altri servizi essenziali. Questi interventi non solo modernizzeranno l’edificio, ma lo renderanno conforme agli standard di sicurezza attuali, assicurando una gestione efficiente e sicura degli spazi.