23 Oct, 2025 - 13:15

Perugia, Tedesco si presenta: "Cosa voglio dal Grifo? Lotta, sudore e mentalità"

Perugia, Tedesco si presenta: "Cosa voglio dal Grifo? Lotta, sudore e mentalità"

L'operazione salvezza è partita. Precisamente ieri a Pian di Massiano, con il Perugia che ha scelto Giovanni Tedesco per portare in salvo una nave che sta affondando, dopo appena 10 giornate di campionato. Intanto in tarda mattinata c'è stata la presentazione del nuovo tecnico biancorosso. Per Tedesco è un po' come la prima volta, visto il suo passato al Grifo da calciatore. Emozionato ha detto: “Ringrazio il presidente Faroni e il direttore Borras che in un momento così difficile hanno pensato a me. Spero di ripagarli con impegno, lavoro, risultati, amore e passione. Non nascondo le emozioni pazzesche che ho provato, perchè poi la telefonata l'ho ricevuta alle 2 di notte, alle 7 avevo l'aereo e quando mi hanno comunicato che ero la loro scelta, per 30 secondi mi sono paralizzato, perchè i miei sogni nella vita erano allenare il Perugia e il Palermo. Mi sento un perugino perchè è la città che in carriera mi ha dato di più. Ieri è stata veramente un'altalena di forti emozioni. Vedere tanta gente che mi vuole bene è bellissimo, ma ho provato anche un po' di tristezza perchè entrando in questo stadio mi sono venuti molti ricordi, tra cui quelli di Mimmo Pucciarini, Ilvano Ercoli, Carlo Giulietti, persone fondamentali per il Perugia. Era un altro calcio, ahimè non esiste più. Emozioni indescrivibili ho vissuto qui, ma ora bisogna metterle da parte, perchè devo essere valutato come allenatore. Sono dodici anni che alleno e il calcio è difficile ovunque. Ho fatto un percorso importante e mi sento pronto per questa sfida”.

 

 

Tedesco: “Ho trovato una società molto organizzata. Servirà uscire dal campo con la maglia sudata"

L'attualità però parla di un Perugia in difficoltà, ecco che idea si è fatto Tedesco dopo poche ore dal suo arrivo: “Sinceramente ho trovato grandissima disponibilità dalla squadra. Ho trovato grande organizzazione del club, società super organizzata, struttura all'avanguardia. Questo mi ha fatto enormemente piacere. Le voci che circolano in giro spesso non sono vere”.

Resta con i piedi a terra Tedesco, sempre lucido e mai banale, un po' come quando giganteggiava in mezzo al campo con la maglia biancorossa: “Vorrei salutare Braglia e Cangelosi prima di tutto, al di là dei risultati che hanno fatto. Non mi aspettavo che passassero 21 anni prima di tornare. Nella mia vita ho sempre ottenuto tutto con  i sacrfici, la passione e l'umiltà. Era un sogno tornare qua, grazie al presidente è stato realizzato. La realtà però ora dice che lunedì c'è una partita che non possiamo sbagliare. Ho visto qualche partita? Conosco la squadra. Già avere la disponibilità dei giocatori è la cosa più importante. Servirà sicuramente curare l'aspetto mentale, perchè i risultati negartivi portano a perdere autostima, fiducia, entusiasmo. Cosa voglio?  Lotta, sudore, impegno e mentalità. Non dovranno mai mancare”.

Tedesco: "Dobbiamo cambiare l'atteggiamento. Lunedì c'è una finale di Champions..."

Giovanni Tedesco ha parlato di una squadra che dovrà lavorare sull'aspetto mentale, ma poi ci sarà il campo. Così sul modulo: "Dobbiamo cambiare l’atteggiamento. Mi sono comunque già fatto un’idea di come può giocare la squadra, viste le difficoltà enormi nel fare gol e le mancanze in fase difensiva". Al momento la barca affonda, ma con Novellino e Gaucci a fianco è un'altra musica: "Anche questo fa parte dell’emozione per me. Ritrovarsi lunedì sera in quella panchina che fu di Cosmi, Castagner, Mazzone, Boskov, Novellino… tanta roba, dei fuoriclasse. Ho bisogno di tutti, perchè averli è un valore aggiunto, ma ho la mia idea e deciderò in autonomia. Prima di tutto però devo recuperare i giocatori".

Da dove deve ripartire il Grifo? Ecco cosa ne pensa Tedesco: "Ripartire dalla capacità di azzerare, tenendo però le cose buone. Ripartire subito, tra quattro giorni abbiamo la finale di Champions poi penseremo alla Coppa Italia e alle altre partite". Sul centrocampo: "Credo che è il reparto più completo, con giocatori che sanno muoversi con e senza palla. Bisogna dargli un’identità, chiedere determinate cose, poi mezzala o interno, con me siete in buone mani. A Giunti ho chiesto che se vuole essere una mezzala forte deve fare 7-8 gol e gli chiederò più partecipazione alla fase offensiva. Il capitano? E' Angella".

 

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Emanuele Giacometti
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