Il mercato del Perugia entra nel vivo, con il club biancorosso che si concentra sulle cessioni dopo aver accolto Davide Riccardi e Jeremie Broh. Tra i primi a lasciare il Perugia in questo avvio di 2025 c’è Youssuph Cheikh Sylla. Il centravanti senegalese, arrivato esattamente un anno fa dalla Vis Pesaro per una cifra vicina ai 100mila euro, ha concluso la sua avventura umbra.

Il direttore sportivo Mauro Meluso ha ribadito l’intenzione di ridurre drasticamente la rosa, passando dagli attuali 32 giocatori a un numero più gestibile di 20-22. La cessione di Sylla rappresenta solo l’inizio di un’operazione di sfoltimento necessaria per migliorare la gestione tecnica ed economica della squadra.

Termina l’avventura di Sylla al Perugia: ecco quale sarà la sua nuova squadra

L’avventura di Sylla al Perugia si è chiusa senza grandi squilli. In un anno, l’attaccante senegalese ha collezionato 31 presenze tra campionato e Coppa Italia, segnando appena quattro reti. Numeri che non hanno soddisfatto né il giocatore né la società.

Stando a quanto riportato da TuttomercatoWeb, Sylla vestirà la maglia del Monopoli, attualmente secondo nel girone C a due punti dalla capolista Benevento. Una nuova opportunità per il classe 1998, che al Perugia non è riuscito a trovare continuità, anche a causa dell’esplosione di Daniele Montevago e degli infortuni che lo hanno frenato.

Il suo ultimo gol con la maglia del Grifo risale al pareggio per 2-2 contro il Legnago Salus. Ora, al Monopoli, Sylla avrà la possibilità di rilanciarsi in un contesto più adatto alle sue caratteristiche.

Non solo Sylla: il Perugia sta valutando altre uscite. Il giovane Marconi, per esempio, potrebbe partire in prestito per accumulare minutaggio, mentre Palsson, arrivato la scorsa estate, sembra destinato a lasciare il club. Con l’arrivo di Zauli in panchina, l’islandese ha perso spazio, venendo spesso soppiantato da Ryder Matos.

Il primo test del 2025: trasferta a Ferrara contro la Spal

Il 2025 si apre con un impegno fondamentale per il Perugia. Il 5 gennaio, i biancorossi saranno di scena allo stadio “Paolo Mazza” di Ferrara, dove affronteranno la Spal nel primo match del girone di ritorno.

La squadra di Lamberto Zauli è reduce da un deludente pareggio interno contro la Pianese (1-1) e si trova in una posizione di classifica preoccupante. Con soli 23 punti in 20 partite, il Perugia è lontano dalle aspettative di una piazza abituata a lottare per obiettivi ambiziosi.

L’andamento altalenante è il problema principale del Grifo. Dopo prestazioni convincenti, spesso seguono cali di concentrazione che costano punti preziosi. Negli ultimi dieci incontri, il Perugia ha raccolto appena due vittorie, a fronte di quattro sconfitte e quattro pareggi.

La trasferta di Ferrara rappresenta un banco di prova importante per invertire la rotta. Gli estensi, allenati da Andrea Dossena, sono quart’ultimi con 19 punti e anch’essi in lotta per uscire dalla zona play-out. Nell’ultimo turno, la Spal ha pareggiato contro l’Ascoli (1-1), mostrando segnali di ripresa.

Zauli dovrà puntare sulla compattezza e sulla solidità difensiva per ottenere un risultato positivo. Una vittoria permetterebbe al Perugia di allontanarsi dalle zone calde e rilanciarsi nella corsa ai play-off, attualmente distanti solo quattro punti.

Un mercato da decifrare: il futuro del Perugia passa dalle scelte di gennaio

Con l’obiettivo di risalire la classifica, il Perugia dovrà anche completare operazioni mirate sul mercato invernale. Le cessioni sono necessarie per riequilibrare la rosa, ma sarà fondamentale individuare rinforzi capaci di alzare il livello tecnico e mentale della squadra.

Il direttore sportivo Giugliarelli ha dimostrato di saper trovare giocatori funzionali al progetto, come dimostrano gli arrivi di Riccardi e Broh. Il successo del mercato di gennaio dipenderà dalla capacità di Zauli di integrare rapidamente i nuovi innesti nel sistema di gioco. La sfida contro la Spal potrebbe rappresentare un punto di svolta, sia sul campo sia nelle scelte strategiche per il futuro. Per il Perugia, il 2025 deve essere l’anno del riscatto.