Nel tragico incidente avvenuto nella notte tra domenica e lunedì, sull’autostrada A1 tra Modena Sud e Valsamoggia, a perdere la vita è stato un giovane studente dell’Università degli stranieri di Perugia. Il suo nome era Vindou Illumine Junior Kersant, ragazzo di 19 anni che stava tornando a Perugia.
Nuovo incidente stradale scuote la città di Perugia, perde la vita uno studente di 19 anni
La città di Perugia piange un altro giovane studente deceduto in un tragico incidente stradale. Il 14 marzo a perdere la vita fu un giovanissimo ragazzo dell’Istituto tecnico Volta di Perugia, che venne investito alla fermata dell’autobus. Ieri a seguito dell’incidente avvenuto sull’A1, a perire sul colpo è stato un ragazzo congolese di 19 anni.
Il ragazzo era uno studente dell’Università degli stranieri di Perugia, il suo nome era Vindou Illumine Junior Kersant.
Il mezzo era partito da Milano ed era diretto a Roma. L’autista, un 56enne di Alatri, ha perso il controllo del bus, che si è scontrato contro la barriera di cemento sul lato destro della carreggiata. Per lo studente congolese non c’è stato nulla da fare. Nell’urto sono rimaste ferite sei persone, tra cui il secondo autista, 58enne, in prognosi riservata.
L’autista è risultato negativo all’alcol test. E’ indagato per omicidio stradale. Sull’incidente indaga la polizia stradale di Bologna Sud.
Il Comune di Perugia si unisce al cordoglio della famiglia con una nota ufficiale:
“Vindou Illumine Junior Kersant aveva scelto la nostra città per costruirsi un futuro che, purtroppo, non potrà più avere. Ci rattrista particolarmente questa notizia e vogliamo esprimere la vicinanza di tutta Perugia all’Università per Stranieri e alla famiglia del giovane per questo grave quanto improvviso lutto”.
La drammatica testimonianza di un superstite dell’incidente
A raccontare il drammatico incidente è stato Giacomo Gilberto (finanziere del Gruppo pronto impiego baschi verdi di Roma), uno dei passeggeri dell’autobus Flixbus che nella notte tra domenica e lunedì si è schiantato contro un new jersey sull’autostrada A1 tra Modena Sud e Valsamoggia.
Questo il suo tragico racconto:
“Verso l’1:40 di notte ero in dormiveglia quando, in prossimità di un cavalcavia, il mezzo si è schiantato. Le ruote da una parte sono saltate, erano completamente piegate. Mentre il mezzo procedeva ho avuto la lucidità di dire a tutti di rimanere seduti, di coprirsi la testa e di abbassarsi perché non avevamo contezza di dove fossimo, potevamo anche stare dentro a un burrone”.
E’ stato proprio lui a ritrovare il corpo senza vita del giovane Vindou Illumine Junior Kersant:
“Era incastrato tra le lamiere ed era praticamente decapitato, una scena terribile. Anche il secondo alla guida era incastrato ma respirava”. L’uomo, dopo, è stato portato in eliambulanza, atterrata direttamente in autostrada, all’ospedale di Bologna. Gilberto è stato uno dei primi a chiamare i soccorsi: “Sono riuscito a mantenere la lucidità – racconta -. Il lavoro di tutti i soccorritori, in primis della polizia, è stato encomiabile”.
Superstiti lasciati in una piazzola di sosta dell’autostrada per ore
Dopo il drammatico incidente, i sopravvissuti sono stati lasciati per circa sette ore in una piazzola di sosta dell’autostrada, come raccontato da Giacomo Gilberto.
“Flixbus non ci ha mandato nessun pullman sostitutivo. Per fortuna il collega della polizia, che ringrazio da parte di tutti, ha chiamato la sala operativa e, con un altro pullman, siamo stati trasferiti in un’area di servizio lì vicino. Anche la società Autostrade si è dimostrata molto disponibile, dando da bere e da mangiare a tutti”. Alla fine un pullman Flixbus ha caricato le persone intorno alle otto del mattino per portarle a Bologna, e da qui ogni passeggero si è organizzato autonomamente per tornare a casa: “Con un messaggio Flixbus ci ha comunicato che potevamo sceglierci un altro mezzo per tornare, uno della loro compagnia o un treno, e che poi ci avrebbe rimborsato. Io sono tornato con un Frecciarossa ma ci siamo sentiti veramente abbandonati in una situazione drammatica come questa”, conclude Giacomo.