Un nuovo atto vandalico segna la campagna elettorale nel capoluogo dell’Umbria. Tommaso Bori, segretario del PD umbro e consigliere regionale, tramite un post dalla sua pagina Facebook ha denunciato che sono stati strappati i manifesti elettorali della candidata sindaco per il centrosinistra Vittoria Ferdinandi. Un danneggiamento, duramente condannato da Bori, che sarebbe avvenuto nella notte e che ha interessato diverse zone di Perugia, inclusi Ponte Felcino, Pila, Ponte San Giovanni, San Martino in Campo e via XIV Settembre.

Le foto di Bori mostrano i manifesti accartocciati e gettati a terra. Colpisce uno in particolare in cui il volto della Ferdinandi è stato completamente strappato. Un gesto definito “squallido che però non ha intimorito il centrosinistra che invece rilancia. “Con tanta più rabbia e codardia loro li strapperanno, con tanto più entusiasmo e determinazione noi li riattaccheremo di nuovo” scrive Bori. E ribadisce la volontà di volare alto “sopra il fango di chi ci vuole danneggiare la nostra bellissima campagna, mettendo sempre al primo posto, con passione, la forza delle idee“.

Bori in proposito ha concluso esprimendo la ferma determinazione nel superare insieme l’accaduto, dimostrando che visione e valori possono essere più forti di qualsiasi atto vandalico, opponendo all’odio e all’intolleranza l’apertura al confronto costruttivo. “Qualcuno in città ha paura. E fa bene, perché il vento sta cambiando. Insieme vince Perugia, uniti fino alla Vittoria” conclude.

Prima dei manifesti elettorali di Ferdinandi, erano stati strappati quelli di Scoccia

Quello denunciato da Bori non è il primo atto vandalico in campagna elettorale. Già ad aprile erano stati strappati nella notte i manifesti elettorali di Margherita Scoccia, candidata sindaco per Perugia con centrodestra e civici. Scoccia l’aveva definito un gesto che non aveva “nulla a che vedere con la politica”. L’episodio era avvenuto nei pressi del liceo scientifico Galilei e in via XIV Settembre.

Non sono sicura che questa forma di attivismo rivoluzionario possa rientrare nella definizione del termine democrazia” aveva commentato Scoccia. “Spiace assistere a questo genere di episodi e mi rammarica dover constatare che possano esistere forme di dissenso, che per quanto legittime, vengono attuate con modalità che non hanno nulla a che vedere con la competizione politica“.

In quell’occasione il segretario di Omphalos Perugia, Lorenzo Ermenegildi Zurlo era intervenuto da un lato esprimendo solidarietà a Scoccia, dall’altro rimarcando come “A Perugia piccoli e grandi atti vandalici capitano di continuo. Quello che sembra un po’ assurdo è che l’assessora Scoccia se ne renda conto solo quando toccano la sua persona” aveva detto.

Il PD umbro aderisce all’Umbria Pride

Domani sabato primo giugno a Perugia si terrà l’Umbria Pride per quella che come anticipano gli organizzatori, sarà l’edizione più partecipata di sempre, con la città che si prepara ad accogliere migliaia di persone pronte a manifestare per i diritti e le rivendicazioni della comunità LGBTQIA+. Una manifestazione di grande impatto che promette di portare “per strada senza paura tutte le soggettività marginalizzate, ridicolizzate e oppresse da un sistema costruito per il benessere solo di chi ne rispetta i canoni”.

Il Partito Democratico dell’Umbria ha aderito “con orgoglio” a Umbria Pride così come annunciato dallo stesso Bori. Un’adesione convinta e determinata “come già fatto dal PD nazionale e dalla segretaria Elly Schlein, con la volontà di ribadire che non esistono cittadini di serie A e di serie B e che i diritti devono essere uguali per tutti“. Il PD umbro scenderà in piazza con la comunità LGBTQIA+ “e spiegheremo che il mondo in cui vogliamo vivere è fatto di inclusività, senza disuguaglianze e differenze, in un momento in cui c’è chi torna a parlare di muri, di divisioni e soffia sulla paura” ha concluso il segretario regionale.