Il Grifo non riesce a spiccare il volo. Dopo la convincente vittoria casalinga contro l’Arezzo, i tifosi del Perugia si aspettavano una prestazione positiva in terra ligure, ma il 2-2 contro il Sestri Levante lascia l’amaro in bocca. Un risultato che sottolinea, ancora una volta, le difficoltà di una squadra incapace di trovare continuità e solidità in questo campionato di Serie C.

Con questo pareggio, i biancorossi salgono a quota 19 punti, appena due sopra la zona play-out, una situazione preoccupante per un club con ambizioni ben diverse. Il Gubbio e il Rimini, appaiati a 21 punti, occupano l’ultimo posto utile per i play-off, ma il margine resta esiguo e le prospettive cupe.

Sestri Levante-Perugia 2-2: l’analisi del match

La stagione del Perugia si sta trasformando in un percorso ad ostacoli. Diciassette partite, 19 punti: una media da zona retrocessione, inadatta a una società con il blasone del Grifo. La costanza, elemento imprescindibile per ambire ai vertici, sembra un miraggio per la squadra di mister Lamberto Zauli.

Anche a Sestri Levante, il copione si è ripetuto. Partiti bene con il vantaggio-lampo di Montevago, abile a sorprendere la difesa avversaria, i biancorossi hanno lasciato troppo spazio agli avversari. Il Sestri ha pareggiato con Durmush, bravo a sfruttare un assist di testa di Parravicini. Il Perugia è tornato avanti con Torrasi, lesto ad approfittare di una disattenzione difensiva ligure, ma si è fatto nuovamente raggiungere dal rigore trasformato da Clemenza, ex Juventus e autentica spina nel fianco della retroguardia umbra.

Il Perugia ha rischiato di capitolare: Parravicini ha centrato il palo, mentre Gemello ha evitato la beffa salvando su una pericolosa incursione avversaria. Ancora una volta, i biancorossi hanno mostrato limiti di personalità e gestione del risultato, elementi che stanno compromettendo il cammino stagionale.

Un ruolino di marcia insufficiente

Quattro vittorie, sette pareggi e sei sconfitte: il bilancio del Perugia dopo 17 giornate è ben al di sotto delle aspettative. I cambi in panchina, con Zauli subentrato a Formisano, e le difficoltà legate alla nuova gestione societaria non bastano a giustificare una classifica deludente.

La difesa, con 22 reti subite, è il reparto più fragile. Le assenze di leader come Angella pesano, e i giovani Plaia e Amoran, pur impegnandosi, pagano l’inesperienza. In attacco, Montevago rappresenta una piacevole sorpresa: nonostante la giovane età, dimostra grinta e continuità, ma l’apporto dei giocatori più esperti è insufficiente. Lisi, Bartolomei e Matos, quest’ultimo diventato titolare fisso con Zauli, non stanno fornendo prestazioni all’altezza delle aspettative.

Con il mercato di gennaio alle porte, la dirigenza biancorossa sarà chiamata a interventi mirati per colmare le lacune della rosa. Tuttavia, acquistare giocatori di qualità a stagione in corso non sarà semplice. Il pareggio contro un Sestri Levante tutt’altro che irresistibile rappresenta un’occasione sprecata per dare una sterzata al campionato. La zona play-out incombe, e senza un netto cambio di passo, il Perugia rischia di ritrovarsi invischiato in una lotta per la salvezza che sarebbe una beffa per un club con ambizioni ben più alte.

Il Perugia è chiamato a reagire con urgenza. Mister Zauli dovrà lavorare sulla testa dei giocatori per restituire fiducia e carattere, elementi imprescindibili per uscire da una situazione complicata. Il campionato è ancora lungo, ma il margine d’errore si assottiglia. Senza una svolta, la stagione rischia di trasformarsi in un incubo. I tifosi del Grifo meritano di più, e la squadra è chiamata a dimostrarlo già dalla prossima partita.

Il tabellino del match

SESTRI LEVANTE (4-3-3): Anacoura, Podda, Valentini, Pittino, Montebugnoli, Garibaldi (55′ Giorno), Rosetti, Oneto (46′ Conti), Clemenza (86′ Nunziatini), Durmush (76′ Pavaniello), Parravicini. All. Andrea Scotto
PERUGIA (4-2-3-1): Gemello, Montevago, Matos, Amoran, Bartolomei, Di Maggio, Lisi (79′ Palsson), Torrasi, Plaia, Mezzoni, Giraudo (38′ Leo D.). All. Lamberto Zauli

Ammoniti: Lisi (P), Montebugnoli (S), Montevago (P)