Cosa succederebbe a Perugia se Vitoria Ferdinandi diventasse la nuova sindaca? Nell’eventualità che Vittoria Ferdinandi assuma il ruolo di prima cittadina di Perugia, il panorama politico all’interno di Palazzo dei Priori si delineerebbe in maniera precisa e articolata.
Analizziamo le possibili evoluzioni future, considerando le promesse fatte durante la campagna elettorale e le probabili configurazioni del Consiglio comunale che ne deriverebbero.
Perugia, le promesse elettorali di Vittoria Ferdinandi
Il progetto elettorale di Vittoria Ferdinandi, candidata sindaca di Perugia con la coalizione di centro-sinistra, che andrà al ballottaggio contro Margherita Scoccia, presenta vari punti fondamentali che mirano a migliorare la qualità della vita dei cittadini e a promuovere una maggiore partecipazione e inclusione.
Vittoria Ferdinandi ha basato il suo programma su un processo partecipativo che ha coinvolto oltre 10.000 persone in 45 incontri attraverso i 52 quartieri di Perugia. Questo approccio mira a creare una politica inclusiva e collettiva, con un forte coinvolgimento dei cittadini nella formulazione delle politiche locali.
Un punto cruciale del programma è il miglioramento dei servizi sanitari, con l’istituzione di un osservatorio comunale per monitorare la qualità delle prestazioni sanitarie. Ferdinandi pone l’accento sul diritto alla salute e sull’inclusione sociale, con l’obiettivo di rendere la cura un diritto accessibile a tutti, non un privilegio.
Il programma prevede un piano straordinario di investimenti per migliorare la qualità delle strade e dei marciapiedi, oltre a promuovere una mobilità sostenibile che riduca l’impatto ambientale. Ferdinandi, se eletta sindaca, proporrà anche un piano di adattamento ai cambiamenti climatici, evidenziando l’importanza del decoro urbano e della cura del verde pubblico.
La lotta contro la povertà e il diritto all’inclusione sono altre priorità del suo programma e delle sue promesse elettorali. Ferdinandi vuole garantire che ogni cittadino abbia la possibilità di vivere dignitosamente, promuovendo politiche che supportino i più vulnerabili.
Il “Patto per il Lavoro” è un’altra proposta chiave, con l’obiettivo di creare opportunità di impiego e di sviluppo economico attraverso la collaborazione tra il Comune, le imprese locali e i cittadini. Questo include incentivi per l’innovazione e il supporto alle attività economiche locali.
Il programma di Ferdinandi include anche un forte impegno per il decoro urbano e la valorizzazione del patrimonio culturale di Perugia. Questo comprende iniziative per rendere il centro storico più attraente e accessibile, promuovendo eventi culturali e progetti di recupero urbanistico.
Come sarà formato il Consiglio comunale
Il Partito Democratico sarebbe rappresentato da un gruppo di nove membri. La lista dei nomi comprende Costanza Spera, Lorenzo Erminigildi Zurlo, Francesco Zuccherini, Elena Ranfa, Francesca Pasquino, Nicola Paciotti, Silvia Pannacci, Marko Hromis e Niccolò Ragni. Questi individui costituirebbero una componente significativa del consiglio, portando avanti le politiche e le idee del loro partito.
Accanto ai democratici, la lista civica Anima Perugia otterrebbe quattro seggi. I rappresentanti di questa lista sarebbero Riccardo Vescovi, David Grohmann, Laura Tanci e Simone Cenci, pronti a collaborare con gli altri membri del consiglio per il bene della città.
Il Movimento 5 Stelle, noto per le sue posizioni innovative e a volte controcorrente, sarebbe rappresentato da Francesca Tizi e Antonio Donato. La loro presenza nel consiglio segnerebbe un punto di vista distinto e spesso critico sulle decisioni politiche.
Pensa Perugia avrebbe due consiglieri nel nuovo consiglio. I nomi in questo caso sono Lorenzo Mazzanti e Cesare Carini. Questi rappresentanti porterebbero avanti le istanze e le visioni della loro lista civica.
Completano il quadro delle liste minori, ciascuna con un solo rappresentante. Alleanza Verdi e Sinistra vedrebbe Lorenzo Falistocco, Orchestra per la Vittoria sarebbe rappresentata da Fabrizio Croce e Perugia per la sanità pubblica avrebbe Fabrizio Ferranti come suo portavoce nel consiglio comunale.
In caso di vittoria di Ferdinandi, l’opposizione sarebbe dominata da Fratelli d’Italia, con cinque consiglieri: Matteo Giambartolomei, Riccardo Mencaglia, Nicola Volpi, Clara Pastorelli e Paolo Befani. Questo gruppo costituirebbe la forza di contrasto principale alle politiche della nuova amministrazione.