15 Dec, 2025 - 18:00

Perugia, la zona salvezza si allontana: Tedesco cerca la svolta contro il Forlì

Perugia, la zona salvezza si allontana: Tedesco cerca la svolta contro il Forlì

Il Perugia sta scivolando lentamente, ma inesorabilmente, verso il pozzo nero dei playout. Una discesa che non è improvvisa, ma costante, figlia di una stagione nata male e che ora rischia seriamente di finire peggio. Il Grifo sembra aver perso progressivamente punti di riferimento, certezze e soprattutto quell’energia emotiva necessaria per lottare quando la classifica brucia.

Dal cambio in panchina alla nuova crisi: perché il Perugia è di nuovo in difficoltà

L’arrivo di mister Giovanni Tedesco, terzo allenatore stagionale dopo Cangelosi e Braglia, aveva inizialmente dato segnali incoraggianti. La scossa tanto attesa sembrava finalmente arrivata. I numeri, almeno all’inizio, parlavano chiaro: nelle prime cinque gare della gestione Tedesco il Perugia aveva raccolto due vittorie e tre pareggi, un rendimento da zona playoff, capace di ridare speranza a una piazza stanca e disillusa. Il Grifo appariva più compatto, più vivo, soprattutto più convinto.

Poi qualcosa si è rotto. Nelle ultime tre partite sono riaffiorati tutti i problemi che sembravano essere stati momentaneamente nascosti sotto il tappeto. Il Perugia ha fatto passi indietro evidenti, sia sotto il profilo del gioco - mai realmente sbocciato - sia, soprattutto, sotto l’aspetto nervoso. Se Tedesco aveva lavorato molto sulla testa, cercando di ricostruire un’identità emotiva, oggi la squadra appare scarica, fragile, svuotata.

A preoccupare non è solo ciò che accade in campo, ma anche i segnali che arrivano dallo spogliatoio. L’esclusione di Joselito avvenuta qualche settimana fa era stata interpretata come un episodio isolato. In realtà, col senno di poi, appare come un primo campanello d’allarme. Nei giorni scorsi, infatti, Tedesco ha preso decisioni ancora più forti, escludendo per scelta tecnica Broh, Yabre, Ogusenye e Kanoute. Di questi, solo Kanoute rientrava stabilmente nelle rotazioni da titolare, ma il messaggio è chiaro: non tutti, oggi, sembrano sentire il peso e l’onore della maglia biancorossa.

Il Perugia ha bisogno di uomini prima ancora che di calciatori. E chi non è disposto a sposare la causa fino in fondo rischia seriamente di essere messo ai margini. Il mercato di gennaio diventa così uno snodo cruciale: servirà una ventata d’aria fresca, ma soprattutto sarà vietato sbagliare. Occorrerà intervenire con decisione, epurando e indicando la via d’uscita a chi non è funzionale al progetto salvezza.

La sconfitta di Campobasso per 1-0 ha rappresentato uno spartiacque. Un Perugia vuoto, incapace di reagire, povero tecnicamente e ancor più emotivamente. Una prestazione che ha spinto Tedesco a rompere gli indugi, cancellando il giorno libero e riprendendo immediatamente gli allenamenti per preparare il delicatissimo match interno contro il Forlì. Un segnale forte, rivolto alla squadra e all’ambiente.

Il Forlì non sarà un avversario semplice. I romagnoli, neopromossi, stanno disputando un campionato più che dignitoso. Settimi in classifica a quota 24 punti, non arrivano però da un periodo brillante: nelle ultime cinque gare hanno collezionato tre sconfitte, un pareggio e una vittoria, quest’ultima nell’ultimo turno contro il Carpi con un roboante 4-2. Una squadra che alterna alti e bassi, ma che resta pericolosa e spensierata.

Salvezza sempre più lontana: il Grifo ora non può più sbagliare

Il tris di sconfitte consecutive ha complicato ulteriormente la rincorsa alla zona franca. La classifica, oggi, è impietosa. Il Perugia è penultimo con 12 punti, due in più della Torres ultima. Il Pontedera, terzultimo, ha allungato di una lunghezza grazie al pareggio dell’ultimo turno, mentre il Bra è salito a quota 14, nonostante la sconfitta sul campo della Ternana. Davanti, il Livorno - fermo per il turno di riposo - resta a 18 punti, sei in più del Grifo, gli stessi della Sambenedettese.

Il margine dalla salvezza diretta si sta assottigliando giornata dopo giornata, trasformando ogni partita in una finale. Contro il Forlì non si può più sbagliare. Serve una vittoria, non solo per la classifica, ma per ritrovare fiducia, compattezza e quel senso di appartenenza che sembra essersi smarrito.

AUTORE
foto autore
Lorenzo Farneti
condividi sui social
condividi su facebook condividi su x condividi su linkedin condividi su whatsapp
ARTICOLI RECENTI
LEGGI ANCHE