Ieri, martedì 2 aprile 2024, il Comune di Perugia ha illustrato il rendiconto delle spese dell’ente per l’anno 2023. È stato il sindaco uscente Andrea Romizi, insieme all’assessora con delega al Bilancio, Cristina Bertinelli, a sviscerare il bilancio comunale in lungo ed in largo alla ricerca delle cose positive e di quelle meno positive. Il giudizio politico che ne viene fuori, ha spiegato fieramente la giunta comunale, è quello di un bilancio sano.
Perugia, il rendiconto targato Romizi
Il sindaco di Perugia, Andrea Romizi, ha parlato in relazione al rendiconto comunale di un “Risanamento dei conti pubblici che non è avvenuto a discapito degli investimenti”. Un riassorbimento che è andato al passo con le uscite, in buona sostanza. Il risultato di cui parla l’ente è di circa 114 milioni di euro.
Un risultato ottenuto: “Grazie al riassorbimento integrale dell’intero disavanzo residuo” di circa 10,3 milioni di euro (8,3 derivante dal riaccertamento straordinario dei residui anni 2014 e 2 milioni di euro derivante dal Fondo anticipazione liquidità contratto nel 2013), ma anche “Il conseguimento, per la prima volta dopo almeno 10 anni, di un avanzo positivo di 5,7 milioni di euro”.
Riassorbito il disavanzo
La giunta Romizi, in buona sostanza, esulta per aver riassorbito il riaccertamento che aveva fatto emergere un grossolano disavanzo nelle casse comunali. Si trattava di almeno 34,6 milioni di euro che il comune di Perugia avrebbe dovuto risanare in circa 28 anni ma che – rivendica Romizi – è stato risanato in assai meno.
Le parole del primo cittadino: “È oggi elemento di grande soddisfazione – ha detto Romizi – essere riusciti non solo ad azzerare il disavanzo, ma a registrare un consistente avanzo. Ciò ben prima dei 28 anni previsti dall’originario piano di rientro. È stato compiuto un lavoro significativo guidato dal rigore nella gestione dei conti ma senza ridurre gli investimenti, anzi, dando vita a una politica espansiva”.
I numeri
Al termine di dicembre 2023, il totale di liquidità ammontava a 80,6 milioni di euro, registrando un incremento rispetto all’anno precedente. Inoltre, a partire dal 2022, non si fa più ricorso agli anticipi di tesoreria, portando a un notevole risparmio sugli interessi passivi. Riguardo all’evasione fiscale, il 2023 è stato caratterizzato da un’intensa attività di sorveglianza, con il recupero di oltre 10 milioni di euro, il che ha avuto un impatto positivo sulle entrate del comune.
Recentemente, l’amministrazione comunale ha approvato la ricognizione ordinaria dei residui attivi e passivi, ovvero le somme non incassate o non pagate entro la fine dell’esercizio. Per quanto concerne i residui attivi, sono stati eliminati crediti per un totale di 22,7 milioni di euro, di cui 20,5 milioni classificati come di “dubbia esigibilità”, principalmente riconducibili alla Tari degli anni 2017 e 2018, multe degli stessi anni e l’Imu.
Gli investimenti
Non sono mancati gli investimenti che, in questo periodo storico, fanno evidentemente rima con PNRR. Così Romizi: “Il Comune di Perugia è tra i primi assegnatari in Italia di fondi Pnrr: ciò dimostra che, potendo contare su ottime professionalità sul fronte progettazione, possiamo raggiungere, con il coordinamento e la guida dei vari assessorati, risultati importanti. Il fondamentale lavoro di risanamento consentirà negli anni futuri di contare su risorse di gran lunga superiori per ogni ambito di intervento”.
Il risultato sul sociale
Un settore che ha sortito risultati notevoli è stato quello sociale: “le risorse – ha sottolineato il sindaco – dal 2014 sono più che raddoppiate passando da 9 a 22,6 milioni”. Dei risultati conseguiti ha parlato anche l’assessore Bertinelli: “Attestano il grande impegno e l’importante lavoro che l’amministrazione comunale ha svolto nel corso del mandato ricevuto implementando e rendendo più efficienti i servizi resi alla cittadinanza e puntando alla realizzazione di importanti opere pubbliche, ultimate e in corso, volte ad un concreto ed effettivo miglioramento della vivibilità e della fruibilità della nostra città”.