Il Love Film Festival di Perugia ha concluso la sua decima edizione con una serata memorabile al Palazzo dei Priori, domenica 30 giugno. Questo evento unico, primo in Italia a essere interamente dedicato al tema dell’amore, ha visto la partecipazione di un incredibile parterre di registi, attori, produttori e professionisti del cinema provenienti da tutto il mondo. Tra i tanti premi assegnati, il più prestigioso è indubbiamente quello conferito a Pupi Avati per la Miglior Regia per il suo ultimo film “Dante”. Ennesimo riconoscimento, se mai fosse necessario, a un regista simbolo del cinema italiano contemporaneo.
Sotto la direzione artistica di Daniele Corvi, il festival come ogni anno ha celebrato l’amore in tutte le sue forme attraverso la magia del cinema. Anche nell’edizione 2024 è riuscito ad attirare un vasto pubblico di appassionati e soprattutto a offrire un’importante vetrina per le produzioni nazionali e internazionali.
“Dante” di Pupi Avati, il film girato in Umbria
Pupi Avati ha trionfato al Love Film Festival di Perugia, ricevendo il premio per la miglior regia con il suo film “Dante”. A suo fratello Antonio Avati, invece, il premio per la Miglior Produzione per lo stesso film. Questo progetto è frutto di oltre 25 anni di meticolose ricerche da parte del regista e offre una visione intima e appassionata di Dante Alighieri. Il film è raccontato attraverso gli occhi di Giovanni Boccaccio, interpretato magistralmente da Sergio Castellitto, e conduce lo spettatore in un viaggio emotivo e spirituale da Firenze a Ravenna.
“Dante” esplora le sfide personali e artistiche del Poeta (che ha il volto di Alessandro Sperduti), offrendo un tributo commovente che cattura l’essenza dell’uomo dietro l’icona letteraria. Con una narrativa che intreccia storia, poesia e dramma umano, Avati ha creato un’opera che non è solo una biografia, ma un ritratto profondamente rispettoso e coinvolgente del Sommo Poeta.
L’Umbria è uno dei luoghi del cuore per Pupi Avati che per “Dante” ha scelto come location i borghi di Perugia, Assisi, Foligno, Spoleto, Bevagna e la Valnerina. In questi luoghi sono state girate, infatti, numerose scene e le atmosfere del cuore verde d’Italia, intrise di spiritualità, sono esaltate da una regia intima e sensibile.
Premi e vincitori della decima edizione di Love Film Festival
Laura Morante è un’altra delle grandi protagoniste di questa edizione di Love Film Festival. L’attrice è infatti stata premiata per la sua intensa interpretazione in “Folle d’amore – Alda Merini” di Roberto Faenza. Morante ha ricevuto il premio come miglior interprete di film TV. Un riconoscimento che sottolinea la sua straordinaria capacità di dare vita ai personaggi con intensità e profondità. La sua performance ha lasciato a bocca aperta tanto il pubblico quanto la critica, consolidando ulteriormente l’attrice come una delle più talentuose nel panorama cinematografico italiano.
Il culmine dell’ultima giornata di festival è stata la cerimonia di premiazione che ha visto l’assegnazione del Grifone d’Oro per il Miglior Film a “Eo” di Jerzy Skolimowski. Premio ritirato dalla produttrice Eileen Tasca. L’attore umbro Marco Bocci è stato riconosciuto come il Miglior Regista di film di genere con “La caccia”. Per la stessa pellicola Laura Chiatti ha ricevuto il premio per Miglior Interprete.
Brando De Sica, figlio e nipote d’arte, ha vinto il premio per il Miglior Esordio alla Regia con “Mimì – Il Principe delle tenebre”. Il suo è un significativo debutto dietro la macchina da presa, che rende omaggio alla sua illustre eredità cinematografica. Chen Fei ha invece ottenuto il premio per la Miglior Sceneggiatura con “Encounter Love”, mentre Valeria Parisi ha vinto il premio per il Miglior Documentario con “Mostruosamente Villaggio”.
Oltre ai premi principali, il festival ha distribuito numerosi riconoscimenti speciali come quello a Claudia Gerini per il suo libro “Se chiudo gli occhi. Vita, amori e passioni di una pragmatica sognatrice”. Premiati anche i cortometraggi: Enzo Miccio ha ottenuto il riconoscimento come Miglior Interprete per “Tutto il tempo del mondo” di Daniele Barbiero. Il corto “Due” di Matteo De Liberato è stato riconosciuto come il Miglior Corto, mentre “Grazie Lina” di Yari Gugliucci ha ricevuto una menzione speciale.
Love Film Festival: la passione del cinema nel cuore dell’Umbria
In questa decima edizione Elisabetta Pellini, madrina del festival, ha accolto sul palco numerosi ospiti illustri. Tra loro spiccano sicuramente i fratelli Pupi e Antonio Avati, ma anche Marco Bocci, Laura Chiatti, Brando De Sica. Ma tantissimi sono gli ospiti che hanno calcato il palco del Love Film Festival di Perugia. La presenza di questi talenti ha reso l’edizione 2024 del festival un evento straordinario, carico di emozione e passione.
Daniele Corvi, direttore artistico, ha commentato: “È stato un magnifico decennale, sia per i talenti intervenuti che per la partecipazione del pubblico. E restando in tema, c’è stata molta passione per il cinema“. Corvi ha ricordato con particolare emozione l’incontro con Pupi e Antonio Avati, che “è stato forse il momento più sentito per la città, per il coinvolgimento del film Dante, con l’Associazione mestieri del cinema umbro“. Ha anche lodato Claudia Gerini, definendola una “una forza della natura sempre pronta alla battuta, che ha avuto una forte empatia col pubblico“. Elogio speciale a Brando De Sica che “nel presentare il suo film d’esordio, Mimì – Il principe delle tenebre, ha voluto fare un omaggio ai nonni De Sica e ai nonni Verdone, in un collegamento generazionale con le famiglie che hanno fatto la storia del cinema italiano“.
Ma Corvi sottolinea anche “l’intelligenza, la cultura e la classe” di Laura Morante ma anche “le proiezioni del bellissimo film Eo, alla presenza della produttrice Eileen Tasca, e del documentario “Mostruosamente Villaggio” con la figlia del grande Paolo, Elisabetta Villaggio e la sceneggiatrice Paola Jacobbi“. Grande successo anche per la proiezione di “Maschile plurale” di Alessandro Guida che “ha avuto un grande successo tra i giovanissimi grazie alla simpatia degli interpreti Saurino e Commare“.