La Provincia di Perugia ha un nuovo presidente. Massimiliano Presciutti, sindaco di Gualdo Tadino, ha prestato giuramento questa mattina, nel corso della seduta del Consiglio provinciale convocata a seguito delle elezioni dello scorso 30 marzo. L’Assemblea ha approvato all’unanimità la convalida della sua elezione, sancendo ufficialmente l’avvio del nuovo mandato alla guida dell’ente.
Presciutti subentra a Stefania Proietti, dimessasi dopo la sua elezione a presidente della Regione Umbria. Una transizione che si inserisce in un momento delicato per le autonomie locali, chiamate a svolgere un ruolo fondamentale nel coordinamento amministrativo e nella gestione dei servizi territoriali.
Durante la riunione, il nuovo presidente ha comunicato ai consiglieri la volontà di non apportare modifiche alle deleghe consiliari, mantenendo quindi invariato l’assetto ereditato dalla precedente amministrazione. Una decisione dettata anche dalla volontà di attendere il rinnovo del Consiglio comunale di Assisi, previsto nei prossimi mesi. Il Comune, per il suo peso politico e territoriale, rappresenta un elemento importante nell’equilibrio complessivo della governance provinciale. Con questa scelta, Presciutti avvia il proprio mandato improntandolo alla continuità amministrativa, lasciando intendere una gestione istituzionale orientata alla stabilità e alla valorizzazione dell’esperienza maturata nei precedenti anni.
Nato in Svizzera da genitori gualdesi emigrati, Presciutti si è laureato in Scienze Politiche presso l’Università degli Studi di Perugia. Prima dell’ingresso stabile nelle istituzioni, ha maturato esperienze significative nella cooperazione sociale, nella formazione professionale e nel mondo sindacale, con incarichi di rilievo nei settori della chimica, delle costruzioni e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Ha inoltre collaborato con la Commissione Statuto del Consiglio Regionale dell’Umbria, occupandosi di riforme normative e regolamenti.
La sua carriera politica inizia nei primi anni Duemila, quando viene eletto consigliere comunale a Gualdo Tadino durante la terza amministrazione Pinacoli. Torna in consiglio nel 2009, durante la giunta guidata da Roberto Morroni, e nel 2014 lo sconfigge al ballottaggio, diventando sindaco con una coalizione composta dal Partito Democratico e due liste civiche. La sua amministrazione viene confermata nel 2019, sostenuta da una nuova alleanza civico-politica che include Pd, “Core Gualdese”, “Forza Gualdo” e “Gualdo Futura”. Presciutti ha già avuto esperienza anche all’interno dell’ente provinciale, in qualità di consigliere tra il 2017 e il 2019, eletto nella lista “Provincia democratica riformista”. Dal 2020 è Presidente di ALI Umbria (Autonomie Locali Italiane) e, dal 2023, Responsabile nazionale per la Cooperazione internazionale della stessa associazione. Nelle ultime elezioni, avvenute lo scorso giugno, viene eletto nuovamente sindaco di Gualdo Tadino
Alle elezioni provinciali del 30 marzo 2025 ha ottenuto 356 voti assoluti, pari al 58%, equivalenti a 49.794 voti ponderati, risultando eletto alla presidenza della Provincia di Perugia con un ampio margine.
La figura di Presciutti si inserisce in una tradizione politica legata alla prossimità e all’ascolto del territorio. La sua storia personale e professionale racconta un impegno costante per i diritti sociali, la legalità e lo sviluppo delle comunità locali. La sua presidenza si apre quindi sotto il segno di una gestione condivisa e coordinata, in cui l’ente provinciale si conferma un nodo centrale tra amministrazioni comunali e istituzioni sovraordinate.In un contesto in cui le Province sono spesso marginalizzate nel dibattito pubblico, ma restano strategiche nella realtà quotidiana dei cittadini, la nomina di un presidente con esperienza amministrativa consolidata e forti legami istituzionali potrebbe rappresentare un’occasione importante per rilanciarne il ruolo.
Il percorso è appena iniziato, ma la direzione sembra già tracciata: rafforzare il radicamento istituzionale della Provincia, valorizzare l’identità territoriale e mettere al centro la cooperazione tra Comuni. Una sfida complessa, ma alla portata di chi conosce da vicino i bisogni della propria terra.