Doveva essere uno spareggio playoff, sarà poco più di un’amichevole di fine stagione. Domenica 27 aprile al "Renato Curi" andrà in scena Perugia-Pontedera, sfida che in origine si preannunciava carica di tensione e significati, ma che oggi vede in palio solo un obiettivo: l'onore, per il Grifo, e un miglior piazzamento playoff, per i granata.
Il Perugia, infatti, ha ufficialmente salutato la corsa post-season dopo la sconfitta nell'ultimo turno contro il Campobasso e grazie alle concomitanti vittorie di Gubbio e Pontedera. La classifica non lascia più spazio a interpretazioni: i biancorossi sono matematicamente fuori dai giochi. Una chiusura amara di una stagione che si è rivelata ben al di sotto delle aspettative, con il tredicesimo posto attuale a testimoniare un'annata difficile sotto ogni punto di vista.
Quella che si sta per chiudere è stata una stagione travagliata per il Perugia. Il cambio societario di inizio anno, i tre cambi di allenatore, l'infermeria costantemente piena: una serie di ostacoli che hanno minato la continuità tecnica e mentale della squadra. Con l’arrivo di Cangelosi in panchina si era riaccesa la speranza. Il lavoro portato avanti dall'ex collaboratore di Zeman aveva restituito identità e coraggio a un gruppo sfiduciato. I sogni playoff sembravano a portata di mano. Tuttavia, il crollo nelle ultime tre gare, con un solo punto raccolto su nove disponibili, ha spento ogni velleità.
La dirigenza, comunque, guarda avanti. Lo stesso Meluso ha ribadito che il progetto è chiaro: "L’obiettivo è la promozione in Serie B entro due anni". Una promessa che, se mantenuta, restituirebbe entusiasmo ad una piazza che merita palcoscenici ben più importanti della Serie C. Il presidente Javier Faroni ha tracciato la rotta: continuità a Cangelosi, conferma dello staff e della direzione tecnica. Ora, però, dovranno parlare i fatti. Perugia aspetta risposte concrete.
Nonostante la gara abbia un valore relativo per la classifica del Perugia, mister Cangelosi non ha intenzione di stravolgere l'undici titolare. Il Grifo scenderà in campo con molta probabilità con il consueto 4-3-3, sistema di gioco che ha restituito equilibrio e idee ai biancorossi nelle ultime settimane.
Tra i pali ci sarà Gemello. In difesa, sulla corsia destra agirà Mezzoni, pronto ad accompagnare la fase offensiva con la sua spinta costante, mentre a sinistra toccherà a Giraudo. Al centro, la coppia sarà composta da Amoran e Riccardi. A centrocampo si rivedrà Joselito nel ruolo di regista basso, affiancato dalle mezzali Di Maggio e Giunti.
In attacco spazio alla freschezza. Montevergo, punta centrale, sarà il terminale offensivo. Ai suoi lati, da una parte agirà il veterano Matos, dall’altra Cisco, una delle poche note liete di questa stagione travagliata. Il tridente dovrà non solo creare occasioni, ma anche dare una scossa emotiva ai tifosi presenti al "Curi".
Di fronte, il Pontedera si giocherà invece un obiettivo importante: blindare un miglior piazzamento playoff. Per questo mister Leonardo Menichini non farà sconti, pur dovendo rinunciare per squalifica a Marcos Espeche, leader difensivo della retroguardia toscana.
I granata scenderanno in campo con il consueto 3-4-2-1. Tra i pali confermatissimo Vivoli, mentre la linea a tre sarà composta da Moretti, Pretato e Martinelli. Sulle corsie esterne spazio a Perretta (a destra) e Migliardi (a sinistra), mentre in mezzo al campo la coppia Guidi-Landinetti sarà chiamata a fare filtro e ad impostare il gioco.
In avanti, la fantasia sarà affidata a Gaddini e Scaccabarozzi, che giocheranno alle spalle dell'unico terminale offensivo, Corona.
PERUGIA (4-3-3): Gemello; Mezzoni, Amoran, Riccardi, Giraudo; Joselito, Giunti, Di Maggio; Matos, Cisco, Montevago. Allenatore: Cangelosi.
PONTEDERA (3-4-2-1): Vivoli; Moretti, Pretato, Martinelli; Perretta, Guidi, Landinetti, Migliardi; Gaddini, Scaccabarozzi; Corona. Allenatore: Menichini.
A dirigere l’incontro sarà il signor Alberto Poli della sezione di Verona, coadiuvato dagli assistenti Cristian Robilotta di Sala Consilina e Andrea Manzini di Voghera. Quarto ufficiale sarà Nicolò Dorillo di Torino