L’incubo dei play-out incombe sul Perugia, incapace di invertire la rotta in un campionato di Serie C che sta diventando sempre più insidioso. Il pareggio contro la Spal, maturato dopo che gli avversari sono rimasti in inferiorità numerica per l’espulsione di El Kaddouri sul finire del primo tempo, rappresenta l’ennesima occasione mancata. Nonostante il gol del vantaggio siglato da Di Maggio e le numerose opportunità create nella prima metà di secondo tempo, il Grifo è stato raggiunto dalla rete del veterano Antenucci, subendo un 1-1 che ha il sapore di una sconfitta morale.

Nel finale, con la Spal ridotta in dieci uomini, ci si aspettava un Perugia dominante, ma i ragazzi di mister Lamberto Zauli si sono smarriti, rischiando addirittura di subire la beffa della sconfitta. Il tecnico, arrivato a fine novembre per risollevare le sorti della squadra, fatica a trovare una quadra tattica e mentale per una rosa che sembra priva di identità e, soprattutto, di un vero leader in campo.

Play-out vicini per il Perugia: la classifica fa paura

Con 24 punti raccolti in 21 giornate, il Perugia si trova a soli quattro punti dalla zona play-out e a due dai play-off, una posizione che riflette la mancanza di continuità nei risultati. Sotto la guida di Zauli, il Grifo ha conquistato 11 punti in 10 partite, una media che non basta per una squadra con ambizioni di alta classifica.

Il problema principale è la mancanza di costanza. Le uniche due vittorie arrivate con Zauli sono state conquistate al “Curi”, contro Arezzo e Campobasso. Troppi invece i pareggi: ben cinque, a cui si aggiungono tre sconfitte in campionato e l’eliminazione in Coppa Italia. La squadra non riesce a trovare un equilibrio, complici anche i tanti infortuni che hanno decimato la rosa.

Uno dei giocatori più attesi al rientro è Andrea Cisco, fermo dal 12 ottobre per un grave infortunio. Prima dello stop, l’esterno d’attacco ex Sudtirol aveva dimostrato di poter essere un’arma importante per il Perugia, e il suo ritorno potrebbe rappresentare una svolta in un reparto offensivo che, ad eccezione di Montevago (otto gol in quindici partite), fatica a trovare continuità.

La tensione dei play-out: come funzionano

Il regolamento dei play-out di Serie C non lascia spazio agli errori. Le ultime classificate retrocedono direttamente in Serie D, mentre le squadre posizionate tra il 16° e il 19° posto si giocano la salvezza in un doppio confronto.

La penultima sfida la quintultima e la terzultima affronta la quartultima, con gare di andata e ritorno. La seconda partita si gioca in casa della squadra meglio classificata, un vantaggio importante in una competizione che si basa sull’equilibrio. In caso di parità dopo i 180 minuti, non sono previsti né tempi supplementari né calci di rigore: a salvarsi è la squadra con il miglior piazzamento in campionato.

I play-out non si disputano solo se il distacco tra la penultima e la quintultima supera gli otto punti, una situazione che porterebbe alla retrocessione diretta delle ultime due in classifica.

Le prospettive del Grifo

Il Perugia non può permettersi di cullarsi sull’idea di essere ancora a breve distanza dalla zona play-off. La realtà racconta di una squadra fragile, incapace di sfruttare le occasioni e con un tecnico che non ha ancora trovato il bandolo della matassa.

La prossima partita contro il Carpi sarà decisiva per capire se il Grifo può davvero rilanciarsi o se dovrà iniziare a prepararsi per un finale di stagione all’insegna della lotta per la salvezza. Mister Zauli è chiamato a fare scelte coraggiose e a trasmettere una scossa emotiva a un gruppo che sembra avere perso fiducia nei propri mezzi.

Con la pressione della tifoseria e una classifica sempre più preoccupante, il Perugia deve assolutamente cambiare marcia. Il tempo stringe e il rischio di scivolare verso i play-out non è mai stato così reale.