27 Sep, 2025 - 20:58

Perugia-Pianese 0-1, Meluso: "Chiediamo scusa ai tifosi. A inizio stagione era impensabile una situazione del genere"

Perugia-Pianese 0-1, Meluso: "Chiediamo scusa ai tifosi. A inizio stagione era impensabile una situazione del genere"

Un avvio di campionato così nessuno, nemmeno il più pessimista tra i tifosi del Perugia, avrebbe potuto immaginarlo. Dopo sette giornate il bilancio è disastroso: tre soli punti, frutto di altrettanti pareggi, e ben quattro sconfitte. Numeri da brividi che relegano i biancorossi al penultimo posto solitario. A rendere ancora più nera la serata del “Renato Curi”, la seconda sconfitta consecutiva sotto la guida del nuovo tecnico Piero Braglia, subentrato appena sei giorni fa a Vincenzo Cangelosi, esonerato dopo l’ennesimo tonfo.

La caduta interna contro la Pianese, arrivata con un gol subito a inizio ripresa, è l’ennesima fotografia di un Perugia spento, fragile e incapace di reagire. Dopo il crollo di martedì contro la Sambenedettese, un’altra batosta tra le mura amiche ha fatto esplodere la rabbia e la delusione dei tifosi, che non hanno smesso di sostenere la squadra fino al 97’, ma che a fine partita hanno manifestato apertamente tutto il loro malcontento.

Le parole di Meluso al termine del match: “Chiedo scusa ai tifosi”

A fine gara il primo a metterci la faccia è stato Mauro Meluso, responsabile dell’area tecnica, che non ha nascosto la gravità del momento e ha chiesto scusa ai tifosi:

La prima parola che mi sento di dire è scusate. Chiedo scusa alla nostra gente che ci ha incitato fino al novantasettesimo. È stato un aiuto che purtroppo non ci è servito. In questi casi si fanno delle valutazioni. Domani ci ritroveremo e le faremo. Una considerazione che penso sia corretta è che abbiamo trovato squadre che, dal punto di vista della brillantezza, stanno meglio di noi. Dobbiamo cercare soluzioni e invertire la rotta”, ha dichiarato Meluso.

Sull’uscita di Molinari dalla società, ha chiarito:
“La responsabilità tecnica è mia e di nessun altro. Con Molinari sono questioni societarie di quote, che non hanno pesato minimamente. Il presidente Faroni ha messo ingenti risorse e la sua uscita non ha inciso”.

Il dirigente biancorosso ha poi approfondito la crisi tecnica e mentale della squadra:
“Non trovo parole perché era impensabile questa situazione all’inizio del campionato. Non ce l’aspettavamo, non è questo il valore della squadra. Bisogna trovare una soluzione. La squadra deve rendersi conto della gravità della situazione, della percezione del pericolo che c’è. Sembrano frasi fatte ma bisogna capire il momento. Lo staff tecnico deve lavorare per aiutarli. Credo abbiano bisogno di un lavoro diverso a livello fisico: la brillantezza purtroppo non l’ho mai vista”.

Sull’effetto che può avere Braglia nello spogliatoio, Meluso non ha dubbi:
“Braglia è un allenatore ruvido di suo: chi non riesce a sopportarlo è meglio che si faccia da parte. Chi non regge il peso della maglia del Perugia è meglio che si faccia da parte. La squadra è impaurita, diventa difficile in queste condizioni. La palla pesa, c’è paura di sbagliare. Bisogna trovare misure per aiutare la squadra”.

Infine, sull’ipotesi di un ritiro immediato, la posizione è chiara:
“No, non stiamo pensando al ritiro. È giusto che restiamo qui, ci prendiamo le nostre responsabilità, ci prendiamo qualche insulto e vediamo di ripartire”.

Dell’Orco: “Frustrazione e rabbia, ma dobbiamo reagire”

Alle parole del dirigente hanno fatto eco quelle di Christian Dell’Orco, che al termine del match ha espresso tutta la delusione dello spogliatoio:
“Le sensazioni sono di frustrazione e rabbia. Non riusciamo a trasformare in risultati il lavoro che facciamo dall’inizio dell’anno. Siamo i primi a essere dispiaciuti per i tifosi, non meritano questi risultati. Siamo dispiaciuti anche per noi, per il lavoro che facciamo, che è mirato a portare punti. Dobbiamo trasformare questa rabbia in energia positiva per le prossime partite”.

Sulle motivazioni della crisi, il difensore è stato lucido:
“In una situazione del genere non c’è una sola motivazione, ma una somma. Dobbiamo trovare una soluzione e uscirne insieme. È un momento delicato, ne siamo consapevoli, dobbiamo resettare. Bisogna ragionare da squadra che deve fare punti, senza farsi travolgere dalla negatività. I tifosi sono delusi, ma dobbiamo essere noi a portare positività. Non possono essere loro a segnare, tocca a noi. C’è chi ha più forza e chi meno, ma dobbiamo restare uniti e lavorare con lo spirito giusto”.

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Lorenzo Farneti
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