La sindaca di Perugia, Vittoria Ferdinandi, ha recentemente annunciato un piano partecipato per ridurre l’impatto della nuova palestra di Balanzano, in fase di costruzione grazie ai fondi del PNRR. La palestra, che occuperà una superficie di 1300 metri quadri, sorgerà nell’unica area verde della frazione, suscitando il malcontento dei residenti.

La costruzione della palestra ha generato polemiche tra i cittadini di Balanzano, preoccupati per la perdita di un’importante zona verde. Ferdinandi ha ammesso che la scelta di localizzare la palestra in quest’area è stata fatta dalla precedente amministrazione, senza un adeguato coinvolgimento della comunità. Inoltre, ha chiarito che, a causa delle restrizioni del bando europeo e delle possibili sanzioni, che ammontano a circa 650.000 euro, la sua amministrazione non può annullare la decisione.

Palestra a Balanzano: il piano di Vittoria Ferdinandi

Nonostante l’impossibilità di spostare il progetto, Ferdinandi ha proposto un piano per rendere la costruzione della palestra più accettabile per la comunità. Durante un incontro con cittadini, associazioni e comitati locali, la sindaca ha ribadito l’importanza di un dialogo aperto e della partecipazione attiva dei residenti.

“Siamo convinti che costruire una palestra nell’unica area verde di Balanzano sia stato un errore della passata amministrazione”, ha dichiarato Ferdinandi. Ha poi spiegato che l’attuale Giunta avrebbe preferito scegliere un’altra area, ma le restrizioni legate al bando del PNRR rendono questa opzione impraticabile.

Per rispondere alle preoccupazioni della comunità, Ferdinandi ha proposto una progettazione condivisa, invitando i residenti a partecipare alla ridefinizione funzionale dell’area intorno alla palestra. L’obiettivo è quello di mitigare l’impatto ambientale attraverso interventi compensativi, come l’ampliamento dell’area verde e la creazione di nuovi spazi attrezzati.

La nuova palestra, pur essendo progettata con tecnologie a basso impatto energetico, sottrarrà una porzione significativa di verde pubblico, una perdita che i cittadini hanno definito inaccettabile. La sindaca ha sottolineato che la costruzione della struttura è stata pianificata per rispondere alle esigenze sportive della frazione, ma ha anche riconosciuto che la palestra occuperà uno spazio di grande valore per la comunità.

Per bilanciare questa sottrazione, Ferdinandi ha illustrato una serie di interventi pensati per riqualificare l’area circostante. Il piano prevede l’ampliamento del perimetro del parco, la realizzazione di nuovi spazi per la socialità e per i bambini, e la creazione di percorsi fitness con stazioni attrezzate. Questi interventi dovrebbero rendere l’area più fruibile, offrendo ai cittadini nuove opportunità di attività fisica e socializzazione.

Un dialogo aperto e partecipativo

La sindaca ha ribadito l’importanza di un dialogo aperto con la comunità di Balanzano. “Abbiamo condiviso con i cittadini le ragioni di questa scelta”, ha dichiarato, “e concordato sulla necessità di recuperare un dialogo che in passato è mancato”. Ferdinandi ha evidenziato che il coinvolgimento della comunità è essenziale per trovare soluzioni che soddisfino sia le esigenze sportive della frazione sia il desiderio dei residenti di preservare il verde pubblico.

Alla riunione hanno partecipato anche l’assessore al verde pubblico, David Grohmann, e l’assessore allo sport, Pierluigi Vossi, che hanno presentato una prima proposta integrata per mitigare l’impatto della palestra e migliorare l’area circostante. Il progetto in questione include la creazione di nuovi percorsi verdi, aree attrezzate per lo sport e una zona parcheggio.

Durante l’incontro, i residenti hanno espresso le loro preoccupazioni riguardo alla perdita di verde pubblico, considerato un elemento fondamentale per la vita sociale di Balanzano. L’area verde è vissuta come una “piazza del paese”, un luogo di incontro e di svago per le famiglie e i bambini. I cittadini hanno chiesto che il progetto della palestra venga modificato in modo da preservare il più possibile il verde e rendere l’intervento meno invasivo.

Ferdinandi ha accolto queste richieste, impegnandosi a rendere il progetto partecipativo e a garantire che gli interventi compensativi siano sufficienti a mitigare l’impatto ambientale. “Vogliamo lavorare insieme ai cittadini per ridisegnare quest’area in modo che sia ancora più verde e funzionale”, ha spiegato la sindaca.