Le edicole un tempo erano il punto di riferimento per l'intero quartiere. Con l'avvento sempre più massiccio del digitale quegli spazi hanno però iniziato un declino che appare inesorabile. La maggior parte ha chiuso e chi resiste è ormai una mosca bianca che s'ingegna faticosamente per restare a galla. E poi c'è chi si è reinventato, trasformando quei pochi metri quadrati in qualcosa di più.
È il caso di Edicola 518 a Perugia, nel cuore di Borgo Bello, uno dei progetti più interessanti a livello nazionale. Una pratica partita dal basso, da alcuni giovani che hanno completamente ribaltato l'idea stessa di edicola, ampliandola e diffondendela verso l'intera città con progetti culturali di grande qualità, realizzati in rete con altre realtà del territorio.
Presa in gestione dall'associazione culturale Emergenze che l'ha inaugurata il primo giugno 2016, oggi quel nucleo iniziale è diventato una cooperativa con sei dipendenti e tre spazi attivi nel quartiere Borgo Bello, ovvero la libreria Paradiso 518 e la vineria Quasi 518 che hanno completamento ridisegnato la geografia culturale della parte alta di corso Cavour. E così, in vista del decennale dell'anno prossimo, quel progetto ha voluto abbracciare l'intera città ripartendo da zero: da una pagina bianca.
Il nuovo progetto si chiama 'L’edicola che vorrei' ed è nato nell'ambito dell’avviso pubblico 'Laboratorio Creatività Contemporanea – VI edizione', promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, di cui Edicola 518 è fra i vincitori. In previsione ci sono una serie di iniziative che culmineranno con il restauro fisico del chiosco in occasione della sua riapertura ufficiale, prevista appunto per il primo giugno 2026.
E così, in preparazione di quell'evento, da un paio di giorni a Perugia sono apparsi in giro manifesti bianchi. Una dichiarazione poetica, una sfida, un invito. Affissioni vuote con solo tre frasi emblematiche scritte ai margini: "Il futuro della città è una pagina bianca", "Edicola 518" e "1 giugno 2026".
I manifesti sono aperti a spunti e appunti di tutti coloro che vorranno esprimerli. Qui si potranno scrivere suggestioni, poesie, polemiche, idee, sfregi, previsioni. Un gesto simbolico che incarna una visione chiara: il futuro della città è ancora tutto da scrivere.
Antonio Brizioli, fondatore e curatore del progetto, ha spiegato meglio lo spirito che lo anima. "Il decennale - ha detto - non sarà un momento di autocelebrazione dei nostri successi e neppure di resoconto della nostra attività, ma un’occasione per lanciare una riflessione a tutto tondo sullo stato della città, una riflessione che sarà necessariamente aperta a tutti i suoi abitanti".
"Edicola 518 – ha ricordato – è un esempio virtuoso e unico di riscrittura dello spazio urbano dal basso, che dimostra come la città non sia unicamente nelle mani della spesso miope classe politica né di chi la usa unicamente a scopo di lucro: la città è di chi la vive e chi la vive ha il compito di reimmaginarla ogni giorno".
Edicola 518, ha sottolineato alla presentazione del progetto il vicepresidente della Regione e assessore regionale alla cultura Tommaso Bori, ha avuto la capacità di "trasformare uno spazio di mero passaggio in una realtà di sosta e permanenza. È bello vedere una generazione che cerca di cambiare i luoghi in cui vive e ora la pagina bianca per il futuro della città di Perugia è quindi giusto che si scriva insieme e dal basso".
"Uno spazio monumento" così ha definito Edicola 518 il vicesindaco e assessore comunale alla cultura Marco Pierini rimarcandone la funzione di "presidio culturale". "Cercare di progettare un decennale ripartendo da zero e da delle pagine bianche è nelle corde degli organizzatori di questa interessante iniziativa. È poi una immagine molto bella l’idea che la città possa ripartire da uno ‘strummeriano’ futuro non scritto".
L'edicola stessa è stata riscritta con figure effimere durante la presentazione dallo street artist Nic Alessandrini per poi venire completamente imbiancata. Prossimamente ne sapremo di più sulle iniziative in cantiere per il decennale.