Scoperti a Perugia alcuni ordigni bellici risalenti alla Seconda Guerra Mondiale. Si tratta, nello specifico, di 4 bombe a mano del modello “Srcm 35”. A rinvenirle il 14 maggio scorso, durante delle operazioni di scavo, era stato un cittadino privato nel giardino della propria abitazione, situata nella zona di Monteluce.
Immediatamente dopo la loro scoperta, le autorità locali tra cui i carabinieri della stazione Fortebraccio, hanno delimitato e reso inaccessibile l’area, in attesa dell’intervento degli artificieri specializzati. La sicurezza dei cittadini e la gestione appropriata delle munizioni belliche inesplose sono diventate priorità assolute per le autorità competenti.
Le operazioni di bonifica: brillano gli ordigni bellici nel cielo di Perugia
Nella mattinata di oggi, mercoledì 29 maggio, gli artificieri hanno condotto un’operazione di bonifica per neutralizzare in sicurezza i quattro ordigni bellici ritrovati a Perugia. A eseguire l’operazione con successo i Carabinieri della stazione Fortebraccio in collaborazione con i militari del reggimento genio ferrovieri di Castel Maggiore, Bologna.
Durante le operazioni di bonifica, tuttavia, sono venuti alla luce anche altri tre ordigni bellici identici, anch’essi in pessime condizioni di conservazione. Questo ulteriore ritrovamento ha sottolineato l’importanza della tempestiva e accurata gestione delle aree potenzialmente pericolose, nonché dell’importanza di condurre ricerche approfondite in seguito a rinvenimenti di questo genere.
Il ritrovamento di bombe risalenti alla II Guerra Mondiale rappresenta un promemoria tangibile della storia tumultuosa del territorio e delle sofferenze vissute durante quel periodo storico. Le autorità locali e le forze dell’ordine dimostrano come sempre competenza e prontezza nell’affrontare una situazione delicata e potenzialmente pericolosa. Garantendo la sicurezza dei cittadini e la gestione adeguata delle munizioni belliche inesplose. Resta da vedere se ulteriori interventi di bonifica saranno necessari nella zona, e se simili rinvenimenti potrebbero verificarsi in futuro.
Diversi ordigni ritrovati in Umbria nell’ultimo periodo
Le bombe a mano rinvenute a Perugia sono solo gli ultimi ritrovamenti in fatto di ordigni bellici sul territorio umbro. All’inizio del mese di maggio il comune di Viterbo è stato scosso dalla scoperta di un residuato bellico della Seconda Guerra Mondiale nel centro città. Il ritrovamento di un ordigno di circa 2.000 kg ha portato le autorità locali e l’Esercito a un’immediata azione di emergenza per garantire la sicurezza dei cittadini.
A intervenire per disinnescare l’ordigno gli artificieri del 6° Reggimento Genio Pionieri dell’Esercito, mentre la Prefettura di Viterbo ha coordinato le operazioni. Quest’ultima ha messo in atto misure rapide ed efficaci per affrontare la situazione delicata. Circa 36mila cittadini hanno lasciato le loro abitazioni per consentire ai militari di operare in sicurezza e di procedere con il disinnesco dell’ordigno.
L’operazione di disinnesco ha interessato anche l’Umbria. Essa ha comportato, infatti, anche la temporanea interruzione del traffico ferroviario. Cancellati i treni regionali della relazione Attigliano-Viterbo Porta Fiorentina, mentre la linea ferroviaria regionale Roma-Viterbo è stata chiusa per garantire la sicurezza dell’area coinvolta.
Nel mese di aprile, invece, durante lavori di manutenzione, un ordigno simile è stato scoperto nei pressi dell’aeroporto dell’Umbria San Francesco, a Petrignano di Assisi. Gli artificieri del Nucleo Investigativo dei carabinieri di Perugia sono accorsi sul posto per mettere in sicurezza l’area. L’evacuazione precauzionale di alcune famiglie e del personale di attività commerciali è stata ordinata dalla prefettura di Perugia. Gli artificieri del Reggimento Genio Ferrovieri di Castel Maggiore valutato l’ordigno hanno sviluppato un piano per la sua bonifica immediata.
Non solo ritrovamenti, allarme bomba al Tribunale di Perugia
I primi giorni di aprile 2024, un allarme bomba ha scosso il tribunale penale di Perugia, situato in via XIV Settembre. L’edificio, dove erano in corso alcune udienze, è stato evacuato rapidamente e sono stati avviati i controlli da parte dei carabinieri, supportati da un team di artificieri.
I controlli si sono estesi, per precauzione, anche alla sede della Corte di Appello di Perugia, situata nel centro storico, precisamente in piazza Matteotti. L’allarme è stato innescato da una telefonata ricevuta intorno alle ore 13.00 al numero di emergenza 112, da parte di un individuo che ha rivendicato la presenza di un ordigno nel tribunale, sostenendo di agire a sostegno dei “fratelli musulmani”.
Questo episodio richiama alla memoria un evento simile avvenuto a novembre 2023. Anche all’epoca una telefonata anonima, sempre attribuita ai medesimi presunti mandanti, ha segnalato la presenza di una bomba presso la Corte di Appello. Anche in quel caso le forze dell’ordine sono intervenute prontamente, con il supporto dei vigili del fuoco, per garantire la sicurezza della zona.