Dal 2 al 16 novembre Perugia ospiterà la seconda edizione di “Onora il Padre. Lo stigma umano tra passato e futuro”, un evento che intreccia scienza e musica in una serie di incontri unici nel loro genere. Curata da UmbriaEnsemble in collaborazione con l’Università degli Studi di Perugia e supportata dalla Fondazione Perugia, questa rassegna proporrà tre appuntamenti imperdibili tra Perugia e Assisi, con protagonisti rinomati scienziati, musicisti e artisti internazionali.

L’obiettivo di questa edizione è esplorare e interpretare lo stigma umano in vari ambiti, da quello linguistico a quello neuroscientifico. Un vero e proprio dialogo interdisciplinare che punta a stimolare la riflessione su temi profondi e attuali che riguardano tutti noi.

La II edizione di “Onora il padre” a Perugia e Assisi

La conferenza stampa di presentazione del festival a Palazzo della Penna ha visto gli interventi di Roberto Rettori, delegato del Rettore alla divulgazione scientifica, della direttrice artistica di UmbriaEnsemble Maria Cecilia Berioli e del rappresentante della Fondazione Perugia Cesare Mancini. Quest’anno, il tema centrale di “Onora il padre” a Perugia sarà lo stigma umano, declinato in una chiave di lettura che guarda sia al passato che al futuro.

Ciascun incontro sarà articolato in due momenti. Alle ore 17.00 uno scienziato di rilievo dialogherà con un accademico dell’Università di Perugia su un aspetto del tema. A seguire, alle ore 18.00, UmbriaEnsemble eseguirà un concerto ispirato alla lezione, che aggiungerà alla riflessione scientifica una prospettiva artistica e musicale. Questo mix permetterà di affrontare il tema dello stigma da angolazioni diverse, fondendo parole e note in un’esperienza del tutto nuova e arricchente.

Perugia, il programma di “Onora il padre”: un viaggio tra lingua, storia e neuroscienze

“Onora il padre. Lo stigma umano tra passato e futuro” avrà inizio a Perugia in pieno ponte di Ognissanti, il 2 novembre presso la Biblioteca di Monteripido. In apertura l’evento “La lingua come stigma umano” in cui Paolo d’Achille, Presidente dell’Accademia della Crusca, e Giulio Vaccaro dell’Università di Perugia discuteranno di come il linguaggio rappresenti uno strumento di distinzione e, talvolta, di esclusione sociale. La conferenza sarà seguita dal concerto “Linguaggi musicali in dialogo”, eseguito da UmbriaEnsemble con la partecipazione del pianista Alessandro Bravo, il quale esplorerà le affinità tra musica e linguaggio.

Il 9 novembre sarà dedicato a “Lo stigma umano tra passato e futuro”, con un’analisi storica e antropologica guidata da Giorgio Manzi, professore di Antropologia alla Sapienza di Roma, e Marco Cherin, paleontologo dell’Università di Perugia. Questo incontro metterà in luce l’evoluzione delle stigmate sociali e culturali, collegando passato e presente. Alle 18.00, anche in questo caso, il quartetto d’archi UmbriaEnsemble, insieme al regista e conduttore radiofonico Enrico Stinchelli, offrirà una rivisitazione musicale del Don Giovanni, intitolata “Il dissoluto punito”.

La rassegna si chiuderà il 16 novembre ad Assisi, presso Palazzo Bonacquisti, con l’evento “Lo stigma umano nel tempo dell’AI”. Giorgio Vallortigara, esperto di neuroscienze cognitive, e Massimiliano Di Filippo, neurologo dell’Università di Perugia, approfondiranno il rapporto tra stigma e intelligenza artificiale, interrogandosi su come le nuove tecnologie influiscano sulle percezioni umane e sui pregiudizi. Il concerto finale, “Fuochinfatui”, mescolerà la musica di UmbriaEnsemble con le sonorità elettroniche di Giacomo Vezzani, per una chiusura all’insegna della sperimentazione.

Il festival che ci fa riflettere su ciò che siamo e ciò che ci separa

La rassegna “Onora il Padre” si distingue per la sua capacità di fondere discipline apparentemente lontane, come la scienza e la musica, per creare un ambiente di confronto e riflessione. Come sottolineano gli organizzatori, si tratta di un’opportunità per aprire nuovi canali di dialogo e far emergere tematiche spesso trascurate. Con un programma vario che esplora l’evoluzione dello stigma umano attraverso lenti differenti e prospettive nuove, la manifestazione punta a coinvolgere il pubblico in una riflessione profonda su pregiudizi e tabù.