Perugia, nigeriano accusato di traffico di droga: assolto dopo 16 anni

Un nigeriano di 54 anni è stato assolto dopo 16 anni. Era stato condannato in primo grado a 21 anni di reclusione perché ritenuto a capo di un’organizzazione che importava droga dall’Africa. L'uomo è stato assolto, nelle scorse ore, nell’udienza davanti al Tribunale collegiale di Perugia. 

Perugia, nigeriano assolto dopo 16 anni per errore d’identità

Questioni di droga che continuano a tenere banco in Umbria. A quasi 18 anni dai fatti contestati, un cittadino nigeriano è stato assolto dall'accusa di traffico di droga. Accolta dai giudici, quindi, la richiesta del difensore del 54enne, l’avvocato Luca Sebastiani, del foro di Bologna.

Il legale - in una perizia del 2013 - aveva prodotto una perizia, per cui la voce di una delle intercettazioni usate per gli arresti dell’operazione Black passenger, non era quella del suo assistito, all’epoca detenuto. 

La ricostruzione della vicenda

Il nigeriano, infatti, al momento dell’applicazione dell’ordinanza di custodia in carcere del 2010, non era stato trovato ed era stato dichiarato latitante, fino al 2013 quando venne arrestato in Grecia con mandato di arresto europeo per poi essere estradato a Roma e rinchiuso a Rebibbia per due mesi, prima di essere scarcerato.

Intanto, però, a Perugia l’uomo aveva continuato ad essere difeso da un avvocato d’ufficio nominato quando era considerato latitante, senza la presenza invece del difensore di fiducia indicato a Roma.

Dibattimento conclusosi poi nel 2019 con una condanna a 21 anni. Il nigeriano si era trasferito in Irlanda ed ha scoperto della condanna nel 2020 ma dopo un nuovo esame completo del caso, il tribunale ha riconosciuto l’errore e assolto l’imputato con formula piena. Il nigeriano è stato assolto "per non avere commesso il fatto". 

Il legale dell'uomo: "Una storia che fa riflettere"

"È una vicenda che deve far riflettere tutti sul principio di non colpevolezza e sull’importanza del diritto di difesa, scolpiti nella nostra Costituzione e troppo spesso dimenticati, prima di tutto dall’opinione pubblica - spiega l’avvocato Luca Sebastiani - Parliamo di un ragazzo che, senza potersi difendere, è stato condannato ad una pena di 21 anni di reclusione e che solo a distanza di anni, e dopo un complicato iter processuale, è riuscito a dimostrare la sua innocenza".