Un blitz rapido e deciso della Polizia di Stato di Perugia ha portato al sequestro di oltre 15 chili di cocaina e di quasi 100 mila euro in contanti, con l’arresto di due cittadini albanesi. L’operazione, sviluppata tra Umbria e Toscana, segna uno dei colpi più rilevanti al narcotraffico nella regione negli ultimi anni.
La Squadra Mobile di Perugia ha sorpreso i due uomini - rispettivamente di 36 e 20 anni - durante una cessione di oltre 2 chili di cocaina nella frazione di Sant’Enea. Uno dei correi ha tentato la fuga cercando di disfarsi della droga, ma è stato immediatamente bloccato. L’altro, fermato in auto, è stato trovato in possesso di 70 mila euro in contanti, nascosti tra un vano a doppiofondo e uno zaino.
“La rapidità e la professionalità hanno impedito che questa ingente quantità di droga finisse sul mercato”, hanno spiegato fonti investigative.
La perquisizione di un’abitazione nei pressi del luogo della cessione ha permesso di rinvenire altri 2 chili di cocaina, insieme a bilancini, materiale per il confezionamento e 7.500 euro in contanti.
Il vero colpo si è concretizzato a Castelnuovo Berardenga, in provincia di Siena, dove sono stati trovati oltre 10 chili di cocaina e ulteriori 16 mila euro. L’operazione complessiva ha così portato al sequestro di 15 chili di stupefacente e di quasi 100 mila euro in contanti, confermando la dimensione internazionale del traffico gestito dai due arrestati.
Quella di Perugia non è un’operazione isolata. L’anno in corso ha già visto altri sequestri significativi in Umbria, che confermano la centralità della regione nelle rotte della cocaina.
A Foligno sono stati intercettati 25 chili di cocaina, insieme a un’arma clandestina e a oltre 56 mila euro in contanti.
Sempre a Foligno, pochi mesi prima, era stato arrestato un imprenditore con 65 chili di cocaina, il sequestro più grande mai avvenuto in Umbria, per un valore di milioni di euro sul mercato illecito.
A Ponte Felcino, nel perugino, la Guardia di Finanza aveva rinvenuto 4,6 chili di cocaina occultati in un’auto abbandonata, pronti per la distribuzione.
Questi episodi, sommati ai 15 chili sequestrati nell’operazione di Sant’Enea, compongono un 2025 che ha già visto oltre 100 chili di cocaina sottratti al mercato nero in Umbria.
Il sottosegretario all’Interno Emanuele Prisco ha commentato con soddisfazione: “Un risultato straordinario che testimonia, ancora una volta, la grande professionalità e il costante impegno delle nostre forze dell’ordine, a cui va il mio più sentito ringraziamento.”
Poi l’affondo politico: “Mentre a Bologna il sindaco del Pd sceglie la distribuzione gratuita di pipe per crack, in Umbria e in altre città italiane c’è chi combatte davvero contro lo spaccio, proteggendo la salute dei cittadini e l’ordine pubblico.”
Infine, una linea di principio: “La droga non si combatte con il permissivismo, ma con l’azione decisa delle forze dell’ordine e con politiche di prevenzione che propongano modelli sociali costruttivi.”
L’Umbria si conferma crocevia logistico per traffici internazionali, terreno appetibile per le organizzazioni criminali che puntano a trasformarla in snodo di stoccaggio e distribuzione.
La concatenazione dei sequestri del 2025, con oltre 100 chili di cocaina intercettati in meno di un anno, sottolinea la necessità di mantenere alta la guardia e di proseguire su una linea di contrasto duro, fondato sulla sinergia tra forze di polizia locali e nazionali.
Il blitz di Perugia non è soltanto un sequestro record, ma un messaggio inequivocabile: il territorio non sarà lasciato campo libero ai traffici illeciti.