Sembra proprio che non debbano placarsi le polemiche sull‘Università per Stranieri di Perugia. Ritorna infatti la questione dell’indennità di lingua, che era stata sospesa per i dipendenti e i tecnici al servizio dell’ateneo. Il giudice del lavoro ha emesso un decreto ingiuntivo, in seguito all’accoglimento del ricorso presentato da un dipendente contro il provvedimento. L’ateneo dovrà rispondere al Tribunale del lavoro e se non si oppone dovrà pagare la somma dovuta.

La storia dell’indennità sospesa all’Università per Stranieri

La sospensione dell’indennità di lingua era stata deliberata dal Consiglio di Amministrazione dell’Unistra a ottobre 2023. Immediatamente era partita la rivolta del personale colpito dal provvedimento. La Flc Cgil Umbra si era subito mobilitata a sostegno dei dipendenti. I rappresentati sindacali, Moira Rosi e Fabio Ceccarelli l’avevano definita una “decisione discrezionale, che viola lo Statuto dell’Università ed è priva di serie e fondate motivazioni.” Il personale si era visto “improvvisamente privato di una somma che da oltre trent’anni veniva erogata, ogni mese di ottobre, in stretta correlazione con la peculiare missione che caratterizza la loro Università come Ateneo a ordinamento speciale.

La situazione è stata ulteriormente aggravata dalla delibera contestuale di raddoppiare invece l’indennità del rettore. Mentre ai dipendenti veniva sospesa l’indennità di lingua, il sindacato ha fatto notare che “il Rettore De Cesaris non ha esitato a portare in approvazione un aumento della propria indennità, più che raddoppiata, e di quelle di altre cariche interne.Un incremento che era stato approvato con una maggioranza risicata, dove decisivo era stato il voto dello stesso rettore. Inutili erano state le vivaci proteste dei consiglieri di minoranza.

La Flc Cgil aveva espresso “ferma disapprovazione per la mancata corresponsione dell’indennità di lingua, e grave sconcerto per l’inopportuno, contemporaneo incremento delle indennità di carica dell’Ateneo, per un maggior onere complessivo di oltre 181.000 euro.” La situazione a quel punto, aveva preso le vie legali.

L’università per stranieri di Perugia

In Italia, sono soltanto due le università per stranieri, Perugia e Siena. Delle due Perugia è la più antica. La sua storia nasce nel 1921, quando l’avvocato perugino Astorre Lupattelli, istituì dei corsi di “Alta Cultura” rivolti a studenti stranieri. Lo scopo era di diffondere all’estero la conoscenza dell’Italia, divulgandone la storia, le istituzioni e le bellezze artistiche. Nel 1925, venne istituita ufficialmente la “Regia università italiana per stranieri” che all’epoca rifletteva la deriva nazionalistica. L’anno seguente, la neonata Università, stabilì la propria sede a Palazzo Gallenga Stuart, donato dal conte Romeo Gallenga Stuart al Comune di Perugia e destinato in uso perpetuo e gratuito all’Università, a patto che si conservasse il nome del palazzo. Astorre Lupattelli ne è stato il primo rettore, fino al 1944 quando gli subentrò Aldo Capitini.

L’Unistra, specializzata nell’insegnamento e nella diffusione della lingua e della cultura italiane all’estero, propone una formazione universitaria aperta anche agli studenti italiani. L’ateneo perugino si occupa inoltre della formazione e dell’aggiornamento dei docenti che insegnano l’italiano come lingua straniera. L’ultimo corso, istituito proprio ieri, dell’Unistra si rivolge infatti ai docenti, “Maria Montessori: Pedagogia per la Pace”. Non un caso, perché proprio nelle sale dell’Ateneo, la pedagogista inaugurò il ciclo di lezioni su “La formazione dell’uomo”.

Valerio De Cesaris, romano, classe 1974, è attualmente il Magnifico Rettore dell’Università per Stranieri di Perugia. Insediatosi nel 2021, era stato eletto con oltre il 76% dei voti. Gli si era immediatamente prospettata una sfida non semplice: quella di risollevare le sorti dell’ateneo perugino, alle prese con un importante calo delle iscrizioni, a ridosso dello scandalo Suarez e ancora nella scia del caso Meredith.