“Solidarietà e pieno sostegno” al sindaco di Roma Roberto Gualtieri da parte della sindaca di Perugia Vittoria Ferdinandi, che esprime la propria vicinanza “a nome personale e dell’intera Amministrazione comunale” dopo le minacce e gli insulti ricevuti dal primo cittadino capitolino sui social. “Le intimidazioni e i gesti di violenza rivolti a chi svolge con impegno il proprio ruolo istituzionale - sottolinea Ferdinandi - sono inaccettabili e rappresentano un attacco alla democrazia e alle istituzioni tutte”.
“In momenti come questi - prosegue la sindaca Ferdinandi - è fondamentale riaffermare il valore del servizio pubblico e il senso delle Istituzioni, che appartengono alla comunità e si fondano sui principi di legalità, giustizia e convivenza civile. La legalità è il presupposto di ogni azione amministrativa e il punto di riferimento imprescindibile per chi ha l’onore e la responsabilità di servire le Istituzioni”.
Un richiamo fermo e autorevole, quello della prima cittadina di Perugia, che sottolinea l’importanza di tutelare i valori democratici e il rispetto delle istituzioni, in un momento in cui linguaggi ostili e minacce sui social rischiano di minare il confronto civile e il senso stesso della rappresentanza pubblica.
“Sia chiaro - aggiunge Ferdinandi - episodi di questo genere non intimidiscono chi è impegnato nelle istituzioni. Al contrario, ci ricordano quanto sia necessario fare fronte comune contro ogni forma di minaccia, isolamento o violenza. Solo unendo le forze e lavorando insieme, i Comuni e le istituzioni di ogni livello possono difendere e rafforzare la fiducia dei cittadini nella democrazia”.
Le minacce rivolte al sindaco Roberto Gualtieri, comparse nei giorni scorsi su diversi profili social, sarebbero riconducibili a recenti provvedimenti dell’amministrazione capitolina in materia di sicurezza urbana e contrasto all’abusivismo. I messaggi, caratterizzati da toni violenti e contenuti intimidatori, in alcuni casi corredati da simboli e riferimenti a gruppi di matrice estremista, sono stati segnalati alle autorità competenti. La Procura di Roma, in stretta collaborazione con la Digos, ha avviato un’indagine per risalire agli autori e accertare eventuali collegamenti con ambienti organizzati.
Il Ministero dell’Interno ha espresso la “massima attenzione” sulla vicenda, mentre la Prefettura di Roma sta valutando un rafforzamento delle misure di sicurezza a tutela del primo cittadino, per garantirne la piena incolumità e prevenire ogni possibile rischio.
Un coro unanime di solidarietà ha raggiunto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri da parte di esponenti politici di maggioranza e opposizione, amministratori locali, associazioni civiche e rappresentanti del mondo sindacale. L’episodio è stato definito da molti come “un segnale inquietante del progressivo deterioramento del confronto pubblico”, accompagnato da un appello a recuperare toni di rispetto e responsabilità, soprattutto nell’utilizzo dei social network e nei confronti delle istituzioni democratiche.
Anche dall'Umbria sono giunti numerosi attestati di vicinanza: sindaci e consiglieri comunali di diverse forze politiche hanno espresso il loro sostegno al primo cittadino capitolino, condannando con fermezza “ogni forma di odio e violenza, verbale o fisica, contro chi opera con dedizione al servizio della collettività”.
La sindaca Ferdinandi ha concluso il suo intervento con un accorato appello al senso civico e alla responsabilità collettiva. "Episodi come questi - ha sottolineato - devono indurci a rinnovare il nostro impegno per una società fondata sul rispetto reciproco, sulla solidarietà e sulla cultura democratica. Solo attraverso il dialogo e la collaborazione possiamo isolare la violenza e rafforzare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni".
Un messaggio di responsabilità e unità che si inserisce in un contesto nazionale sempre più sensibile al tema della sicurezza degli amministratori locali e alla necessità di tutelare i valori democratici come fondamento della convivenza civile.