Se la classifica in casa Perugia si fa complicata, anche sul fronte infortuni i biancorossi non scherzano. I numeri parlano chiaro: la squadra di Lamberto Zauli sta pagando un prezzo altissimo in termini di assenze. Lunedì sera, al “Curi”, arriva il Campobasso di Piero Braglia, una sfida che sa già di ultima spiaggia per i Grifoni. Il tecnico biancorosso dovrà affrontare l’ennesima emergenza, facendo a meno di molti titolari. Una stagione già complessa sul campo è resa ancora più difficile dalla lunga lista di indisponibili, un problema che sta caratterizzando in negativo il cammino del Perugia.

Perugia, numeri da brivido: il bollettino sugli infortuni

Il bilancio degli infortuni in casa Perugia è impressionante: su venti partite disputate tra campionato e Coppa Italia, i giocatori del Grifo hanno accumulato ben 95 giornate di assenza complessive. La media è di cinque assenti a partita, un dato che evidenzia quanto il problema stia penalizzando la squadra.

La lista degli infortunati è lunga e preoccupante: sono 14 i calciatori che hanno dovuto fermarsi ai box, chi per problemi traumatici, chi per guai muscolari. Tra i più colpiti ci sono Dell’Orco e Lewis, che non hanno ancora esordito in questa stagione. Due elementi importanti, il cui contributo sarebbe stato fondamentale in un’annata così difficile.

Un altro caso emblematico è quello di Cisco, uno dei migliori in campo fino al momento del suo infortunio. Per lui, già nove le gare saltate, con un ritorno in campo previsto per gennaio. In cima alla classifica degli assenti, tuttavia, troviamo proprio Dell’Orco e Lewis, con 20 partite non giocate ciascuno. Seguono Cisco, Angella, Squarzoni, Sylla e Seghetti, ognuno con otto assenze. Anche bomber Montevago, punto di riferimento in attacco, ha già saltato cinque gare.

L’elenco si completa con Lisi (4 partite out), Mezzoni (2) e infine Matos, Bartolomei e Plaia, ognuno fermo ai box per una giornata. Uno scenario che rende evidente quanto il problema stia condizionando le scelte tecniche di Zauli.

Una sfida di vitale importanza contro il Campobasso

Con una classifica che recita solo 19 punti in 17 partite, il Perugia si trova a fronteggiare una situazione delicata: la zona play-out è sempre più vicina, mentre i sogni play-off sembrano ormai un’utopia. Lunedì sera, il Grifo affronterà il Campobasso, una neopromossa che non sta attraversando un momento brillante.

I molisani, guidati da Piero Braglia, ieri sera non sono andati oltre l’1-1 contro il Milan Futuro, mostrando alcune difficoltà sia fisiche che tattiche. Un gol di Di Nardo aveva illuso i rossoblù, ma la rete di Stalmach ha ristabilito la parità, confermando il momento di scarsa brillantezza degli uomini di Braglia.

Zauli, dal canto suo, spera di recuperare almeno qualche elemento chiave. Angella potrebbe tornare a disposizione, il tecnico romano invece dovrà fare a meno di Luca Di Maggio alle prese con una lesione muscolare. Anche Federico Giraudo è in dubbio per problemi fisici. Sarà fondamentale, dunque, gestire al meglio le risorse disponibili per cercare di portare a casa tre punti che ridarebbero ossigeno alla classifica.

Braglia: “È un periodo difficile, ma non molliamo”

Dall’altra parte, il tecnico del Campobasso, Piero Braglia, ha analizzato il momento della sua squadra al termine del match contro il Milan Futuro. Le sue parole lasciano trasparire preoccupazione ma anche determinazione:

“Facciamo più fatica a fare determinate cose, facciamo anche fatica a individuare chi potrebbero essere i sostituiti di coloro che sono più stanchi ma non possiamo aggrapparci a questo. Venti giorni fa stavano tutti bene e si viaggiava di più, adesso invece stiamo facendo un po’ più di fatica. Non si può negare l’evidenza. Facciamo anche errori che ci portano a gol evitabili.È un periodo un po’ così, dobbiamo cercare di invertirlo perché così non va bene. Non dobbiamo stare lì a prendere gli schiaffi per forza. Abbiamo perso brillantezza e bisognerà valutare bene i singoli. Non ho problemi a cambiare. Il responsabile sono sempre io”.