Un anno di sfide complesse, segnato da una pressione investigativa costante e da risultati straordinari sul fronte del contrasto al narcotraffico, ma anche da segnali d’allarme sul piano della violenza di genere. È questo il quadro delineato dal Questore di Perugia, Dario Sallustio, durante la conferenza stampa odierna dedicata all’analisi delle attività operative concluse nel corso del 2025.
Il bilancio tracciato dal Questore non è solo una lista di cifre, ma la fotografia di una strategia di pubblica sicurezza che si muove su tre direttrici fondamentali: la tutela delle fasce deboli, la protezione della proprietà privata e la lotta senza quartiere alle organizzazioni criminali che gestiscono il mercato della droga.
Il primo fronte, definito prioritario dal Questore, è quello dei reati riconducibili al cosiddetto "Codice Rosso". I dati del 2025 confermano un trend purtroppo in crescita, descrivendo un fenomeno che non accenna a placarsi. Sallustio ha ribadito che la risposta della Polizia di Stato non può limitarsi alla sola repressione.
"Siamo di fronte a una piaga sociale che richiede un impegno multidimensionale", ha spiegato il Questore. L’attività della Questura si è concentrata dunque non solo sull’accertamento delle responsabilità penali e sulla tempestiva esecuzione delle misure cautelari, ma soprattutto sulla prevenzione. In quest'ottica, la sensibilizzazione e l'informazione giocano un ruolo cruciale per permettere alle vittime di riconoscere i segnali del sopruso e trovare il coraggio di denunciare prima che la violenza degeneri.
Il secondo pilastro dell’attività della Polizia perugina riguarda i furti in abitazione. Sebbene i dati complessivi mostrino una flessione del fenomeno rispetto al passato, il Questore ha usato parole dure, definendo questi reati come "estremamente odiosi". La ragione risiede nell'impatto psicologico: il furto in casa non è solo una perdita materiale, ma una violazione profonda dell'intimità e della percezione di sicurezza dei cittadini. Per questo motivo, la strategia operativa per il 2025 ha previsto un rafforzamento dei controlli del territorio e un’intensa attività di intelligence volta a disarticolare le bande specializzate, garantendo una presenza capillare delle volanti nei quartieri più esposti.
I risultati più eclatanti arrivano però dal contrasto allo spaccio di stupefacenti. Il 2025 passerà agli archivi come un anno record per i sequestri di cocaina, che hanno fatto registrare un incremento superiore al 300% rispetto all'anno precedente. In totale, sono stati sottratti al mercato nero 67,8 chilogrammi di polvere bianca, una quantità che sfiora i 70 chili e che testimonia l’efficacia delle operazioni di filtraggio e monitoraggio delle rotte del traffico. A questi si aggiungono 6,7 chilogrammi di hashish e marijuana.
L’imponente macchina della sicurezza ha visto l’impiego di 5.544 operatori in oltre 930 servizi "ad alto impatto". Questa massiccia presenza ha permesso di identificare 109.000 persone, portando a 237 arresti e 1.597 denunce. Un dato che induce alla riflessione è quello legato ai minori: 80 sono stati i denunciati e due quelli tratti in arresto, a conferma di un disagio giovanile che richiede costante monitoraggio.
Oltre ai pattugliamenti fisici, la Questura ha vigilato sul mondo virtuale tramite la Polizia Postale. Con oltre 33.000 monitoraggi tra messaggistica e social network, l'attività ha permesso di individuare 17 siti pedopornografici, portando a 3 arresti e 363 denunce.
Infine, la gestione dell'ordine pubblico è stata monumentale: 2.581 eventi gestiti (tra cui 390 manifestazioni sportive) senza criticità rilevanti. Sul fronte dell'immigrazione, la linea della fermezza ha portato a 309 espulsioni, con 152 accompagnamenti effettivi verso i Cpr o le frontiere.
In chiusura, il Questore ha voluto sottolineare il valore della cultura della legalità, ricordando che la Polizia è entrata in 58 scuole incontrando oltre 8.000 persone: il seme della sicurezza, infatti, si pianta innanzitutto attraverso l'educazione delle nuove generazioni.