La stagione del Perugia è stata al di sotto delle aspettative. Resta da capire cosa non è andato. Se lo chiedono in tanti, ultras compresi, che dopo il confronto con la squadra di domenica scorsa dopo la partita in casa col Pontedera, sono tornati ancora a farsi sentire con un chiaro e duro comunicato congiunto (Armata Rossa, Ingrifati, Nucleo XX Giugno).
“La stagione che si è appena conclusa è forse tra le più vergognose ed avvilenti della storia recente. Una squadra raffazzonata in estate da una disastrosa società uscente fornisce a tutti una serie di alibi ai quali aggrapparsi per giustificare la mancanza di ambizioni e prospettive, con la salvezza come target minimo. A tratti è apparso però evidente che anche questo obiettivo non era per niente scontato, ed abbiamo visto una compagine senza mordente né motivazioni inanellare sconfitte fino a toccare le ultime posizioni della classifica. Ci siamo resi conto da subito che una contestazione, seppur più che giusta, avrebbe dato il colpo di grazia, cosi si è scelto per il sostegno incondizionato malgrado tutto. E stata davvero impresa ardua tifare incessantemente questa squadra, rivendichiamo per tanto con orgoglio il risultato conseguito che è certamente anche frutto del tifo della Nord. Detto ciò, all’ultima di campionato, abbiamo sentito il bisogno di toglierci un peso dallo stomaco, prima con lo striscione iniziale e poi con la “chiacchierata” finale. Alla società ed ai dirigenti riconosciamo gli handicap ereditati dalla precedente gestione, ad oggi però siamo al punto zero, da qui nessuno sarà più esente da colpe. Ai giocatori è stato specificato il loro ruolo di professionisti sul campo, troppo spesso venuto meno, fatta eccezione per pochissimi, con l’enorme colpa di non aver onorato la maglia. Certi che a mancare sia stato più l’impegno che le qualità tecniche. Pertanto abbiamo chiesto simbolicamente di cedere la maglia del Grifo a chi durante l’anno l’ha davvero onorata: il popolo della Nord! Le stesse sono state date ad alcuni ragazzi e bambini ma anche riportate a chi, da sempre, fa sacrifici e macina chilometri per il Perugia, e ad oggi è costretto a firmare per una diffida. Sono state messe le basi per la nuova stagione: “Che sia di monito per chi resta e chiaro per chi arriva, non sarà più accettata una stagione come quella passata! PERUGIA MERITA DI PIÙ”.
Esattamente quattro anni fa, il Grifo tornava in serie B dopo un anno di purgatorio, espugnando il campo della Feralpisalò per 2-0 con i gol di Elia e Bianchimano. Una stagione particolare e in un certo modo strana, perchè quel campionato si giocò a porte chiuse per via della pandemia da Covid-19. Il Grifo guidato da Fabio Caserta fu protagonista di una grande rimonta, dopo aver inseguito il Padova per tutto il campionato, terminando la regular season a pari punti con i patavini, ma in vantaggio grazie agli scontri diretti.
In serie C come scritto qualche giorno fa dalla Gazzetta dello Sport, arriva il salary cap, ossia il tetto agli ingaggi dei calciatori, che verrà introdotto dalla prossima stagione in via sperimentale, per poi diventare una misura definitiva a partire dal 2026-2027. Lo ha stabilito l'assemblega della Lega di C a Firenze, il 29 aprile. Con il salary cap ogni società avrà un tetto massimo, che potà spendere complessivamente per gli ingaggi dei propri calciatori in una stagione. La riforma, a cui si è arrivati dopo sei mesi di tavoli tecnici, risponde all’obiettivo di contenere i costi del calcio professionistico della terza serie.