Impossibile dimenticare il 23 maggio 1992. La strage di Capaci è un segno indelibile della storia italiana e anche oggi l'Umbria ricorda Giovanni Falcone e le altre 4 vittime (la moglie del giudice Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro). 33 anni sono passati ma la memoria da parte del presente: la legalità e la lotta alla mafia, al centro della conferenza odierna a Palazzo Cesaroni "Gli uomini passano, le idee restano".
L'Associazione Clizia ha organizzato un evento per non dimenticare quel 23 maggio 1992. L'organizzazione è avvenuta in collaborazione con Rai Umbria e la Fondazione Falcone, con il patrocinio della Regione Umbria, del Comune di Perugia e della Provincia di Perugia.
Alle 9.30 a Palazzo dei Priori c'è stata l'affissione dell'opera commemorativa (un lenzuolo commemorativo) realizzata dagli studenti del liceo Artistico Bernardino di Betto, con la frase "Gli uomini passano, le idee restano", ricordando la celebre frase di Falcone "Gli uomini passano le idee restano e continuano a camminare sulle gambe di altri uomini".
L'opera è stata consegnata alla sindaca di Perugia, Vittoria Ferdinandi, dal comandante provinciale dell'Arma dei carabinieri di Perugia, colonnello Sergio Molinari, alla presenza delle altre autorità civili e militari.
La sindaca Vittoria Ferdinandi - in una nota trasmessa dal Comune - ha definito quella odierna "una giornata solenne e importante perché ci consente di ricordare il coraggio, la passione e la fedeltà alla legalità di uomini che hanno dato la loro vita per la lotta alla mafia".
"Il ricordo - ha continuato la sindaca - richiede impegno; lo stesso impegno che i ragazzi e ragazze della Bernardino di Betto hanno messo con passione nella realizzazione dell'opera. Questo lenzuolo contiene in sé un messaggio, ossia che la lotta contro tutte le mafie è necessaria e possibile; essa è permeata del sacrificio di sangue compiuto da molti e dell'impegno che, ogni giorno, gli agenti delle forze dell'ordine portano avanti. Ma la lotta contro le mafie deve essere condotta anche da ciascuno di noi, perché non possiamo e non dobbiamo mai girarci dall'altra parte".
"Ricordare questo evento è importante per tutta la comunità e per il sottoscritto che ha vissuto in prima persona quegli anni bui a Palermo - l'intervento, invce, del Questore Dario Sallustio - Grazie all'esempio di questi cinque eroi, morti nell'attentato, e di tutti coloro che hanno dato la vita nella lotta contro la mafia, per fortuna nel tempo è stato possibile cambiare le cose, ma oggi abbiamo il dovere di non abbassare la guardia".
Alle 10.30, invece, presso la sala Brugnoli di Palazzo Cesaroni si è tenuta la conferenza "Gli uomini passano, le idee restano". All'incontro hanno partecipato i rappresentanti delle Istituzioni, gli studenti del liceo classico e musicale Annibale Mariotti e del liceo artistico Bernardino Di Betto. Erano presenti anche: Marco Pierini, vicesindaco di Perugia, Francesco Zito prefetto di Perugia, Fausto Cardella ex procuratore generale della Repubblica, Sergio Sottani procuratore generale della Repubblica, Dario Sallustio questore di Perugia, Sarah Bistocchi presidente Assemblea Legislativa Regione Umbria, Massimiliano Presciutti presidente Provincia Perugia.
L'assessore alla Cultura Marco Pierini, riprendendo la celebre frase di Falcone ha parlato di "messaggio straordinario ed intergenerazionale che dobbiamo fare nostro: ciò che il magistrato ha voluto comunicare, infatti, è che le idee non sono statiche, ma continuano a vivere e crescere grazie al contributo di ciascuno di noi. Altro insegnamento di Falcone è stato che la mafia si può vincere".
Due momento assai toccanti hanno caratterizzato la mattinata: il primo è il videomessaggio trasmesso da Maria Falcone, presidente della Fondazione Falcone, che ha voluto rivolgere il suo saluto ai presenti; il secondo è stato il collegamento in diretta con Palermo per seguire, insieme agli studenti, l'inaugurazione del "Museo del Presente di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino".