Rabbia e tragedia sfiorata. È quello che è successo a Perugia venerdì sera quando due giovani perugini, due adolescenti di 13 e 15 anni, sono stati investiti sulle strisce pedonali. Nello specifico, su uno degli attraversamenti pedonali di via della Madonna Alta.

La ricostruzione di quanto avvenuto arriva dalle parole del padre di uno dei due ragazzi che, ai microfoni de Il Messaggero, ha spiegato come il dramma sia partito proprio alle ore 20 di venerdì quando riceveva la chiamata del figlio dalle parole: “Papà, corri, sono stato investito” chiare ed inequivocabili. Vincenzo – così si chiama l’uomo – è uscito di corsa da casa e si è recato sul luogo dove ha trovato i due ragazzi appoggiati sul ciglio della strada.

Giovani investiti a Perugia: cosa è successo

L’automobilista non è scappato ma ha fornito soccorso ai ragazzi e papà Vincenzo lo ha trovato lì con loro. È stata immediata la chiamata al 118, con le ambulanze arrivate sul luogo per soccorrere i feriti e gli agenti della polizia locale per effettuare gli accertamenti sull’incidente.

Nonostante le forti contusioni e la commozione cerebrale, l’amico del figlio è stato dimesso qualche ora dopo l’incidente. Per il tredicenne, invece, la situazione è stata più complessa. È stato necessario un intervento chirurgico per riparare la frattura al femore causata dall’impatto con l’auto. L’automobilista è stato denunciato per le lesioni causate ai due ragazzi.

La rabbia del padre

È con un misto di rabbia e sospiro di sollievo che Vincenzo racconta l’accaduto. Le sue parole al Messaggero: “È un miracolo che siano ancora vivi. Mio figlio ha subito un intervento chirurgico per una frattura al femore. È un ragazzo giovane e forte, e l’operazione è andata bene”.

Dell’amico, invece, ha detto che “Ha subito una commozione cerebrale dopo essere stato lanciato a una distanza di cinque-sei metri. Erano sulle strisce pedonali quando l’automobilista che li ha investiti si è reso conto della loro presenza solo dopo averli colpiti. È inaccettabile”.

Nella rabbia si ravvede anche la felicità per il fatto che tutto, alla fine dei conti, si sia risolto nel modo migliore per minimizzare i danni. Ma Vincenzo ci tiene comunque a fare un appello a tutti gli automobilisti. E, nello specifico, a quelli che percorrono proprio Madonna Alta. Una strada notoriamente trafficata di Perugia.

Le parole del padre

Le sue parole: “Se ci fate caso, ci sono almeno cinque-sei attraversamenti pedonali nel giro di poche centinaia di metri, un chilometro al massimo. Questa è una zona residenziale con molte attività commerciali e scuole. Durante certi momenti della giornata, ci sono molti ragazzi che attraversano le strade per andare e tornare da scuola”.

Chissà quanti perugini si ritrovano nelle parole del padre di uno dei due giovani investiti a Perugia. E chissà quanti avranno pensato che sì, la strada di Madonna Alta è effettivamente pericolosa. Urge attenzione. Le parole di Vincenzo: “È un dovere, un obbligo per tutti, prestare la massima attenzione, non solo rispettando i limiti di velocità, ma anche evitando distrazioni alla guida. Ripensando al fatto che un uomo alla guida di un’auto ha detto di non essersi minimamente accorto di due ragazzi che stavano attraversando sulle strisce pedonali, mi vengono i brividi. Significa che era distratto da qualcos’altro invece di concentrarsi sulla guida”.

E non è finita qua

A riprova di come quella strada vada attenzionata doviziosamente, c’è una notizia collegata alla precedente che ha del clamoroso: un’altra persona è stata investita da un’auto nella stessa zona, all’altezza di uno degli attraversamenti di via della Madonna Alta, poche ore dopo l’incidente dei due ragazzi.

In questo caso, la vittima è una donna di settant’anni. Fortunatamente, l’impatto è stato lieve e la donna ha avuto una prognosi di una decina di giorni. Tuttavia, questo incidente conferma quanto sia pericolosa la situazione.