Dopo tre mesi di vigilanza rafforzata attorno alla stazione di Fontivegge, Perugia fa i conti con i risultati: reati in diminuzione nell’area più sensibile della città e un dispositivo che, pur concluso, non si ferma. Il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, riunito dal prefetto Francesco Zito, ha passato al setaccio dati, metodi e prospettive, mettendo nero su bianco una scelta: proseguire con servizi straordinari, soprattutto nei fine settimana, per consolidare i progressi e mantenere alta l’attenzione sul quartiere.
Al CPOSP hanno partecipato i vertici della giustizia e delle forze dell’ordine, insieme agli enti locali: dal procuratore generale Sergio Sottani al procuratore della Repubblica Raffaele Cantone, dal presidente della Provincia Massimiliano Presciutti al consigliere comunale con delega alla sicurezza Antonio Donato, fino al questore Dario Sallustio, ai comandanti provinciali di Carabinieri (Sergio Molinari) e Guardia di finanza (Carlo Tomassini), al comandante della Polizia provinciale Stefano Tofoni e alla comandante della Polizia locale Nicoletta Caponi.
Il perimetro monitorato tra il 16 giugno e il 15 settembre ha incluso la stazione, piazza Vittorio Veneto, piazza del Bacio e il complesso dell’Ottagono: un quadrante urbano che concentra transiti, fragilità sociali e fenomeni di degrado.
La fotografia operativa scattata al termine dei tre mesi racconta di 3.638 persone identificate, di cui 1.444 cittadini stranieri e 6 irregolari. 68 le denunce, dodici i provvedimenti più incisivi tra arresti e fermi di polizia giudiziaria; venti gli ordini di allontanamento notificati (sette a carico di stranieri).
Sul fronte della circolazione, 1.354 veicoli controllati con cinque sequestri amministrativi e venticinque violazioni al Codice della strada accertate, in cinque casi con ritiro della patente. Sul terreno della prevenzione del piccolo e medio spaccio, gli operatori hanno sottratto al mercato illecito 66 grammi di sostanze stupefacenti, oltre a due armi finite sotto sequestro.
Secondo quanto emerso in Prefettura, il dispositivo ha prodotto una flessione dei reati particolarmente evidente nell’area di vigilanza, ma con effetti “a cascata” percepibili anche nel resto di Perugia grazie a una pianificazione accurata dei servizi e al lavoro integrato tra Forze di polizia e Polizia locale. La strategia non si è limitata a saturare gli spazi più problematici: l’obiettivo è stato garantire un presidio capillare, evitando lo spostamento dei fenomeni verso altri quartieri e mantenendo costante il controllo del territorio.
Con la chiusura formale del periodo di vigilanza rafforzata, il CPOSP ha condiviso una scelta di continuità: concentrare nei fine settimana – le fasce orarie e i giorni più “caldi” per aggregazione e movida – servizi straordinari ad alto impatto, con pattugliamenti mirati e operazioni interforze. L’impegno, è la linea indicata dal tavolo, dovrà restare elevato per consolidare i risultati e accompagnare gli interventi sociali e urbanistici che il Comune ha in campo nell’area della stazione.
Nel corso della riunione, il prefetto Francesco Zito ha ringraziato Forze di polizia e Polizia locale per l’impegno “assiduo e instancabile”, sottolineando come la sicurezza a Fontivegge sia una condizione da difendere e far crescere nel tempo. La conclusione è affidata alle sue parole: "Grazie a tale impegno sinergico sono stati innalzati in una zona nevralgica come quella di Fontivegge i livelli di sicurezza (anche percepita), rafforzando l’azione di prevenzione e contrasto dei fenomeni di illegalità e di degrado ivi particolarmente diffusi".
La stazione e le piazze adiacenti restano snodo strategico per mobilità e servizi, ma anche per dinamiche sociali complesse: la scelta di proseguire con controlli mirati mira a evitare il “rimbalzo” dei fenomeni e a lavorare sull’effetto deterrente. La riduzione della criminalità, dicono i numeri, è un segnale, non un traguardo definitivo: servirà continuità, coordinamento tra istituzioni e investimenti sul quartiere per trasformare il miglioramento della sicurezza percepita in qualità urbana stabile.