Vittoria Ferdinandi, la candidata del centrosinistra, è stata eletta nuova sindaca di Perugia, conquistando il 52,12% dei voti al ballottaggio. Sostenuta dal Partito Democratico e da una larga coalizione composta da Movimento 5 Stelle, Azione e una parte di Italia Viva, Ferdinandi ha battuto la sua avversaria, Margherita Scoccia di Fratelli d’Italia, che ha ottenuto il 47,88% dei voti. La competizione tra le due candidate era stata particolarmente accesa, con risultati molto ravvicinati già al primo turno delle amministrative dell’8 e 9 giugno, dove Ferdinandi aveva ottenuto il 49,01% dei consensi contro il 48,2% di Scoccia, una differenza di appena 600 voti.

Vittoria Ferdinandi nuovo sindaco di Perugia

Questa vittoria segna un cambiamento significativo nella politica di Perugia, città governata dal centrodestra negli ultimi dieci anni. L‘elezione di Vittoria Ferdinandi rappresenta un ritorno al centrosinistra, che cercherà di portare avanti una nuova visione e politiche diverse per il futuro della città. La Ferdinandi ha dichiarato che il suo obiettivo principale sarà quello di lavorare per tutti i cittadini di Perugia, promuovendo inclusività e sviluppo sostenibile.

L’affluenza al voto al ballottaggio è stata del 60,64%, leggermente inferiore rispetto alla prima tornata, che aveva visto una partecipazione del 65,83%. Questo dato riflette un leggero calo di interesse elettorale, ma comunque una buona partecipazione che dimostra l’importanza percepita dai cittadini per questa elezione.

La campagna elettorale è stata caratterizzata da un intenso confronto tra le due candidate. Ferdinandi ha puntato su un programma di rinnovamento urbano, sostenibilità ambientale e inclusione sociale. Ha sottolineato la necessità di modernizzare le infrastrutture cittadine, migliorare i servizi pubblici e promuovere una maggiore partecipazione civica. La sua campagna ha fatto leva sul bisogno di cambiamento e su una gestione più equa e trasparente delle risorse comunali.

Dall’altra parte, Margherita Scoccia ha cercato di capitalizzare sui successi dell’amministrazione uscente di centrodestra, proponendo continuità nelle politiche di sviluppo economico e sicurezza. Ha messo in evidenza i progressi fatti negli ultimi anni in termini di sicurezza pubblica e attrazione di investimenti, sostenendo che la stabilità politica fosse la chiave per un ulteriore progresso.

Le prime dichiarazioni del nuovo sindaco. “Abbiamo compiuto un miracolo”

In seguito alla sua vittoria alle elezioni, Vittoria Ferdinandi, neoeletta sindaca di Perugia, ha rilasciato delle dichiarazioni che riflettono la sua visione e il suo impegno per la città. “Abbiamo compiuto il nostro miracolo. Ma io non ho mai avuto dubbi, perché conosco e sento profondamente l’anima di questa città. E sapevo che Perugia non avrebbe ceduto all’arroganza del potere, non avrebbe ceduto all’odio e alla rabbia, ma avrebbe scelto chi per quattro mesi ha rimesso i cittadini al centro di una politica fatta di speranza prima di tutto”.

Queste parole evidenziano il forte legame emotivo di Ferdinandi con Perugia e la sua fiducia nel discernimento dei cittadini. La sua campagna, basata su speranza e inclusività, ha trovato risonanza tra gli elettori, portandola alla vittoria contro Margherita Scoccia. La sua dichiarazione di “miracolo” non è solo una celebrazione del risultato elettorale, ma un riconoscimento della volontà dei perugini di opporsi a ciò che lei percepisce come negatività e divisione.

Il sindaco Ferdinandi ha inoltre delineato il cardine della sua futura azione politica: la partecipazione. “Il cardine della nostra azione politica sarà quello della partecipazione, perché per noi non è uno slogan sfilato. Il grande patrimonio di questa campagna elettorale è una città che si è risvegliata, che vuole tornare ad essere protagonista del suo futuro, e noi, su questo, lavoreremo in maniera seria sin da subito”.

Questo impegno a promuovere la partecipazione cittadina rappresenta un punto fondamentale del suo programma. Ferdinandi sottolinea come la campagna elettorale abbia risvegliato una nuova coscienza civica tra i perugini, determinati a prendere parte attivamente al futuro della loro città.