Giornata storica in casa Perugia quest’oggi. Dopo il passaggio societario avvenuto sabato 7 settembre, in mattinata c’è stata la presentazione del nuovo presidente Javier Faroni a stampa, tifosi e città. Nel dettaglio, le sue prime parole: “È un piacere per me essere qui ed entrare a far parte della storia di questo club. Come dico sempre le cose importanti non si fanno mai da soli, c’è sempre bisogno di una squadra forte. Quando mi sono trovato di fronte a questa nuova sfida della mia vita ho trovato tante persone che hanno lavorato al mio fianco. Voglio ringraziare la mia famiglia che è stata al mio fianco, loro saranno con me.

Voglio ringraziare anche tutti coloro che fanno parte di questo club che ci hanno accolto a braccia aperte e con grande voglia di lavorare. Un ringraziamento speciale va a Massimiliano Santopadre che ha voluto portare a termine questa operazione, una persona molto importante nella storia del Perugia.

Voglio anche ringraziare la sindaca di Perugia che mi ha dato la sua disponibilità a lavorare insieme per questa sfida. È molto importante avere l’appoggio anche delle istituzioni, questo ci da sicurezza e tranquillità”.

Focus ovviamente sui suoi primi passi al Perugia: “Quando sono arrivato, questo club si trovava in una situazione economica delicata. Senza equilibrio non si raggiungono gli obiettivi sportivi. Il primo obiettivo è dunque la stabilità. Abbiamo bisogno di questo perché la situazione debitoria non è molto buona. Dobbiamo gestire questo aspetto e lavorare poi su quello sportivo a lungo termine. Tutti vorremmo vincere tutte le domeniche, ma su questo lavoreremo dalla prossima sessione di mercato per rinforzare la squadra e raggiungere gli obiettivi sportivi.

Occorre mettere in sicurezza il club e poi concentrarsi sul progetto sportivo. Quest’ultimo deve nascere da un club sano e le due cose devono andare di pari passo, ma un club stabile e risanato economicamente permette di investire massicciamente. Anche io voglio il Grifo in A, e vorrei tornarci stasera. Ma è un processo lungo, da seguire passo dopo passo evitando le spirali promozioni, retrocessioni, nuove promozioni, nuove retrocessioni”.

Faroni: “Sono qui per la passione della gente”

Tanti i temi toccati, ma uno in particolare sta a cuore al nuovo presidente: “Ai tifosi vorrei dire che sono rimasto sorpreso per come vivono il calcio e lo dico io che vengo da un paese come l’Argentina che è profondamente legato al calcio. Non pensavo che il Grifo avesse questa passione e questo amore. Per me è fondamentale. Io sono arrivato ora, ma i tifosi hanno sempre fatto parte della storia di questo club”.

Così sulla questione stadio e su Santopadre: “La sindaca mi ha detto che nel breve termine verranno fatti lavori per riavere la capienza massima. Per quanto riguarda il progetto nuovo stadio non sono stato coinvolto in questo. So che c’è l’intenzione di ricostruire uno stadio che sia moderno e adeguato agli standard mantenendo però quella che è la storia del Curi. So che sono pervenute proposte ma non sono coinvolto in questo progetto. E’ fondamentale coinvolgere il comune in tutti gli aspetti del club. Mi è sembrato strano che in una città con un club così importante non ci sia un riferimento alla città sulla maglia. Dalla prossima domenica avremo la scritta “città di Perugia” sulla divisa. Santopadre? E’ una persona molto importante e deve essere ascoltata. Non lavorerà con il club, anche per una sua decisione. è comunque disposto ad aiutarci per il bene del Perugia. Presto ci prenderemo un caffè insieme, ma ripeto, non farà parte del club. Mi aiuterà anche nei rapporti con gli altri club e con il calcio italiano. Scontri? Sono qui per parlare del futuro. Massimiliano non farà parte del club ma rimarrà importante per esso”.

Faroni sulle questioni di campo e l’organigramma

Inevitabili anche due battute di Faroni su argomenti importanti come i bisogni della squadra e sull’organigramma. “Abbiamo già avuto una riunione con staff tecnico e medico che ci hanno fatto un bilancio delle necessità. Stiamo lavorando con Formisano e Giugliarelli per capire i bisogni della squadra e della società in generale. Per esempio gli infortuni: ne abbiamo avuti tanti e dobbiamo capire il motivo. Dobbiamo migliorare le infrastrutture per poter permettere alla squadra di lavorare al meglio. I giocatori argentini? Sono a stretto contatto con la federazione argentina, ho parlato con Alessandro e Jacopo per poter esplorare anche il mercato sudamericano. Dobbiamo assolutamente lavorare sul settore giovanile e, in tal senso, la foresteria è fondamentale per osservare i giovani che arriveranno. L’Academy del Perugia è una della migliori al mondo, dobbiamo cercare di valorizzarla per farla crescere ancora. Senza un solido settore giovanile un club calcistico non ha futuro. Vogliamo crescere. La sensazione che ho avuto che quello di Carpi non era il posto dove dovrebbe stare il Perugia, ma dove ci tocca stare. Non voglio sminuire altri club e altre città, ma il Grifo merita altri palcoscenici.

L’organigramma societario? Lo conoscerete nei prossimi giorni. Ma sono tutte persone che hanno già lavorato per il Perugia, alcuni saranno dentro, alcuni rimarranno all’esterno. Da lunedì sono tornati tre sponsor. Non avranno un ruolo attivo nel club ma saranno molto importanti per noi”.