Non era mai successo ma c’è sempre una prima volta per tutto: niente di più vero quando si parla di comunità LGBTQIA+ che ogni giorno lotta con forza per il riconoscimento e la tutela dei propri diritti e che d’ora innanzi, a Perugia, avrà una propria voce all’interno del Consiglio comunale. E’ quella di Lorenzo Ermenegildi Zurlo, consigliere comunale di maggioranza tra le fila del Partito democratico, di cui è anche capogruppo, ed ex segretario di Omphalos. Proprio a lui, la sindaca Vittoria Ferdinandi sceglie di conferire la delega arcobaleno. Per la precisione, la delega “per lo studio e l’approfondimento delle tematiche connesse al contrasto alle discriminazioni, alla lotta alle disuguaglianze, alle politiche LGBTQIA+, per la tutela del principio della parità di trattamento delle famiglie di ogni tipologia e delle persone di ogni orientamento”.

Ermenegildi Zurlo: “No alla discriminazione sistemica”

“Ringrazio la sindaca per la fiducia riposta nella mia persona e per la scelta di coraggio e coerenza politica nel riconoscere l’importanza di ricucire, anche in questo ambito, le profonde ferite che le amministrazioni della destra hanno aperto nel tessuto sociale della nostra città”: è quanto dichiara Lorenzo Ermenegildi Zurlo ricevendo l’incarico dalla sindaca Vittoria Ferdinandi.

“Negli ultimi dieci anni – racconta il capogruppo del Pd a Palazzo dei Priori – ho visto in prima persona quanto l’impostazione ideologica della destra cittadina abbia fatto sentire le persone LGBTQIA+ ospiti indesiderati nella loro stessa città. Dal rifiuto di riconoscere il patrocinio all’Umbria Pride, al diniego del riconoscimento dei diritti fondamentali di un bambino “colpevole” solo di avere due mamme, passando per il totale disimpegno di Perugia nell’attività della rete RE.A.DY (Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni contro le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere) di cui la nostra città è partner da anni”.

“La destra – continua il consigliere – racconta una contrapposizione in realtà inesistente tra i diritti delle famiglie e i diritti delle persone LGBTQIA+ al solo scopo di dividere le comunità, spaventare le persone per provare a lucrare qualche voto”. “L’obiettivo del Partito Democratico e della maggioranza che sostiene la Giunta Ferdinandi è, invece, quello di unire le persone, valorizzare quanto le accomuna piuttosto che quanto le differenzia – aggiunge, pertanto – Le persone LGBTQIA+, del resto, vivono le stesse difficoltà del resto dei cittadini e delle cittadine, con l’aggiunta di una discriminazione sistemica che rende inutilmente più gravosa la costruzione di una prospettiva di vita felice.

Bucaioni (Omphalos): “Finalmente si volta pagina!”

“È la prima volta che nella nostra città si pongono tra le priorità di governo i contrasto alle discriminazioni e alle disuguaglianze delle persone LGBTQIA+ – fa sapere Stefano Bucaioni, presidente di Omphalos – Per la nostra associazione, che si batte da 32 anni per costruire una società più giusta ed equa per tutti e tutte, questo è un importantissimo passo avanti. Finalmente un’amministrazione che non solo riconosce l’urgenza e la necessità di affrontare il problema, ma che mette in campo le giuste risorse per contrastare un problema che è stato per lungo tempo ignorato“.

“Le notizie di ragazzi e ragazze LGBTQIA+ oggetto di violenza e discriminazioni sono purtroppo all’ordine del giorno – continua il presidente di Omphalos – appena la settimana scorsa un ragazzo di Palermo si è tolto la vita per il peso dell’odio e delle discriminazioni ricevute. Il Centro Antidiscriminazioni di Omphalos accoglie e supporta da anni centinaia di persone a Perugia e in tutta l’Umbria che si trovano a dover affrontare difficoltà, discriminazioni o violenze in ragione del loro orientamento sessuale o della loro identità di genere”.

“Questo lavoro l’associazione l’ha finora affrontato da sola, nell’indifferenza o, peggio, nel contrasto della precedente amministrazione comunale e dell’attuale amministrazione regionale – ci tiene a puntualizzare Bucaioni – Finalmente, almeno a Perugia, possiamo voltare pagina ed iniziare a dare risposte concrete collettivamente”.